Capitolo 19 - Love is a Losing Game

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Capitolo 19 - Love is a losing game ( Megumi's POV)

"L'amore è un gioco un cui si perde,
Un desiderio mai espresso
Oh, abbiamo combinato un casino
ed ora siamo al frame finale
L'amore è un gioco in cui si perde....

" Love is a Losing Game - Amy Winehouse

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La signora e il figlio stavano bene, il nostro intervento era stato fondamentale altrimenti sarebbero morti..

"Signora" le disse Hikari con dolcezza "Sta bene? Le consiglio di non passare mai in luoghi troppo bui, è pericoloso"

"S...Si, grazie, seguirò il suo consiglio".

La donna si allontanò con suo figlio per mano...suo figlio.

Non avevo una madre e mio padre se ne stava chissà dove a vivere la sua vita. Nessuno si sarebbe parato davanti ad una maledizione per me e probabilmente era meglio così. Quella donna stava per sacrificare sé stessa e la sua vita per suo figlio;

Ripensai a quando ero andato a casa di quella donna dopo l'incidente del penitenziario...quando Yuji era morto. Il dolore di quella donna mi aveva colpito: cosa si prova a perdere qualcuno che ami? In parte condividevo quel dolore, mia sorella era in coma da anni ed era come averla persa e ora....ora c'era questa ragazza straordinaria vicino a me e io mi stavo innamorando perdutamente, cosa avrei fatto se l'avessi persa? Quando era morto Itadori mi ero sentito così svuotato...ma questo sospettavo potesse essere ancora peggio, peggio di tutto.

"Torniamo all'accademia, si è fatto buio" le dissi. E il resto del tragitto lo passai immerso nei miei pensieri

Salimmo la lunga scalinata che conduceva alla strada dei Buddha all'ingresso dell'accademia e varcammo la linea protettiva posta da Tengen, Hikari fece qualche passo addentrandosi per il viale, ma io rimasi indietro al buio...le ombre mi avevano sempre dato conforto.

"Quella donna..."

"Come scusa?" mi chiese con voce confusa.

Alzai gli occhi per guardarla, anche se ogni volta che la vedevo non ero più sicuro di niente.

"Quella donna avrebbe potuto scappare, salvarsi la vita, ed invece stava per morire per difendere il figlio" dissi a voce bassa.

"E' questo che pensi? E' questo che ti preoccupa tanto? Che se dovessi trovarti a dover proteggere qualcuno non potresti scappare e salvarti la pelle?"

Aveva totalmente frainteso, salvarmi la pelle non era certo tra le mie priorità anzi.

"Non è questo che intendevo! Io non scapperei mai davanti ad una maledizione, sono uno stregone!" dissi innervosendomi perché non capiva. Non capiva che amare qualcuno significa soffrire troppo?

Si voltò dandomi le spalle ed iniziando a tagliare per il lago in direzione della sua camera ed io rimasi lì al buio, paralizzato dalla mia indecisione.

Stavo mandando a puttane una giornata assolutamente perfetta. Dopo averla trattata male per mesi avevamo iniziato ad aprire i nostri cuori e io stavo rovinando tutto.

Il mio corpo si mosse automaticamente e le corsi dietro afferrandola e bloccandola nella mia morsa. Sentivo il cuore in gola e forse anche lei riusciva a sentirlo.

"Non voglio che te ne vai...non voglio che questa cosa tra noi finisca" le sussurrai disperato all'orecchio. Questo mio continuo respingerla per poi volerla la stava facendo impazzire e io non volevo questo.

Il profumo dei suoi capelli e della sua pelle era inebriante, si voltò a guardami negli occhi e mi sentii perso, perso completamente dentro di lei. Il desiderio mi assalì offuscando completamente il mio raziocinio e tutto si fece più potente quando vidi lo stesso desiderio in lei.

"Hikari..." le dissi desiderando solo di baciarla senza freni.

Stavolta niente mi avrebbe fermato.

Le misi il pollice sulle labbra facendogliele aprire e colmai la distanza tra di noi, stavolta senza fermarmi. Quando le nostre labbra si incontrarono sentii un brivido correre lungo la schiena, con la lingua la baciai e la leccai avidamente respirando il suo odore dentro la bocca. Quando le uscì un piccolo sospiro di piacere il mio cervello si spense ed iniziai a baciarla con ancora più passione di prima mettendole una mano dietro al collo ed infilandole le dita tra i capelli. Avrei voluto prenderla in braccio e sdraiarmi sul prato notturno e salirle sopra senza ritegno per sentire il suo corpo sotto di me, leccandole il collo e accarezzando ogni parte proibita

"Megumi..." mi sussurrò e il suo odore mi fece perdere la testa.

Quando mi tirò la stoffa della maglietta trasmettendomi il suo desiderio fui a pochi secondi dal gettarla sul prato.

"Mi fai...mi fai perdere il controllo" le dissi cercando di riprendere il controllo, ma continuando a baciarla senza sosta.

Ma lei, nonostante fossi sicuro provasse le stesse cose che provavo io mi bloccò.

"Megumi...lasciami andare" mi dissi mentre cercavo ancora di baciarla

"Perché?" le chiesi confuso. Io desideravo lei e lei desiderava me e non volevo fermarmi.

"Senti Megumi...lasciamo perdere. Forse è meglio se ci fermiamo prima di farci davvero male...

Le sue parole furono una doccia fredda che mi fece tornare immediatamente sobrio. Mi stava allontanando a causa delle mie parole e del mio comportamento contrastante e non potevo darle torto; ma non volevo in alcun modo perderla, non ora che ci eravamo avvicinati così tanto.

"Io non voglio tagliarti fuori dalla mia vita" le dissi sinceramente. Nonostante i miei dubbi non era mai stata questa l'intenzione da quando mi ero lasciato andare.

"...Però pensi che gli affetti siano una debolezza..." mi disse con voce triste facendo qualche passo indietro.

Queste parole mi colpirono come un macigno. Aveva ragione e non volevo mentirle a riguardo. Amare significava soffrire, soffrire per mia sorella, soffrire per i miei amici e ora stavo aggiungendo all'elenco un'altra cosa da amare che avrei rischiato di perdere. Non volevo perderla, ma non sapevo cosa rispondere.

"Hikari..." fu tutto ciò che riuscii a dire.

I suoi occhi si fecero lucidi e questo mi spezzò dentro.

Iniziò a piovere e i suoi capelli iniziarono ad inzupparsi di acqua. Avrei voluto proteggerla dal bagnato, ma ero paralizzato sul posto.

"Non sto dicendo di no, sto solo dicendo che forse hai bisogno di tempo...abbiamo bisogno di tempo. Voglio stare sola ora."

Questo almeno glielo dovevo: "D'accordo" le dissi.

Si voltò e se ne andò di corsa verso la sua camera e stavolta non la trattenni. Rimasi lì solo, al buio sotto la pioggia.

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Canzone consigliata per il capitolo: LOVE IS A LOSING GAME - Amy Winehouse

Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora