Capitolo 3 - Lo Scontro

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CAPITOLO 3 - LO SCONTRO

Il bosco, gli edifici, i fiumi. Noi e i ragazzi di Kyoto avremmo combattuto in tutto il perimetro dell'istituto.

Il gruppo di Kyoto era alquanto eterogeneo. C'era una bambina, Momo Nishimiya, che sembrava uscita da un anime Majokko: volava su una scopa come una streghetta. Una ragazza dai capelli celesti, Kasumi Miwa che combatteva con una spada, un ragazzo enorme e muscoloso di nome Aoi Todo, Mai Zen'in, la sorella di Maki, Kamo Noritoshi e per ultimo un robot di nome Mechamaru guidato da un ragazzo sconosciuto a tutti.

Io e Fushiguro ci trovammo ad affrontare Kamo Noritoshi, un ragazzo che teneva sempre gli occhi chiusi nonostante non fosse affatto cieco e che utilizzava la maledizione ematica che manipolava e trasformava in arma il suo stesso sangue. Incontrammo il gruppo di Kyoto nel bosco, dove ci fecero palesemente capire che avevano ricevuto l'ordine da qualcuno di uccidere Itadori. E questo fece infuriare Megumi.

Ero inorridita da questa decisione del gruppo di Kyoto e ancora di più mi domandavo chi potesse volere la morte di Yuji; forse erano i famosi "piani alti" di cui mi aveva parlato? Probabilmente volevano approfittare del caos scatenatosi durante lo scontro per scavalcare la protezione che Gojo Sensei gli aveva assicurato.

L'unico che si tirò indietro dichiarando di non voler avere niente a che fare con quella storia fu Aoi Todo.

Kamo Nortitoshi era un vero osso duro e, addirittura un primo livello inferiore, un mezzo livello sopra Fushiguro che era un secondo livello. Lo stavamo affrontando senza dargli tregua attaccandolo in un corpo a corpo da due lati. Il corpo a corpo era la mia specialità, ma non credevo fosse anche quella di Fushiguro visto che già padroneggiava la tecnica delle ombre per evocare gli animali Shikigami. Era veramente forte se sapeva padroneggiare ben due tecniche.

"Un utilizzatore di Shikigami così bravo a combattere a distanza ravvicinata è una risorsa preziosa. Sei migliorato, ne solo lieto" disse Noritoshi Kamo

"Cos'è tutto questo senso di cameratismo che continui a tirare fuori?" gli rispose sardonico Fushiguro

"Pura e semplice solidarietà. Un giorno tu sarai uno dei pilastri delle tre famiglie maggiori" gli rispose lui.

E così Fushiguro fa parte di una delle tre famiglie maggiori di stregoni, non ne sapevo nulla, il cognome Fushiguro non mi dice nulla... Pensai per quello è così forte.

"Ho intenzione di uccidere personalmente Yuji Itadori" disse Kamo con voce grave

"Tu devi essere pazzo! Tu e la tua banda lo fate solo perché avete ricevuto un ordine!?" gridai ponendomi ancora di più sulla difensiva.

"No, è una mia decisione personale in quanto membro emerito della famiglia Kamo. Non mi aspetto che una ragazza normale lo capisca, ma tu Fushiguro, dovresti capirlo, io e te siamo uguali."

Ma Fushiguro lo schernì: "Risparmiami questi discorsi, io ormai non ho più alcun legame con la famiglia Zen'in.

Famiglia Zen'in? Forse allora Fushiguro era il cognome della madre...

Non so perché in quel momento mi incuriosisse così tanto la sua vita, la sua famiglia ed suo passato però ero contenta di captare qualche informazione su di lui, dato che non parlandoci mai non sapevo nulla.

"A me non importa nulla di essere nel giusto o nel torto; ripongo semplicemente fiducia nella mia coscienza, io salvo le persone in base a ciò che essa mi dice. Se tu non dovessi accettare questa mia logica, non resterà che maledirci a vicenda!" disse Fushiguro, e il suo corpo venne avvolto dalla sua aura combattiva, potente e azzurra come il cielo.

Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora