Capitolo 27

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LISA

Sono fottutamente arrabbiata.

Il pubblico ministero di cui ero innamorata si è allontanata da me non appena glielo ho detto. Sembrava sorpresa, come se non le avessi mai mostrato dei segnali fin dall'inizio. È stata anche colpa sua, dato che è stata anche lei ad iniziare alcuni dei nostri momenti e a sedurmi durante tutto questo tempo.

Non può biasimarmi per questo.

Prima di tutto è davvero bella. L'ho notato subito nel momento in cui l'ho vista. Ha un bel corpo, con o senza vestiti. Abbiamo già fatto sesso, questo posso dirlo. Secondo, è così paziente con me. Stava solo facendo il suo lavoro e le sto rendendo tutto difficile eppure è ancora qui. Inoltre è intelligente, anche se potrebbe essere stupida se non si rende conto che mi piace.

E infine si è presa cura di me quando sono stata picchiata quasi a morte e quando ero malata. Non doveva farlo, ma lo ha fatto comunque. Sembrava piuttosto preoccupata in entrambe le occasioni, questo è ciò che mi fa sentire a mio agio.

Ma ora se n'è andata con quello scemo.

La cosa peggiore? L'ho vista salire sulla sua macchina prima di partire. Il ragazzo aveva questo stupido sorriso sulla faccia, come un bambino che finalmente ha avuto un lecca-lecca dopo aver pianto per un'intera giornata. Non conosco il suo nome e non mi interessa. Tutto quello che mi serve sapere è il loro stato attuale, dopo il loro momento d'amore davanti a me. Quella vista mi ha fatto arrabbiare da morire.

Ero gelosa.

Può fare quello che vuole con lei in pubblico, mentre io no. Possono comportarsi in modo dolce davanti a tutti e a nessuno importerebbe. Essere in stato di fermo fa schifo, essere sospettata fa schifo.

Innamorarsi di qualcuno di cui non dovresti innamorarti fa schifo. La mia vita fa schifo.

Tutto fa schifo.

"Accidenti!"

Mia madre sussultò e mi lanciò un sibilo "Lalisa! Non farlo!" Mi rimproverò mentre posava un piatto di biscotti sul tavolino.

Sospiro "Scusa" ne ho preso uno dal piatto "Sto solo pensando a una cosa" le ho detto e ho mangiato il biscotto.

Si è seduta accanto a me comodamente, preparandosi ad ascoltare quello che stavo per dire. "Il tuo caso?"

"No mamma." L'ho guardata "Sono malata d'amore" 

Lei sussulta "Cosa? Di chi?" Appena me lo chiede sembra intuirlo immediatamente "Non dirmelo..."

Metto il broncio e appoggio la testa sulla sua spalla "Mantieni il segreto, mamma. Non voglio che finisca nei guai."

Sento la sua mano che mi accarezza la testa "Glielo hai detto?" Ha chiesto "Lei lo sa?"

Mia madre sa che non mi sono mai piaciuti gli uomini da quando ero al liceo. Per fortuna non ha avuto alcun problema. Ha detto che è un bene dato che almeno non rimarrò incinta o qualcosa del genere. Si è comportata come se niente fosse e mi ha persino incoraggiato a uscire con chiunque mi fosse piaciuta. Anche mio padre lo sa, ma è ancora nel bel mezzo dell'elaborazione del tutto. Quando gliel'ho detto, non ha reagito. Sento che non gli importa, ma sento anche che aveva bisogno di tempo per pensare. Sta ancora pensando da allora.

"In realtà l'ho fatto. Poco tempo fa" risposi e mangiai un altro biscotto. "Lei sembrava sconvolta. Non se lo aspettava"

Mia madre annuì "Pensi che anche lei provi lo stesso?" Lei chiese.

L'ho guardata "Mamma, ci siamo baciate un sacco di volte"

"Ma questo non significa che lei..."

"Abbiamo fatto sesso."

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