Capitolo 20 - Preziosi.

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Capitolo 20 – Preziosi.

"Mi sento così perso nei tuoi occhi
Ci crederesti?Non serve che tu mi dica che mi ami

Non serve che tu dica nulla

Non serve che tu dica che sei mia.

Camminerei nel fuoco per te

Lascia semplicemente che ti adori

Come se sia l'unica cosa che farò mai."

ADORE YOU - HARRY STYLES

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La nottata di pioggia aveva lasciato il posto ad una bella mattinata di sole. Nel nostro istituto non c'erano solo lezioni teoriche, anzi, molto spazio veniva dato agli allenamenti pratici ed individuali; assieme agli altri compagni e ai professori e oggi era un giorno di quelli. Maki Sempai mi aveva promesso un allenamento quel pomeriggio, per potenziare il mio combattimento con l'uso degli strumenti malefici, disciplina nella quale lei eccelleva, ma il pomeriggio era lontano quindi mi alzai per fare una camminata all'aria aperta e magari un po' di stretching.

Mi avviai verso il cuore dell'istituto, dove si trovano le sale principali di allenamento ma era ancora molto presto e probabilmente ancora non c'era nessuno.

Sentii però dei rumori provenire dalla sala grande dei tatami, qualcuno doveva essersi alzato di buonora e si stava allenando con le porte aperte che davano sul giardino.

Mi avvicinai passando dietro gli alberi per vedere chi fosse senza disturbare e feci la mossa giusta visto che si trattava proprio di Fushiguro, si stava allenando col professor Gojo, evidentemente riservava questo allenamento speciale ai ragazzi che riteneva più dotati.

Fui distratta per un attimo proprio dal Sensei, non aveva la solita benda a coprirgli gli occhi, ma un paio di occhiali rotondi molto scuri. Era a piedi nudi e portava un semplice pantalone nero e una T-Shirt nera. Sembrava ancora più giovane di quanto già non fosse. I capelli bianco argenteo erano sciolti e gli sfioravano le spalle, dietro agli occhiali si intravedevano i suoi occhi, brillanti come diamanti. Era veramente raro vedere gli occhi del professore perché ogni volta che si toglieva la benda, significava guerra. Ma quando si allenava all'Istituto, manteneva anche lui (più del solito) un aspetto rilassato.

Con la coda dell'occhio vidi la ragazza del terzo anno; anche lei si era nascosta dietro un albero e stava guardando proprio lui con uno sguardo....uno sguardo innamorato perso. Rimase qualche minuto a contemplarlo e poi se ne andò.

Era un uomo potente e affascinante e capivo perché ci si potesse sentire attratti da lui anche se, il mio tipo era molto diverso...molto più "ombroso" in tutti i sensi.

Anche io avevo quello sguardo quando guardavo Megumi? I miei occhi si spostarono su di lui: si stava allenando nel corpo a corpo col professore e, anche se ovviamente perdeva tutte le volte, si vedeva quanto fosse migliorato dall'inizio dell'anno.

Mi avvicinai un altro po' e sentii il Sensei dirgli delle parole che non capii bene:

"Sono convinto che tu abbia un potenziale pari a quello di Itadori, il tuo problema è la mentalità. Tu non riesci a tirare fuori tutta la tua forza vero?"

"Come?! Sta insinuando che non faccio mai sul serio?!" gli rispose Megumi scaldandosi.

"Non ho detto questo, ho detto che non ci riesci!" precisò il professore. "Tu hai la tendenza ad agire basandoti su una tua versione sminuita, non riesci ad immaginare un futuro in cui sei più forte di adesso. Forse è colpa del tuo asso nella manica? Pensi che ti basterà morire per risolvere tutto?"

Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora