CAPITOLO 14 - Grida.

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CAPITOLO 14 – Grida.

Mi svegliai la mattina dopo nel mio letto all'Istituto. La giornata precedente era stata pazzesca e davvero sfiancante.

Non appena aprii gli occhi, la prima cosa che mi tornò in mente fu la mano di Megumi sul mio viso.

"....Perché Hikari?"

"Lo sai perché..."

Mi ero esposta così tanto...dovevo essere pazza, soprattutto senza sapere cosa provasse lui per me. Ora era più gentile, ma questo non significava che avesse cambiato del tutto idea su di me e di certo non significava che si stesse innamorando anche lui.

Aprii la finestra scorrevole e uscii fuori in veranda, c'era un bel sole che baciava gli alberi ed i colori erano tutti più nitidi, mi sembrava incredibile che solo ieri sera eravamo quasi morti sul fondo di quel burrone limaccioso e buio.

Mi stiracchiai sbadigliando a pieni polmoni.

"AWHHHH! Cavoli, era molto più facile quando lo odiavo e basta" pensai.

"Le signorine dabbene non sbadigliano a bocca aperta fuori dai balconi"

Era LUI, era passato dal retro delle camere fino ad arrivare alla mia.

La saliva mi andò di traverso ed iniziai a tossire "Cough cough cough...Fush...Megumi!! Maledetto, che ci fai qui?
Mi stavo strozzando!"

"Nah, stai benissimo. Volevo sapere come stavi" disse serio.

Ora, ogni volta che mi guardava con gli occhi seri, mi sentivo male. Indossava solo una T-Shirt nera e un pantalone della tuta semplice nero, la luce del sole gli batteva sui capelli neri dandogli delle sfumature blu, la pelle chiara lo faceva sembrare un principe, anche così, vestito normalmente.

Il mio cuore, come al solito ora che lo vedevo, salì in gola. "I...Io sto bene, tu piuttosto!"

"Io sto bene" disse scavalcando la ringhiera del mio portico ed entrando dentro al terrazzo. Ciondolava lì e non capivo cosa volesse.

"Che vuoi Fushiguro, perché sei qui"? Oddio forse ero stata un po' troppo diretta. Non mi ero ancora abituata a parlare con lui normalmente.

"Non lo so...In effetti non dovrei essere qui" disse lui facendosi di nuovo serio. "Ho ripensato a quello che è successo ieri sera" mi disse avvicinandosi e guardandomi negli occhi. Ero ipnotizzata. L'effetto che ora mi faceva parlare con lui era spiazzante.

"Se non vuoi stare qui allora puoi anche andartene" gli dissi piccata.

"Ho detto che non dovrei, no che non voglio. E' diverso" precisò lui.

Quindi Voleva stare lì con me?

Si avvicinò ancora di qualche passo "Ieri sera...mi hai fatto capire delle cose..." disse all'improvviso. I miei occhi si sgranarono ed il cuore iniziò a battere dentro le orecchie; abbassai lo sguardo dalla vergogna.

"...Ma dai Megumi...eravamo in una situazione folle ieri sera" dissi spostandomi nervosamente i capelli. Perché stavo minimizzando? Così avrebbe frainteso, mi stava bene che non capisse i miei sentimenti?

"Quindi non le pensavi veramente?" mi chiese sospettoso e con una punta di tristezza.

Alzai la testa all'improvviso.

"NON...NON HO DETTO QUESTO!" dissi con più enfasi di quello che avrei voluto.

"Quindi le pensi...le pensi veramente." disse con stupore.

Non dissi nulla...

E lui capì...capì prima di me quello che provavo. I suoi occhi divennero enormi.

Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora