Capitolo 4 - Coscienza

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Capitolo 4 Coscienza

"MAKI SENPAI!!" gridai.

La nostra Maki non aveva forza malefica combattiva, ma aveva piegato le circostanze alla sua volontà e combatteva con una abile tecnica corpo a corpo utilizzando gli strumenti malefici, strumenti che erano stati infusi di energia malefica e potevano essere usati per combattere.

Forse ha portato con sé qualcosa che può aiutarci

"Non puoi ferirmi con quella spada smussata" disse lo spirito con voce femminile riferendosi alla spada di Maki.

Non fece in tempo ad aprir bocca che Fushiguro era saltato sull'altro tetto colpendola con la spada nera e staccandogli un occhio fatto di radici. Era stato velocissimo, non avevo visto nulla. Era veramente forte.

"Quella spada invece è interessante" proseguì lo spirito. Il suo occhio si rigenerò immediatamente.

"Megumi" disse Maki Senpai chiamandolo per nome, e una folle parte di me fu gelosa per una frazione di secondo: c'era chi aveva la confidenza di chiamarlo per nome senza dargli fastidio. Dovevo essere pazza a pensare una cosa così in un momento del genere.

"Prendi questa e cerca di non romperla" proseguì la Senpai. Fushiguro capì al volo tirando fuori dalle ombre una mazza doppia infusa di energia malefica.

"Adesso dovrai vedertela con questo! Strumento maledetto di livello speciale, Nuvola vagante!" gridò Fushiguro.

Lo strumento colpì con forza lo spirito facendolo volare nel bosco.

"YATTA!!" gridai

"Abbiamo un vantaggio, ma non dobbiamo distrarci!" ci gridò Maki Senpai.

Inseguimmo lo spirito nel bosco fino al fiume e Fushiguro evocò il suo Cane di giada Torbido che attaccò lo spirito appena fummo in campo aperto non dandogli tregua.

Maki e Fushiguro attaccarono lo spirito scambiandosi la spada nera e la mazza "Non farmi più combattere con un San Je Gun E' troppo complicato!" le gridò.

Ma lo spirito sembrava invincibile e anche loro furono sbalzati via con violenza. Il cane di Giada si dissolse mentre Maki faticava a rialzarsi, aveva un ramo conficcato nel braccio.

"Maki Senpai! Fushiguro!" gridai

Volevo fare qualcosa; prima Kamo era riuscito a ferirlo al braccio con i suoi poteri, vedevo chiaramente la spaccatura sanguinare e forse potevo andare a scavare più a fondo in quella ferita e staccargli il braccio.

Era una mossa un po' suicida, ma forse proprio per quello non se la sarebbe aspettata. Totalmente senza preavviso mi voltai, e passai velocissima in scivolata verso lo spirito, misi tutta la mia forza malefica in quell' attacco e riuscii a colpire di nuovo il punto già ferito, portando più a fondo la lesione, purtroppo però il braccio non si staccò.

"NO!" gridò Fushiguro "SASAKI NON AVVICINARTI!"

Nonostante il braccio fosse profondamente ferito, la forza dello spirito sembrava non fosse venuta meno, alzò una mano per colpirmi. Un livello speciale stava per colpirmi, mi avrebbe fracassato la testa. Era finita.

Tutto andò a rallentatore, il braccio dello spirito che calava, Fushiguro che iniziava a correre, il lampo della spada nera.

Qualcosa mi travolse, ma non era lo spirito. Mi ritrovai tra le braccia di Fushiguro che mi stringeva più forte che mai. In un lampo era riuscito a sottrarmi da sotto lo spirito e a parare il colpo con la spada, si allontanò velocemente dalla Maledizione.

"Ma che stai facendo!?" gli dissi io, era stato un pazzo, se invece della spada avesse colpito la sua testa sarebbe morto. Per chi? Per me? Perché?

"Sta zitta" mi disse a denti stretti, "decido io chi salvare."

Le parole di Itadori mi risuonarono in testa "Megumi segue un'altra linea: sa che non può salvare tutti e quindi sceglie lui chi salvare, cerca di proteggere coloro che ama e segue la sua coscienza."

Le stesse parole che lo stesso Fushiguro aveva detto a Kamo.

Proteggere coloro che ama...coloro che ama. Possibile? Il mio cuore iniziò stupidamente a battere più veloce.

