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"Tony cos'è successo? Ho detto qualcosa di male?" Domanda mia madre preoccupata "No, macché scherzi? Tu non centri assolutamente nulla, sono quelle due che si devono dare una calmata" Rispondo nervoso "Comunque non ne voglio parlare, dove vogliamo andare?" Chiedo poi "Io voglio vedere la Walk of fame!" Esclama mio fratello "E che Walk of fame sia allora".

Raggiungiamo finalmente la zona e facciamo un bel po' di foto insieme. Per fortuna che la mia famiglia è qui, mi mancavano un sacco, anche se me ne sono reso conto solo ora. "Andiamo a pranzo?" Domando contento, ricevendo una risposta positiva "Qualcosa di tipico?" Chiede mia madre "Bella domanda, sono qui da un anno e non saprei risponderti" Ammetto ridendo. Alla fine optiamo per un ristorante qualunque, tutto tranquillo, se non fosse che ovviamente vengo fermato da un bel gruppo di persone. "Ragazzi sono con la mia famiglia, per favore scusatemi" spiego sperando nella loro comprensione, inutilmente, dato che iniziano a lamentarsi; alla fine cedo e faccio foto ed autografi per tutti... non capisco, è così difficile da comprendere che anche se sono un personaggio pubblico anche io ho la mia privacy? Evidentemente si.

"Non puoi lamentarti, sono i contro del tuo lavoro" dice mia madre "Si ok, ma sarò libero di non volermi fare la foto perché sono impegnato?" Mi lamento allora io "Certo, però poi se si dice che tratti male i fan non puoi lamentarti" si aggiunge mio padre "Ma io non tratto male i fan, è successo solo perché voi siete qui, punto" spiego "Comunque assurdo, addirittura la gente ti ferma per strada... quanto sei famoso?" Domanda mia madre incredula "Beh non sono di certo Freddy Mercury, John Lennon o MJ, ma quando sono andato a Bologna per un concerto la gente mi conosceva" rispondo contento "Cioè sei stato a Bologna per un concerto e non ci hai invitati?" Esclama mio padre "Non era un suo concerto, era di Olivia" Si intromette mio fratello "Oh abbiamo un fan qui" lo prendo in giro "Sei mio fratello, ci manca, e poi volevo capire da dove arrivassero tutti i soldi che mi mandi" Lo fulmino con lo sguardo, i miei genitori non sanno che gli mando soldi! "Cosa?!" Esplode mio padre "Beh è mio fratello! Dai non c'è nulla di male" Cerco di tranquillizzarlo "Quanto gli mandi?" Domanda allora "Cento euro a settimana" Dico sottovoce "Tu non conosci il valore dei soldi!" Si lamenta allora "Ok sta storia dei soldi mi ha stancato, guarda qua" Non volevo farlo, come ho gia detto non mi piace ostentare il denaro, ma quando è troppo è troppo, quindi apro il conto sul cellulare e glielo mostro "Ora capisci? E ti ricordo che il mio album è uscito da poco" Vedere i miei a bocca aperta un po' mi ha soddisfatto, quindi poi aggiungo"Scommetto che state ancora mettendo soldi da parte per me, come avete visto non serve, spendete tutto per voi, a Rocco posso pensarci io sul serio" Mio padre alla fine prende parola "Si ma non puoi mai sapere se andrà sempre così bene" Cerca di spiegarmi "Fidati che non me la passerò mai male, capisco che per voi questa situazione è strana, lo era anche per me fino a poco tempo fa... addirittura quando Jen si è lasciata con la sua ex ha comprato la casa che avete visto il giorno dopo! Capite ora che è un mondo del tutto diverso?" Prima che i miei potessero dire altro si intromette ancora una volta mio fratello "Scusa ma tu hai tutti quei soldi e mi mandi solo cento euro a settimana?" Un classico di Rocco, inutile dire che scoppio a ridere "E ti lamenti pure? Hai sedici anni, che ci fai? Le canne?" Domando "No" Risponde lui "Male, allora vedi, non ti servono" Concludo.

Dopo pranzo visitiamo altri posti, tipo Beverly Hills, mamma voleva vedere l'acquario ed il museo di storia naturale, ovviamente l'ho accontentata e così con tutte le loro richieste. "Torniamo a casa?" Domanda mio fratello "No, dormiamo in hotel" rispondo secco "Perché?" Chiede allora mia madre "Perché non voglio vedere Jen" spiego "Ma abbiamo le nostre cose a casa" Ora è mio padre che parla "Non preoccuparti, ora andiamo a comprarne di altre" rispondo.

Andiamo a Rodeo Drive. Per chi non la conoscesse è una strada lunga all'incirca tre chilometri, o due miglia come dicono qui, e viene considerata la strada con i negozi più costosi degli States. Forse è un po' esagerato dopo il discorso di prima, ma vorrei regalare qualcosa ai miei "Facciamo un giro qui, non badate ai prezzi... scherzavo, qui potrei tranquillamente svuotare il conto se lo faceste" Scherzo.

