Capitolo 2

437 20 15
                                    

Elena si era svegliata alle 12:30, la sveglia quella mattina a quanto pare aveva deciso di non suonare.
Si era preparata di fretta, aveva 'pranzato' con una mela e si era diretta al proprio posto di lavoro.
Era appena lunedì e la settima era iniziata malissimo.
Aveva allenato i bambini e si era allenata anche lei, la giornata era stata uguale al solito.
Alle 20 era già di nuovo sulla sua macchinina diretta verso casa.
Non controllava mai il telefono, quelle poche persone con cui interagiva le vedeva quotidianamente ed era molto raro le scrivessero; non aveva preso il cellulare tutto il giorno ma il pensiero di Billie le balenò in testa ed estrasse il proprio telefono dalla tasca mentre era ferma al semaforo.
Lesse il messaggio che le era arrivato più di 12 ore prima.

-Aspetto di sentirtelo pronunciare allora.-

I propri pensieri presero il sopravvento e mentre ascoltava la propria cantante preferita si mise a riflettere.
'Bitches broken hearts' risuonava nella sua auto facendola rilassare.
"Dovrebbero essere tipo le 11 da lei. Che poi 'lei' da dove mi è uscito? Magari è un ragazzo, ci sono molto nomi unisex in America."

Elena aveva la sensazione che Billie fosse una ragazza e si sarebbe levata il dubbio non appena le avrebbe risposto.
Dopo aver cenato si era messa a letto mettendo un film ed aspettando quella notifica nel telefono.

-Ora sarai tu ad aspettare di sentire la mia voce.-

Un sorriso nacque sul viso della riccia.

-Ti ho aspettat* tutto il giorno, penso basti.-

Elena amava provocare e la sua sicurezza in chat cresceva esponenzialmente vista la non conoscenza di chi aveva di fronte.

-Non è colpa mia se c'è un fuso orario di 9 ore.-
-È colpa tua avere sbagliato numero però.-
-Alzo le mani, hai ragione, ma non ascolterai comunque la mia voce. È troppo bella per concederti questo onore.-

La cantante avrebbe tanto voluto registrare un vocale ma sapeva benissimo l'impossibilità della cosa.

-Ammettilo che sei tipo un maniaco e che hai 60 anni.-
-Sono una splendida ragazza di 22 anni, la pazza al massimo sei tu che continui a rispondermi sapendo che potrei essere un maniaco.-
-Magari sono io il maniaco e ti ho solo presa in giro.-

Elena le aveva inviato lo sticker dei 3 Spiderman uguali che si indicano suscitando una risata che non poteva sentire dall'altro lato del mondo.

Le due avevano atteso quell'interazione tutto il giorno e tutta la notte. Billie non era riuscita nemmeno a dormire bene a causa di quel nome in testa.

-Quanti anni hai maniaco?"
-21. Ma sembro una bambina di 12 anni credimi. Puoi solo immaginarmi; visto che non avrai una mia foto.-

Elena in realtà avrebbe voluto inviargliela, sapeva di essere una bella ragazza ed amava il proprio viso; in più la curiosità di chi avesse davanti la stava mangiando viva e pensava che magari un piccolo incentivo le avrebbe fatto avere ciò che desiderava.
Billie d'altro canto non poteva inviarle nulla visto che ormai tutto il mondo, in qualche modo, la conosceva.

-Nemmeno tu ne avrai una mia ma non sai cosa ti perdi.-
-Quindi continueremo a parlare non sapendo entrambe se l'altra è un fake?-
-Sei così sicura che continueremo a parlare Elena?-

La cantante aveva trovato finalmente l'occasione per vendicarsi dalle prese in giro del giorno precedente.

-Penso che non appena mi conoscerai non potrai fare a meno di me.-

La minore rispondeva molto convinta di se stessa e delle proprie doti.

-Magari sarai tu a non poter fare a meno di parlarmi. So essere molto brava con le parole.-
-Ti direi la stessa cosa ma sono molto più brava in italiano a scrivere. Il mio vocabolario in inglese è un po' limitato per tua sfortuna.-

Numero sbagliato (Billie Eilish)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora