22# Due incasinati

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Il fatto che Liv sia tornata a casa, non mi esonera in nessun modo dal dover lavorare; così, come al solito, sveglia alle sette, colazione e subito dopo vado in studio. Avrei voluto salutare Liv, ma non è più uscita dalla sua stanza dopo ieri sera; che cosa voleva dirmi? giuro che le donne non le capisco propio... comunque, basta perdersi in chiacchiere e mettiamoci a lavoro, ho un album che deve essere pronto entro questa estate e ho solo quattro canzoni! Devo darmi da fare.

"Anto sei qui?" Sento qualcuno che mi chiama, ovviamente riconosco la voce "David, dimmi tutto" rispondo prontamente "Volevo avvisarti che a breve, sempre per iniziare a promuovere l'album, volevamo far uscire un altro tuo singolo, tu cosa ne pensi?" Mi domanda "Beh... non so che dire, sei sicuramente più esperto di marketing rispetto a me, cosa mi consigli tu?" Ammetto io "Beh... la prima canzone è stata un successo, ha superato i sette zeri da un po', quindi direi che è arrivato il momento di un'altra canzone, che ne pensi di Around Me, l'hai scritta un po' di tempo fa e direi che è il caso di farla uscire no?" Conclude il boss "Va bene, è pronta da un bel po', mi fido di te allora" 

E niente quindi attenzione, il 15 febbraio uscirà finalmente il mio secondo singolo, sono emozionato! Dopo il successone del primo ho dimenticato cosa volesse dire avere paura che un brano vada male, ma ora questa sensazione è tornata, ma sono contento, mi aiuterà a dare il meglio di me.

Finalmente ho finito per oggi! Sarei potuto uscire prima ma ho bisogno di provare, e posso farlo solo in studio. Non vedo l'ora di dire a Liv del mio nuovo singolo, sarà felicissima, e poi potremmo uscire insieme a... cazzo, ho dimenticato sul serio una cosa del genere... ora onestamente non ho più tanta voglia di uscire, meglio tornare dritti a casa; proprio quando sto per entrare in macchina però, squilla il telefono

"Jen dimmi" Rispondo "A-Anto" La sua voce è rotta, sta piangendo "Jen che succede, dove sei? Stai bene?" Mi inizio ad agitare "N-no che non sto bene scemo! E sono fuori casa!" Strilla l'attrice "Ehi, tranquilla, vuoi che venga da te?" Cerco di rimanere tranquillo "S-si per favore" Giuro che da quando la conosco non l'ho mai sentita chiedere per favore, tantomeno piangere! Deve essere successo qualcosa di grave "Dove sei precisamente?" Le chiedo allora "Ti mando la posizione" Risponde a bassa voce "Però rimani in chiamata, non voglio restare da sola" Conclude poi "Certo, stai tranquilla" 

Dopo aver evitato una cosa come dieci multe almeno, sono arrivato dove mi indicava la posizione, e la trovo proprio lì, seduta sul marciapiede "Sali" mi limito a dire, quando si avvicina mi accorgo dello stato in cui si trova, il trucco le è completamente colato ed ha il naso rossissimo "Mi spieghi che è successo ora?" Chiedo sperando di ricevere una risposta "Emma..." Prima di poter finire di parlare riprende a piangere, Credo di aver capito cosa volesse dirmi, così mi viene in mente una cosa, avete presente il film "The kissing Booth" quando una scena Jacob Elordie porta Joey King sulla scritta Hollywood, sì è illegale, ma non penso qualcuno ci scoprirà mai.

"Dove mi stai portando?" Mi domanda vedendo la strada che ho preso "Tu non preoccuparti, ti fidi di me?" Chiedo allora "Come di me stessa" Che dolce, non mi aspettavo questa risposta "Grazie, sul serio comunque siamo arrivati" Dico per poi parcheggiare subito dopo "Dai seguimi ora" Concludo  "Ma sei pazzo, non si può fare!" Mi riprende a bassa voce, avrà intuito dove la sto portando "Hai detto che ti fidi" Non risponde, ma comunque mi sta seguendo quindi non c'è problema.

