9. DIVENTO CAMPIONE OLIMPICO DI TUFFI A GRANDE DISTANZA
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Quando avevo accettato quell'impresa non pensavo che mi sarei trovato a combattere con una Chimera; soprattutto non pensavo che l'avrei fatto a 180m di altezza con la semidea che tollero meno tra tutti.
Ricapitolando, Annabeth e Grover erano scesi prima di me e Selene e probabilmente ora ignorano il fatto che io lei stiamo per rimanerci combattendo contro una dannatissima chimera mentre la madre di tutti i mostri, Echidna, ci guarda compiaciuta e divertita come se fossimo in una maledetta partita di football.Il chihuahua ci aveva messo una manciata di secondi a mettere su due zanne lunghe venti centimetri e a diventare grosso come un elefante. In tutto questo il bambino dietro di noi aveva tirato uno strillo che superava di gran lunga la scala decibel sopportabile dall'orecchio umano. Ciò che mi chiedevo era cosa avesse visto, improbabile che la foschia avesse toppato questa volta.
«Selene che facciamo?» chiesi mentre sguainavo Vortice
«non lo so...tu non ci hai messo impegno a renderti simpatico eh?» rispose
Ok aveva ragione, quando Echidna aveva rivelato la sua vera identità io avevo paragonato il suo nome a quello dell'animale, quella specie di formichiere. Inutile dire che l'ha presa molto, molto male.«che ne sapevo, scusa?» mentre parlavamo la chimera si faceva sempre più vicina e Selene stringeva sempre di più Eclissi, riuscivo a intravedere le bocche farsi bianche e in qualche modo percepivo il respiro trattenuto.
«si perché tu non sai mai niente!» urlò menando un fendente contro l'animale. La chimera emise un verso strano ma egualmente potente, poi tirò una zampata in direzione di Selene ma fortunatamente lei riuscì a scansarsi e a schivarla. Se non l'avesse fatto probabilmente ora non avrebbe più quel viso angelico-diabolico che la rende tanto bella.
Beh che c'è? È bella e non ho problemi a dirlo, il problema vero qui, è che è tanto bella quanto odiosa.«puoi urlarmi contro quando saremo in un'altra situazione?» risposi scocciato mentre guardavo la chimera venirmi incontro
«Perseus evita di colpirla con la spada! Ti incenerirebbe! Scansati!» urlò e io ascoltai
«sai, ti conviene ascoltare la tua amica, Percy Jackson, la mia bambina non ama le cose troppo affilate» Echidna era sempre lì che ci guardava come se fosse un tifoso allo stadio
"allora non amerà neanche la lingua di Selene eh"questo di certo non glielo avrei detto in faccia ma pensandolo storsi le labbra in un mezzo sorriso di soddisfazione
«STAI ZITTA!» pensavo che Selene stesse parlando con me ma poi mi resi conto che aveva parlato al femminile e che io non avevo preso ferito parola. Quando mi voltai nella sua direzione -schivando la chimera e colpendola con Vortice- vidi la figlia di Apollo tirare un pugno a Echidna che barcollò e cadde a terra frastornata. Guardai Selene con un'espressione che non saprei definire, un misto tra stupore e orgoglio. Aveva appena steso la madre di tutti i mostri con un pugno e l'aveva fatto con la più totale naturalezza possibile. Se non la odiassi così tanto forse l'avrei abbracciata
«Perseus muoviti dobbiamo andarcene da qui» proprio mentre lo diceva la chimera si accingeva ad attaccarla alle spalle
Selene si girò di scatto e mosse Eclissi con un gesto rapido e preciso, una parte della pelliccia si sciolse al contatto con la lama di Apollo e l'animale indietreggiò ruggendo, probabilmente disordinato da ciò che era appena accaduto.
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Dusk Til Dawn | Percy Jackson
Fanfiction"𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐞 𝐒𝐞𝐥𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞, 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢" •Quando la ragazza dagli occhi argentati incontra il figlio del mare• «lasciati c...