6. DISTRUGGO UN AUTOBUS CHE FUNZIONAVA A MERAVIGLIA
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Non pensavo che l'impresa sarebbe stata così ardua, lo ammetto. Certo, dopo il Minotauro, la Furia e segugio dei Campi della Pena non mi aspettavo rose e fiori, ma credevo che con l'aiuto di Grover, Annabeth e Selene l'avrei risolta in un paio di giorni.
Mi sbagliavo.
Eccome se mi sbagliavo.
Zio Ade se mi sbagliavo.
Gli inferi a detta di Selene stavano sotto alla California; si estendevano per centinaia di ettari tra Los Angeles e San Francisco, noi eravamo a New York...esattamente dall'altra parte del paese.
Non faceva molto caldo, il cielo era coperto da molto tempo e il clima chissà...faceva il matto da Natale. Sapevo che era opera di Zeus e dell'imminente guerra con Poseidone ma cercavo di non farci troppo caso, anche perché se la suddetta guerra fosse iniziata io sarei stato il primo a rimetterci la pelle.Indossavo dei jeans blu e la maglietta sgargiante del Campo Mezzosangue, chiaramente con le mie amate Converse azzurre ai piedi -anche perché avevo solo quelle di scarpe-. Annabeth e Grover indossavano anche loro la maglia del Campo con dei pantaloncini mentre Selene -che chiaramente è sempre controcorrente- portava una maglia con una stampa di un famoso quadro che avevo visto una volta al MoMA, coperta da una felpa verde pino con cerniera taglia XXL. Quella felpa era enorme, decisamente troppo grande per la sua figura. Le copriva i pantaloncini e metà coscia, lasciando immaginare che l'unico altro indumento che indossasse fossero le scarpe, delle Vans lerce e con i lacci consumati. Tutti e quattro eravamo muniti di zaino e ognuno di noi aveva la sua arma personale: io avevo la mia penna-Vortice, la spada con la quale avevo disintegrato la Dodds al museo, Annabeth aveva il pugnale regalatole da Luke e il malefico berretto degli Yankees; Selene aveva Eclissi, la spada di suo padre, rigorosamente trasformata in un pezzo di bigiotteria.
Grover non era un tipo da armi, se la cavava benissimo con le stampelle che usava per "mascherarsi" da invalido e cercare i Mezzosangue nelle scuole. Ovviamente non le aveva mai usate alla Yancy, ero sempre io quello che faceva a botte per difenderlo ed ero sempre io quello che veniva menato un giorno si e l'altro pure da ceffi grossi come armadi provenienti da famiglie ricche con fondi fiduciari e che quasi sicuramente non volevano i figli problematici tra i piedi. Ero abituato a mettermi nei guai, volevo difendere Grover a tutti i costi, ma alla fine della fiera ero io che le prendevo tutte le volte e non lui, del resto nemmeno quei bulletti da quattro soldi avrebbero mai pestato un invalido, anche se era un finto invalido.Argo ci lasciò a Manhattan, nei pressi della stazione degli autobus. Ne cercammo uno per e salimmo. Grover era perfettamente mascherato quindi nessuno sembrava sospettare nulla. Prendemmo gli ultimi posti in fondo, Annabeth si sedette accanto a Grover prima che potessi farlo io quindi come potrete immaginare mi sedetti accanto a Selene, lasciando lei vicino al finestrino. Mi guardò male ma non disse niente, sembrava quasi che fosse arrabbiata con Annabeth per essersi seduta con Grover.
Io volevo davvero parlare e provare a capire quale fosse il problema, ma ogni volta che vi provavo le parole mi morivano in bocca e finivo per fissare Selene che saltuariamente mi scoccava occhiatacce.«ciao» sussurrai
Lei mi guardò e alzò gli occhi al cielo, poi contro ogni aspettativa mi rispose
«ciao?» chiese
«allora...partiamo per un'impresa. Sei emozionata?» era veramente questo il meglio che potevo fare?
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Dusk Til Dawn | Percy Jackson
Fanfiction"𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐞 𝐒𝐞𝐥𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞, 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢" •Quando la ragazza dagli occhi argentati incontra il figlio del mare• «lasciati c...