"Eccoci qua..." Dico per poi sedermi sotto la seconda O della scritta, poi mi volto verso il paesaggio e "Wow... non l'avevo mai visto" Esclamo a bocca aperta, LA di notte è stupenda, è piena di luci, sembra quasi magica "Come facevi a sapere di questo posto se non ci sei mai venuto?" Domanda più che lecita "Beh... l'ho visto in un film" Ammetto io facendo spallucce "Non ho parole, ma da te me lo potevo aspettare... comunque è vero, è bellissimo" Si ferma anche lei ad ammirare la città "Così i problemi sembrano svanire sul serio" Mi esce spontaneamente "Sarà anche per la compagnia" Aggiungo poi "È perché ora siamo in due ad essere incasinati" Concorda "Come è stato il ritorno di Olly?" Mi chiede poi "Beh... non è andato male, ci siamo divertiti, ma non lo so... cioè mi fa strano, per me lei è una persona, ma quella persona non c'è più, è come se fosse morta, ma Liv è lì, posso raggiungerla ma non afferrarla, non so come spiegarlo" Non saprei dirlo meglio di così onestamente "Non si sa se le tornerà la memoria?" Chiede allora "No, ne il quando, ne il se, ma non mi importa, non ci sto più male, non è stata colpa mia, si mi manca, ma non posso farci nulla" Faccio ancora una volta spallucce 

"Tu invece, te la senti di dirmi che è successo?" Domando cercando di non forzarla, la ferita per lei è ancora aperta "Beh, avrai capito, Emma mi ha lasciato" Mi limito ad annuire "Era da prima della mia partenza che le cose non andavano bene, poi sono andata via e sembrava tutto ok, parlavamo tutti i giorni, anche lei mi ha raggiunto per registrare, ma è stata molto meno, comunque lì andava tutto bene... poi siamo tornate qui, non eravamo più d'accordo su nulla, qualsiasi mia battuta le dava ai nervi ed io ho cominciato a non farle passare tutti i difetti su cui prima sorvolavo... non so, è come se non ci amassimo più, poi sta sera ne abbiamo parlato, io le ho chiesto di riprovarci, ma lei non ha voluto, ha detto che non se la sente di continuare e che non vuole più stare c-con m-me" Conclude per poi riprendere a piangere, io di istinto la abbraccio e la porto contro il mio petto.

Rimaniamo così, non so per quanto tempo, senza dire una parola, lei ha continuato a piangere per un po', fino a che non si è calmata

"Che dici andiamo?" Domando, aspetto un po', ma non ricevo nessuna risposta "Jen, mi senti?" Ancora nulla, mi scosto un po e... cazzo, si è addormentata, in un altra situazione l'avrei lasciata dormire, ma non ho idea di dove la devo lasciare, quindi... "Jen dai sveglia" Dico per poi scuoterla un po "Altri cinque minuti" Ma che cazz... "Ma che cinque minuti, Jen dobbiamo andare" Non risolvo nulla così, devo passare alle maniere forti "Vedi che hai iniziato una partita, se non giochi prendi il ban" Le dico "No cazzo, stoppala!" ottengo il risultato sperato "Ma sei scemo, mi hai fatto spaventare!" Si lamenta poi "Dai andiamo" Dico alzandomi e porgendole la mano che non esita ad afferrare "Anto..." Sussurra lei "Si?" Chiedo allora "Grazie, veramente" Sussurra ancora più piano "Non devi ringraziarmi, io per te ci sarò sempre" Sento stringere la mano ancora più forte, e mi scappa un sorriso "Quindi, dove ti porto?" Chiedo poi "Beh... Emma è in casa, quindi..." Capito "Non c'è problema, vieni a casa, poi dormire nel mio letto" Le dico "N-nel tuo letto? E tu dove dormi scusa?" Questa volta strilla sul serio "Sul divano, ovvio, perché che pensavi?" Domando stranito "N-niente, facciamo come dici tu"

Devo ammettere che Jen alcune volte è strana, ma va bene, sono le sue stranezze che la rendono speciale, e comunque mi sono accorto che non mi ha ripreso nemmeno una volta per averla chiamata Jen, prima o poi glielo farò notare... sarà divertente

Pov's ME
Ragazzi, un altro capitolo è finalmente fuori, e devo dire, che questi due per i miei gusti stanno facendo un po troppo "amicizia" chissà come la prenderà Liv,magari bene, o magar no. Comunque, spero che anche questa parte vi sia piaciuta, ciao👋👋

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