Mentre siamo in un negozio, ricevo una chiamata, è Jen. "Dimmi" rispondo freddo "Amo... quando torni a casa?" Domanda lei con un tono abbastanza rattristato "Non lo so. Forse domani" Ribatto secco "Domani? Che fate sta notte?" Chiede allora lei "Stiamo in un hotel, non ho voglia di tornare a casa" spiego il minimo indispensabile "Comunque ora devo andare, ci sentiamo domani" Faccio per chiudere ma lei mi ferma "Per favore torna, mi dispiace" Riesco a sentire la sua voce tremare dal telefono, che un po' mi fa vacillare "Jen non mi va onestamente, avete fatto una scenata che non avrei voluto vedere neanche se fossimo stati soli, figuriamoci di fronte alla mia famiglia!" Inizio ad innervosirmi ancora una volta "Ma io non volevo, è stata lei a farmi ingelosire" Mi spiega, questo però mi fa incavolare ancora di più "Ingelosire? Ma stai scherzando? No perché sennò non si spiega! Senti mi sti solo agitando ancora, basta" concludo "Con Olly ci hai parlato?" Domanda poi "Jen con Olivia non ho neanche intenzione di parlare, ho risposto solo perché sei tu" Mi inizio a sentire in colpa, non starò esagerando? "Torna a casa per favore, mi scuserò con la tua famiglia, e andiamo a cena insieme, voglio veramente conoscerli meglio" Mi dice poi, facendomi vacillare ancora un volta "Va bene... ci vediamo tra poco" La saluto per poi chiudere.

Una volta presa un po' di roba torniamo in macchina "Stiamo tornando a casa" spiego "Ma certo che sei strano, cosa è successo?" Mi domanda mia madre "Ho parlato con Jen, si è scusata, e sta sera vuole che ceniamo insieme" Spiego un po' imbarazzato, è vero che ero arrabbiato, un po' lo sono ancora, ma vuole conoscere i miei ed anch'io vorrei lo stesso... e poi sono innamorato, quindi non giudicatemi!

Ad orario di cena rincasiamo, Jen è qui, sta finendo di prepararsi, quando ci sente entrare però si immobilizza, lascia tutto quello che stava facendo e raggiunge i miei "Voglio chiedervi scusa per la scenata di prima, sono stata inopportuna ed irrispettosa, mi dispiace" Dice rivolta ad entrambi i miei genitori, si vede che si sta sforzando e soprattutto che è dispiaciuta "Non preoccuparti, l'importante è che abbiate chiarito" Le risponde mia madre "A proposito " Inizio a dire C'è qualcun altro che vuole delle scuse" Dico poi, però, prima che Jen potesse dire qualcosa, mia mamma si intromette "Ma smettila di fare lo scemo e vatti a preparare" ed ovviamente se la prende con me "Per fortuna ti vedo poco ormai" Le rispondo, nel mentre salgo sopra.

Andiamo a cena in un ristorante tranquillo, fortunatamente è molto discreto quindi non abbiamo trovato paparazzi o fan. "Quindi, come vi siete conosciuti?" Domanda mia madre, nel mentre mio fratello traduce per mio padre "Olivia ed Anto lavorano insieme, io e Olly siamo amiche ed è capitato che quel giorno dovessi accompagnarla ad ascoltare un nuovo artista, Anto" Le spiega con il sorriso "Già, da lì ci siamo insultati più volte di quelle in cui ci siamo detti di amarci, ma eccoci qui" Scherzo io "Come lo sopporti?" Domanda mio padre, o meglio, domanda mio fratello per conto di mio padre "Ogni tanto me lo chiedo pure io" Inizia a dire, facendo ridere le persone che dicono di essere imparentate con me "Però poi ci penso e mi chiedo invece come farei se non dovessi sopportarlo" Conclude rivolgendosi verso di me, così non perdo tempo e le schiocco un bacio velocemente "Mercoledì mi è piaciuto molto comunque" le dice mia madre, da lì le due iniziano a parlare, mentre tra maschi facciamo lo stesso.

Dopo cena torniamo nuovamente a casa, preparo il divano per mio fratello e vado in stanza con Jen, lei è già sotto le coperte, così faccio lo stesso. "Anto... mi dispiace" Dice sottovoce, cercando di abbracciarmi, in realtà non ci sto neanche pensando più, ma voglio stuzzicarla quindi la fermo "Buonanotte" Mi limito a dire, evitando di ridere "Seri ancora arrabbiato?" Domanda quindi, questa volta con una tonalità triste, di contro io non rispondo, facendola preoccupare ancora di più "Dai... così mi viene da piangere" Dice infatti, facendomi sentire una pezza, quando mi giro per abbracciarla noto che ha seriamente gli occhi lucidi, così mi sciolgo "No Jen scusami, sono uno scemo, non sono arrabbiato" Dico portando le braccia attorno a lei "Si sei scemo" Risponde subito "Mi hai fatto paura" Aggiunge anche abbastanza arrabbiata "Mi perdoni?" Chiedo quindi ancora con i sensi di colpa "Non te lo meriteresti... ma per un po' di coccole si"


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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24 ⏰

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