«Pronta?» mi chiese il Dottore.
Ci trovavamo nel magazzino dove avevo trovato la gabbia per Cerbero, sedute su una cassapanca che Doc aveva sistemato per stare più comode.
Davanti a noi, c'era lo specchio coperto da un lenzuolo.
Seppur spaventata, asserii.
Doc levò il lenzuolo con un unico gesto fluido che mi ricordò tanto la scena nelle "Cronache di Narnia".
Quello, però, sebbene fosse anch'esso un portale, non si trattava del magico armadio che conduceva in una terra magica e lontana.
Avrei preferito essere lì perché perfino la prospettiva di combattere la Regina Bianca sembrava migliore che conversare con una Gorgone.
«Abbiamo delle domande da farti.» esordì Doc, riportandomi bruscamente alla realtà. «Perché seguivi Cindy?»
«Sin.» disse il mostro e i suoi serpenti sibilarono minacciosamente.
«Sì, Sin, perché proprio lei?» insisté Doc.
«Sin.» ripeté la Gorgone.
Scossi la testa.
«È una perdita di tempo, Doc. Non ci dirà niente e forse non può neanche...»
«I peccati del padre ricadono sulla figlia.» mi interruppe la creatura.
Tornai lentamente a guardare lo specchio: lei mi stava fissando coi suoi inquietanti occhi neri.
«Quali sono i peccati di mio padre?» chiesi in un soffio.
«I peccati di famiglia.» proseguì la Gorgone.
Mi mossi nervosamente sulla cassapanca.
«Che sarebbero?»
«Segreti.» rivelò e, come un lampo, mi tornò alla mente il sogno con la nonna:
"Ci sono delle cose che non ti abbiamo detto..." mi aveva confessato. "Dei segreti."
«Quali segreti?» avrei voluto chiederlo a lei, avrei voluto parlarle un'ultima volta; invece, dovetti accontentarmi di un mostro che sembrava conoscere la mia famiglia meglio di me.
«Il segreto più antico dell'universo.» rispose enigmatica ed ammiccò verso Doc. «La Signora del Tempo lo conosce bene.»
Mi voltai verso lei, che continuò imperterrita a guardare lo specchio e, ancora una volta, mi ritrovai a scuotere la testa, rassegnata.
«Io... io non ce la faccio...» le lanciai un'occhiata di sottecchi. «Forse è meglio se ci parli tu...»
Feci per alzarmi, ma Doc mi prese per mano, invitandomi a fermarmi.
«Proviamo con un altro approccio.» propose, poi tornò a rivolgersi alla creatura. «Sai come ci è finito Cerbero in Scozia?»
La Gorgone si limitò a sorridere mettendo in bella mostra due file di denti aguzzi come quelli di uno squalo. E, con quelle zanne e gli occhi neri, sembrava davvero un mostro marino.
Mi alzai di scatto e stavolta neanche Doc sarebbe riuscita a fermarmi.
«Vado... Ho bisogno di una doccia...» farfugliai.
Tornai nella mia stanza con la testa che ronzava.
Segreti.
Presi distrattamente la trousse e l'asciugamano.
I peccati di mio padre. Della mia famiglia.
Entrai in bagno, posai tutto sulla sedia e, prendendo solo il docciaschiuma, mi chiusi nella doccia.
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Doctor Who: The girl who stayed | wlw
Hayran KurguQuando Jodie Whittaker ha preso il posto di Peter Capaldi, ci aspettavamo il ritorno dei Daleks, dei Cybermen, e perfino quello del Maestro... Invece, quello che di certo non ci aspettavamo era che Chris Chibnall avrebbe provato a mettere tutto ques...