Capitolo 18

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Si allontana nuovamente da me sorridendo come una scema.

"So che sarà stupendo da raccontare ma se ci prendiamo entrambe la febbre lo sarà un po' di meno."
"Hai rovinato tutto il romanticismo."

La prendo in giro sapendo che ha effettivamente ragione.
Mi prende la mano baciandola per poi entrare in casa con i gelati.
Siamo entrambe completamente zuppe.
Non voglio che si ammali, la sua voce è di certo più importante della mia; se prendo io la tosse non sarà poi la fine del mondo.

A quanto pare i miei non sono ancora in casa; saliamo le scale dirigendoci entrambe in bagno.

"Bill entra in doccia prima di farti venire il mal di gola. Ti vado a prendere una tovaglia."
Prima che possa controbattere sono già in camera mia a prendere tutto ciò che le serve e che mi servirà dopo che lei avrà finito.
Ritorno che ancora l'acqua non ha iniziato a scorrere.

Apro lentamente la porta trovandola in intimo.
Mi guarda fisso negli occhi per poi sbottonarsi il reggiseno e farlo cadere a terra.
Sgrano gli occhi, i miei battiti accelerano ed il mio respiro si blocca.
È davvero bellissima.

"Che stai facendo?"
Si avvicina a me, la sua pelle chiara a fare contrasto con i colori scuri del mio bagno.

"Mi sto spogliando, non posso entrare in doccia vestita. Tu dovresti fare lo stesso."

Mette le sue mani ghiacciate a contatto con la mia pancia iniziando a tirare via la mia maglietta.
Mi levo i pantaloni volendo accelerare il tutto.

"Mi sembravi un po' contrariata fino a qualche secondo fa."
Mi dice sogghignando.
"Ho cambiato idea."

La prendo per i fianchi attirandola a me in un bacio poco casto.
Tiro un calcio indietro verso la porta facendola sbattere alla mie spalle, mi ci appoggio per avere più equilibrio per poi afferrarle il culo e stringerlo fra le mie mani.

Un ansimo lascia le sue labbra ed io sono in estasi.

Esploro le sue labbra con la mia lingua, succhiandole e mordendole ogni tanto.
Si allontana da me in cerca di fiato e poggia una mano sulla mia spalla mettendo un po' di distanza tra di noi.

Sgrano gli occhi, forse ho esagerato.

"Mi dispiace, solo che erano giorni che volevo farlo e non mi sono contenuta. Ti ho infastidita o ferita?"
Le accarezzo la guancia con uno sguardo mortificato.
Lei ride.

"No, assolutamente no. Semplicemente non me lo aspettavo e ti prego non fermarti adesso."
"Mi preghi? Da quando sei tu a pregare me."
"O ma stai zitta."
Mette una mano sui miei fianchi per poi baciarmi; le sue dita percorrono la mia schiena, slaccia il mio reggiseno.
Si allontana per guardare il momento in cui scivolerà dalle mie braccia.

Fa qualche passo verso dietro squadrandomi da testa a piedi.

"Sei stupenda Elena."
I suoi occhi ghiaccio sono immersi nei miei.
"Ho letto una frase qualche giorno fa e non so se la dirò bene ma ci provo lo stesso. Non prendermi in giro. I want to FARE L'AMORE CON TE."

Sorrido come una stupida. L'ha anche pronunciato bene.

"VUOI FARE L'AMORE CON ME. Sai cosa significa?"

Numero sbagliato (Billie Eilish)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora