"Anto ma ci- Che diamine è successo qua dentro?" Sono le prime parole che sento pronunciare "Oh stai bene?! Domanda spaventata l'attrice "Non strillare... e vattene" Rispondo aspro, non ho voglia di vedere nessuno "Sta zitto, mi hai fatto preoccupare, dai fatti aiutare" Ribatte lei premurosamente "Ho detto va via! Non voglio aiuto" Giuro che non voglio trattare Jen in questo modo, non se lo merita, ma non voglio che mi veda in questo stato, non lei "Ehi, guardami" Dice prendendo il mio viso tra le mani "Che amica sarei se me ne andassi ora?" Sussurra sorridendomi "Hai ragione... scusami, ma non ce la faccio proprio" Ricomincio a disperarmi "Ti rendi conto che ha dimenticato tutto? Tutto ciò che abbiamo passato, e non solo lo cose belle, ma anche le litigate, quelle per cui non ci siamo parlati per giorni, quelle che mi hanno fatto capire sul serio quanto io tenga a lei..." E così le lacrime tornano ad uscire "Lei non solo non mi ama più, non sa più chi sono..." Concludo poi buttandomi nuovamente sul divano "E no! non sono venuta fin qua per farti piangere di nuovo! Ora ti alzi, ti dai una lavata e ti riprendi" Mi ordina lei "Ma..." Comincio a dire ma vengo subito interrotto "Niente ma, guarda che ha perso la memoria, non è mica morta, come si è innamorata una volta, può innamorarsi ancora eh" So che lo dice per tirarmi su di morale... ma ha ragione! Non l'ho persa, devo solamente ricominciare da capo, l'ho fatta già innamorare di me, posso rifarlo no? "Grazie Jen, sul serio" Dico per poi abbracciarla "Non ci avrei scommesso un dollaro ma... sei veramente la migliore amica che abbia mai avuto" Ammetto sia a lei che a me stesso "Anto... Sorvolerò sull'avermi chiamato Jen solo per quello che hai detto ora..." Scherza, poi mi sorride "Grazie, penso lo stesso anch'io" Conclude poi
Alla fine prendo coraggio e vado a darmi una lavata, subito dopo torno in salotto e metto tutto in ordine, che cazzo avevo in testa, guarda che macello! Una volta finito anche questo, esco fuori e vado ancora una volta in ospedale, voglio vedere Liv, voglio parlarle, vedere se riesce a ricordare qualcosa, e se così non fosse ricomincerò tutto da capo, devo farlo.
Arrivato a destinazione riconosco subito dei volti familiari, Jennifer e Chris, li saluto entrambi, poi vado dritto al punto "Come sta?" Chiedo "Al momento bene, è ancora stranita, non capisce perché deve restare in ospedale nonostante si senta bene... la mia bambina" Spiega la madre, per poi iniziare a piangere, Chris ovviamente cerca subito di consolarla, nel mentre continua la sua spiegazione "Non ricorda nulla dallo scorso maggio, che poi è stato quando si è lasciata con quel ragazzo, i dottori dicono che non ha senso che resti qui, fisicamente sta benissimo, e la perdita di memoria non ha influito su nessuna delle sue capacità" Finisce di parlare e torna a consolare la moglie "Posso vederla?" Chiedo, e lui si limita ad annuire, stanno soffrendo molto anche loro... non per fare l'egoista ma qui quello che è stato eliminato del tutto sono io!
Non appena entro in stanza la trovo stesa sul letto, impegnata a guardare il soffitto "Ciao" Mi limito a dire timidamente "Ciao... sei il ragazzo di ieri?" Domanda subito "Esatto, ero con Conan, ti ricordi?" Chiedo contento che almeno mi abbia riconosciuto "Ci conosciamo?" Chiede allora "Beh più o meno" Mi limito a rispondere, non so cosa posso dire e cosa no "Hai un accento strano, di dove sei?" Ancora una domanda, non so se è una cosa positiva o negativa "Vengo dall'Italia" Rispondo, ma ne arriva subito un'altra "Mi sono dimenticata di te, vero?" Le sue parole mi spiazzano, pensavo che non potesse sapere di aver perso la memoria... ma effettivamente le sarebbe bastato guardare il calendario per vedere che non siamo a maggio "Si, ci siamo conosciuti a settembre" Le spiego cercando di evitare troppi dettagli "Eravamo amici?" Un altra domanda a bruciapelo, questa è dura "In un certo senso... Cosa ti hanno raccontato?" Chiedo allora, per cercare di capire di cosa potessi parlare e di cosa no "Conan mi ha confessato che ci siamo lasciati, la cosa non mi ha stupito troppo, da quello che ricordo nell'ultimo periodo la nostra relazione non andava bene" Ammette lei per poi continuare "Mi hanno anche detto che ho fatto uscire il nuovo album che è andato benissimo e... ah si, che ho un coinquilino, un nuovo cantante della mia etichetta" Conclude lei... "Capito, beh allora piacere Anto, sono il nuovo cantante e si, sono il tuo coinquilino" Dico tutto di un fiato, forzandomi di non raccontarle che in realtà sono il suo ragazzo "Oh wow ora capisco, voglio sentirti cantare, hai qualcosa di tuo?" La sua richiesta mi stupisce, magari "Together"? Prendo il cellulare, apro Spotify e vado sul mio profilo, non è difficile trovarla anche perché è solo una, quindi le passo un auricolare e premo play.
