Capitolo 9 - In missione.

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Capitolo 9 – In missione.

Era una domenica, Yuji, Kugisaki e Fushiguro ricevettero un incarico importante. Delle persone erano iniziate a morire improvvisamente e la faccenda sembrava fosse legata ad un misterioso ponte, famoso sia per le challenges di paura che, purtroppo, per i suicidi.

Quei luoghi di tristezza erano legati inevitabilmente alla creazione di maledizioni che si alimentavano non solo della rabbia, ma anche dello sconforto umano.

Me ne stavo tranquilla nel mio dormitorio, quando la professoressa Mei Mei mi fece chiamare: "Ti aggiungerai anche tu al gruppo dei pupilli di Gojo Sensei" disse senza tanti preamboli davanti ai tre interessati. I miei occhi scattarono in direzione di Fushiguro e, come potevo immaginare, non era contento della cosa, ma stavolta evitò sceneggiate.

"La vostra compagna si è allenata molto ed è considerevolmente migliorata, non dovreste sottovalutarla" disse la prof, scaltra alla quale non era sfuggito il malumore di Fushiguro.

Ci avviammo verso la macchina della Signorina Nitta, che ci avrebbe accompagnato lungo il percorso visto che noi, da minorenni non potevamo guidare.

Fushiguro mi passò davanti e mi disse "Vedi di non farti salvare la pelle anche stavolta piccoletta"

"Te lo dimostrerò!" gli risposi facendogli la linguaccia. Ora i nostri scambi assomigliavano più ad un flirt che ad una lite e questo mi agitava; ma non era il momento giusto per pensarci.

Andammo ad indagare dentro ad una scuola media e non appena varcata la soglia d'ingresso trovammo due ragazzetti con la faccia da teppisti

"Hoi!!" gridò Kugisaki "Due teppistelli, pestiamoli e diamogli una raddrizzata!"

Ma i due sembravano terrorizzati alla vista di Fushiguro: "Non...Non la vedevamo la vedevamo dal diploma!"

Hei ma quindi....

"Venivo alle medie qui" disse Megumi imbarazzato.

"Tutti i teppisti della scuola sono stati gonfiati di botte da Fushiguro Senpai!" disse il teppista con orgoglio.

"E così eri un teppista alle medie eh!" gli dissi. Ero totalmente stupefatta, non me lo sarei mai immaginato. Pensavo fosse più un tipo serio e posato. Anche Itadori e Kugisaki lo presero in giro a riguardo.

"Non ero un teppista! Io menavo ai teppisti che è ben diverso" mi disse imbarazzato e arrabbiato, ma io scoppiai a ridere. Più lo conoscevo e più non riuscivo ad essere arrabbiata con lui. Lui vide me ridere, e si ammorbidì anche lui.

"Fushiguro-Kun, come sta Tsumiki, sta bene??" gli chiese un signore anziano che si era avvicinato: era il bidello.

"Si..." rispose Fushiguro un po' evasivo

"Hei,hei chi è Tsumiki?? Una fidanzata? Gli chiese Itadori.

Improvvisamente il mio stomaco si chiuse mozzandomi l'aria nella gola.

Fu un attimo perché Fushiguro rispose con voce atona "E' mia sorella maggiore"

Fushiguro aveva una sorella? Non ne avevo mai sentito parlare, non la nominava mai, il suo sguardo era triste ed abbassato, che avesse detto una bugia? Forse non era vero che stava bene.

Le indagini ci portarono al ponte Yasoachi dove stavano palesemente accadendo cose strane; tutte le persone che avevano partecipato a delle challenges su quel ponte ora stavano morendo improvvisamente. Come se una maledizione fosse stata lanciata allora e si fosse attivata adesso a distanza di anni.

Purtroppo venimmo a sapere che anche la sorella di Fushiguro all'epoca era stata su quel ponte assieme ad una amica per una challenge, Fushiguro divenne bianco alla notizia, l'dea che la maledizione che uccideva le persone potesse attivarsi da un momento all'altro lo devastava. Inoltre ricevemmo una telefonata che ci avvertiva che, probabilmente, il livello di difficoltà era salito, avremmo rischiato la vita se non ci fossimo ritirati. Il professor Gojo era fuori città e e la situazione si stava facendo pericolosa.

Mi fece tanta tenerezza vedere Fushiguro così spaventato per la sorte della sorella.

"Io non me ne vado" dissi ferma. "Se lo esorcizziamo qui, e ora, tua sorella e gli altri non avranno di che temere, la maledizione non si attiverà più"

"Sasaki..." mi disse lui guardandomi.

"Non esiste che ce ne andiamo, la affronteremo tutti e quattro insieme!" disse Nobara sempre decisa.

"Non serve che ci racconti tutto, ma potresti almeno fidarti di noi...Siamo amici giusto?" gli chiesi guardandolo negli occhi

I suoi occhi divennero grandi incontrando i miei.

Dì di si, dì di si pensai. Non volevo più che fossimo lontani, volevo che fossimo amici.

"Si" disse lui con sguardo dolce. "Grazie ragazzi" disse guardando tutti.

E nonostante la pericolosità della missione fui contentissima di quella risposta.

Ci recammo sul posto e devo dire che l'aria lugubre c'era eccome. Non riuscivo però a scorgere niente di strano.

"Penso che dobbiamo attraversare il fiume sotto alla gravina. L'acqua ha un significato molto importante per le arti oscure, sicuramente la barriera della maledizione si trova al di là di quell'acqua" ci disse Fushiguro indicando un fiumiciattolo quasi esaurito.

Aveva ragione. Non appena lo attraversammo tutto cambiò.

Eravamo in territorio nemico.

Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora