LAW and ORDER

Capitolo 41

Lucas era diventato un prigioniero nello stesso centro di detenzione di Lisa con accuse di omicidio, tentato omicidio, tentato stupro e abuso di autorità, costringendolo a scontare una condanna all'ergastolo. Le sue accuse erano fin troppo pesanti e dargli una pena limitata non era sufficiente. Mark, invece, era stato accusato di complicità ed era stato condannato a 6 anni con il sequestro della patente.

Era tutto finito.

Le autorità si erano assicurate che Lucas non avesse alcun tipo di contatto con il mondo esterno e che non avrebbe potuto ricevere visite da chiunque, in tutto ciò erano compresi anche i suoi parenti.

Jisoo e Rosé lavoravano insieme sin da quando avevano scoperto di apprezzare la reciproca compagnia ed erano diventate buone partner. Alcune persone pensavano che erano partner anche nella vita, ma non avrebbero avuto la certezza fino a che una delle due avesse confermato l'ufficialità della cosa. Girava la voce che alcuni dipendenti le avevano viste entrare e uscire dal lavoro sempre insieme e che tra i loro sguardi si nascondesse del tenero.

Jennie, d'altra parte, era stata paziente con Lisa, aveva fatto tutto il possibile per aiutarla e aveva affrontato con coraggio e determinazione ogni tragedia che le era accaduta, tutto perché era follemente innamorata di lei. Alla fine però, Lucas aveva ragione. Nessun normale avvocato o pubblico ministero si sarebbe mai spinto così lontano solo per un cliente, ma Jennie, d'altro canto, si trovava in una situazione diversa. Lisa e Jennie erano innamorate l'una dell'altra.

Ne avevano passate tante e non avrebbero lasciato andare la loro possibilità di stare finalmente insieme. Ciò aveva solo dimostrato che potevano essere l'una la zona sicura dell'altra, che potevano rappresentare l'una la salvezza dell'altra senza nemmeno rendersene conto. Hanno bisogno l'una dell'altra in ogni cosa.

Erano passate tre settimane da quando tutto era finito, ma quello era stato l'inizio della relazione tra Jennie e Lisa. Lisa aveva venduto il suo attico e si era trasferita da Jennie. La decisione proveniva dell'ex procuratore e Lisa non poteva rifiutare l'offerta.

Si stesero sul letto, nude, dopo aver fatto l'amore tutta la notte. Jennie appoggiò la testa sul lungo braccio di Lisa mentre quest'ultima la abbracciava da dietro.

Lisa le baciò la nuca "Hai sempre questo buon odore la mattina?" La tirò più vicino.

Jennie era ancora assonnata "Odore di cosa?"

"Odore di sesso" disse Lisa.

"Chiediti il perché"

Lisa fece sì che Jennie la guardasse in faccia prima di baciarle le labbra, cogliendola di sorpresa. Lei guidò il bacio mentre la bruna la seguiva e presto gemette di piacere. Lisa era orgogliosa di potersi arrendere così facilmente. Si mise sopra Jennie e continuò la loro routine mattutina. Jennie avvolse le braccia attorno al collo di Lisa e la avvicinò ancora di più. Lisa lasciò le sue labbra e si spostò sulla mascella fino al collo. Jennie tirò indietro la testa, dando a Lisa più spazio per poter prolungare la sessione.

Lisa lasciò alcuni segni di morsi sul collo di Jennie prima di tornare alle sue labbra, mordendo quello inferiore e intrappolandolo tra i denti. Dopo averlo liberato, le sorrise "Buongiorno, tesoro." sussurrò Lisa. 

"Buongiorno" Jennie accarezzò le labbra di Lisa con il pollice "Hai dormito bene?"

"Certo che l'ho fatto." Lisa le fece l'occhiolino e si alzò dal letto, raccogliendo i suoi vestiti dal pavimento. "Non ti farò di certo la stessa domanda, pensavo che fossi morta ieri sera."

Jennie lanciò un cuscino a Lisa, colpendola con successo alla schiena. "Stai zitta, ero esausta."

Lisa le porse i suoi vestiti. "Di niente, allora." Scherzò con un sorrisetto.