"Ma è bellissima, hai una voce stupenda" Dice facendomi saltare un battito, mi limito a sussurrare un semplice grazie dall'imbarazzo "Per chi l'hai scritta?" Domanda poi "In che senso?" Rispondo evasivo "Beh è uno story telling no?" Continua poi "Beh si... va bene la prima parte, quando parlo del caffè, sto parlando del mio primo incontro con Jen" Inizio a dire, ma lei mi interrompe "Jen? Intendi Jenna? Sai che odia essere chiamata così?" Chiede poi procurandomi un leggero sorriso "Fidati, me lo ripete ogni volta, comunque si, lei..." Le spiego "Strano, ma va bene, il resto della canzone invece?" Mi blocco, non so se dirlo o no, ma ormai sa più o meno tutto quindi... "Beh parla di noi" Sussurro il più piano possibile, ma dalla sua espressione vedo che ha capito "Cosa? Mi vuoi dire che siamo stati insieme?" Domanda scioccata "Beh in teoria... stiamo ancora insieme visto che non ci siamo mai lasciati" Rispondo portandomi una mano dietro la nuca "Ho dimenticato di avere un ragazzo, forte" Ironizza lei, poi diventa nuovamente seria "Quanto era seria come cosa?" Tutte queste domande mi stanno uccidendo "Beh... vivevamo insieme, anzi, sempre in teoria viviamo ancora insieme, e oltretutto-" Mi blocco sul colpo, magari non è il caso di dirlo "Cosa?" Chiede curiosa "N-nulla tranquilla" Cerco di tranquillizzarla "Non ti hanno mai detto che non si lasciano le frasi a metà?" Mi rimprovera, cercando di convincermi a parlare "Beh... abbiamo scritto una canzone insieme" Ammetto alla fine "Sul serio, dai fammela sentire, la avrai sul telefono no?" Annuisco, vado sulla nostra chat di What's App e trovo la canzone "O mio dio guarda quanti messaggi" Esclama lei stupita "E non sono neanche la metà, mi scrivevi anche in casa se eravamo in stanze separate" La prendo in giro "Si, è una cosa che faccio, dai falla partire ora" Chiede ancora una volta ed io l'accontento
Now that I let free this feeling
I can tell how you love me
Just know that I love you too
How much I love youThe fire that we hold together
Will never have an end 'cause
Remember I love you
Yes, I love you"Wow..." È l'unica cosa che dice "Ti è piaciuta?" Le domando allora "Beh si... ma..." Noto che si trattiene dal dire qualcosa "Guarda che non devi vergognarti con me, non te lo ricordi ma ero comunque il tuo ragazzo" La rassicuro, sentendo una leggera fitta al petto quando ho pronunciato -Ero- "Hai ragione... Mi chiedevo se ce lo eravamo detti sul serio, sai... ti amo" Ripenso alla prima volta che ce lo siamo detti e mi scappa un sorriso, lei ovviamente lo nota "Ti ho fatto ridere?" Chiede non avendo capito "No tranquilla... comunque si, ce lo siamo detti, sei stata tu la prima a farlo in realtà e, la tua domanda me ne ha ricordato, per questo o riso" Le spiego con la testa ancora a quel giorno "Se sono stata la prima dovevo essere davvero cotta, è strano comunque, non sei il mio tipo" Ammette lei "Già, me lo hai già detto" Rispondo, ripensando anche a quella volta "Anche questo sembra molto da me..." Sospira lei "Senti Anto, voglio essere sincera-" So già quello che sta per dire quindi la anticipo "Si, ovviamente non possiamo stare insieme se tu non ricordi più nulla, non preoccuparti" Dico cercando di rassicurarla "Grazie, non deve essere facile" Risponde lei "Non lo è... credimi per nulla, ma la tua salute ha la priorità per me quindi va bene così" Concludo, lei mi sorride ed io quasi mi sciolgo, sto per dire qualcosa di cui mi potrei pentire ma...
"Scusi, mi dispiace ma l'orario delle visite è terminato, la paziente deve riposare" Per fortuna l'infermiera mi interrompe "Capito, va beh... ci si vede allora..." La saluto un po' imbarazzato "Si... ci si vede" Risponde. Così esco dalla stanza e, una volta chiusa la porta mi ci appoggio con la schiena "Ci si vede?" Sussurro... "Che idiota" Mi auto insulto

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The Dream of MUSIC
Novela JuvenilLa storia parla di Anto, un ragazzo di 20 anni che prende un'aereo per LA per inseguire il sogno di spaccare nel mondo della musica. Pubblica canzoni, conosce nuova gente e si innamora, tutto grazie alla sua passione, la musica. Ho sentito il bisogn...