Tutto questo avvenne in pochi secondi, lo spirito era più aggressivo che mai, afferrò Maki Senpai stringendola in una morsa letale e Fushiguro... Fushiguro aveva una pianta malefica che gli spuntava dallo stomaco.

Mi si annebbiò la vista.

Cadde in ginocchio e iniziò a sputare sangue dalla bocca e la pianta, la pianta si aprì rivelando dei piccoli denti malefici e... rise. fu uno spettacolo agghiacciante.

"Fushiguro!" gridai mettendogli la mano sulla spalla e scoppiando a piangere. Quello schifo gli si era conficcato nello stomaco a causa mia, gli erano stati impiantati dei semi malefici nel corpo appena si era avvicinato per salvarmi ed era colpa mia.

"Quella pianta si alimenta di energia malefica, più ne userai e più le sue radici ti cresceranno nel corpo succhiandoti la vita" gli disse lo spirito.

Era spacciato, se non combatteva la pianta lo avrebbe ammazzato e lo stesso se avesse combattuto. Avevamo perso, e lui sarebbe morto per colpa mia.

"Il mio colpo mirava al cuore, hai veramente dei riflessi ottimi e sei riuscito anche a salvare la ragazza. Gli stregoni abbassano sempre la guardia quando qualcuno che amano è in pericolo" disse lo spirito come indovinando i miei pensieri.

Qualcuno che amano...Si riferiva a me?

"Grazie tante per la spiegazione" gli rispose lui spavaldo "tanto ci ucciderai lo stesso no?"

"Io sono diverso da tutti gli altri...decido io chi proteggere..." disse a bassa voce arrabbiandosi sempre di più. Stava raccogliendo tutta la sua energia malefica per fare qualcosa... qualcosa di enorme, la stessa cosa che stava provando a fare prima e che mi aveva terrorizzato.

La pianta si alimentava di energia malefica, se avesse usato la sua energia sarebbe morto e io non volevo.

"NO, TI PREGO!!" gridai cercando di fermarlo.

"IO SONO QUELLO CON PIU RESPONSABILITA', QUINDI NON POSSO PERMETTERMI DI CROLLARE!"

Era finita. Lo avrei perso e questo pensiero mi riempì di vuoto. Che cosa sarei stata senza di lui, senza i nostri battibecchi, senza quegli occhi blu che mi guardavano. Non mi aveva mai guardata con simpatia, ma volevo continuare a litigare con quegli occhi blu come la notte.

"Megumi!" gridò Maki Senpai bloccandolo, aveva un sorriso da pazza e una strana luce negli occhi. "Ora il nostro compito è finito. Cambiano i giocatori sulla scacchiera."

Arrivarono dall'alto come un tuono. Yuji Itadori e Aoi Todo piombarono sullo spirito, probabilmente si erano alleati per combattere. Il pugno di Yuji si conficcò nella corteccia del mostro spaccandolo in due. Todo aveva preso in braccio Maki e la stava salvando.

Fui invasa da una felicità sfrenata.

"Itadori fermati!" gridò Fushiguro ancora sputando sangue, "questo spirito è fuori dalla nostra portata!".

"Panda!" gridò Todo deciso, e anche Panda uscì dal bosco "Porta questi tre in infermeria, questo velo blocca solo Satoru Gojo, noi possiamo uscire.

Era così? Il velo impediva al professore di entrare, ecco perché ancora non ci aveva salvato.

"Ma io non..." disse Fushiguro che ancora non voleva mollare.

"Fushiguro! Non ti preoccupare" gli disse Itadori con sguardo dolce "Fidati di me"

"Nessuno può mettere un freno a qualcuno che sta iniziando a spiegare le ali, e Itadori è esattamente in questa fase" gli disse Todo

Fushiguro sembrò capire: "Se muori di nuovo ti ammazzo!" gli gridò.

"E allora mi sa che non posso morire" gli rispose Itadori facendogli l'occhiolino.

"Andiamo!!!" disse Panda prendendo in spalla Fushiguro e Maki Senpai. Io, grazie a Megumi stavo bene, li seguii a piedi fino ad arrivare ad uscire dal velo.

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Il Principe delle Ombre - A Megumi Fushiguro Love story (Jujutsu Kaisen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora