Dusk Til Dawn | Percy Jackson

chapter three [Percy]

3. IL FIGLIO DI POSEIDONE 2.0

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Quando ho accettato -come se avessi avuto scelta- di cambiare scuola per l'ennesima volta non credevo che mi sarei ritrovato a fare da babysitter a un ragazzo bullizzato che -per la cronaca- è grande il doppio di me e potrebbe fare fuori quel bulletti da quattro soldi con un semplice gesto della mano, se solo ne avesse il coraggio.
Mi spiego meglio, come ben saprete ho cambiato alcuni istituti nella mia breve carriera scolastica. Ovviamente nessuno di quei danni fu causato effettivamente da me ma io ero coinvolto e fui sempre io a pagarne le conseguenze.
Ancora, per l'ennesima volta, avevo cambiato scuola. Reduce dall'esperienza del Campo Mezzosangue dell'estate scorsa. Si che la cosa potesse tangere in quale modo, fuori dal Campo nessuno -eccetto mia madre- sa chi sono davvero, non posso uscirne così, di punto in bianco, a urlare al mondo che sono figlio del Dio del Mare e che ho aiutato a salvare il mondo da una guerra che avrebbe causato la fine dell'umanità...non posso.

Finito il momento lagna che scusatemi, ma ci voleva, passo a raccontarvi come mai questa scuola farà -per l'ennesima volta- reclamo a mia madre e già che ci sono vi spiego anche come mai Selene e Annabeth sono venute a prendermi passando da un buco creatosi nella parete della palestra della mia nuova scuola.

Come vi ho detto, quest'anno mi sono ritrovato a fare da balia a un ragazzone grande e grosso di nome Tyson, il cognome? Non ne ho idea e non credo nemmeno di avere tutto questo interesse nel saperlo.
A dire il vero è una storia abbastanza triste, Tyson non ha casa né tantomeno dei genitori. I servizi sociali lo hanno trovato in un vicolo buio, da solo e infreddolito. Sono quasi sicuro che non abbia la mia età o quella degli altri miei compagni di classe ma hanno deciso di inserirlo nel nostro anno a causa di alcuni problemi legati alla sua capacità di parlare o ragionare...penso.
È buono come il pane, come si suol dire; ma deve davvero cercare di farsi rispettare di più; non ci sarò sempre io a prenderle al posto suo e detto onestamente mi sono anche stancato di prenderle io al posto suo. La maggior parte delle volte me la cavo con qualche livido che riesco a nascondere facilmente ma quando tornerò a casa con un occhio nero o un arto rotto la cara Sally Jackson inizierà a fare domande e io non sono sicuro di volerle dare risposte.
Mia madre conosce Tyson, siamo amici e spesso siamo insieme dopo scuola o nel weekend, ma non ha idea di quello che succede davvero a scuola a lui e soprattutto a me.
Certe volte ho davvero pensato di chiamare Selene per aiutarmi a a sistemare quei bulletti figli di papà, lei come minimo li stenderebbe, o li scioglierebbe, non mi importa. Mi manca, a volte. Non so bene perché o per come, dato che fino a poco tempo fa ci odiavamo a morte; devo ammettere che forse quell'odio non era odio vero ma solo un forte senso di cavolo perché ti comporti così se non mi consoci? Spero si sia capito cosa intendo.
Parlando della figlia di Apollo, non ci siamo sentiti per tutto agosto, lei è riuscita in qualche modo a me sconosciuto a tornare a Barcellona per l'estate e l'ultima volta che ha risposto a un mio messaggio iride è stato a metà luglio, prima che partisse. Dopo quella chiamata, nulla, e devo dire che mi dispiace, pensavo davvero che stessimo iniziando a fare progressi.
Con Annabeth anche, non c'è stata tanta differenza, ci siamo sentiti qualche volta tra agosto e l'inizio di settembre ma con l'inizio della routine dell'anno scolastico non ci siamo più nemmeno cercati. Non che mi aspettassi qualcosa di diverso, sono certo che avessero entrambe molto da fare e io sicuro non entravo nelle loro priorità.
Se penso a quello che è successo solo pochi mesi fa ancora stento a crederci, e non parlo del fatto che mi sono fatto amiche due ragazze che beh...capitemi. Parlo dell'essere figlio di Poseidone, aver varcato la soglia degli inferi ed essere sfuggito alla morte fin troppe volte per poterle contare. Questo si che è epico, allo stesso tempo pericoloso e incredibilmente terrorizzante, ma epico. E al fianco di Selene lo farei altre mille volte; attraversare l'oceano, la terra, il cielo e gli inferi, tutto insieme alla più bella figlia di Apollo.