Capitolo 30

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3 giorni prima del processo.

Il giorno successivo, Jennie tornò a casa di Lisa per procedere con l'interrogatorio. È tornata a casa ieri sera dopo la loro lunga conversazione e non è riuscita più a concentrarsi su ciò che contava davvero in quel momento. Ha accettato e stanno bene.

I vecchi poliziotti arrestati per tentato stupro sono stati sostituiti con nuovi poliziotti, sempre più anziani del dipartimento.

Indossando un dolcevita bianco a maniche corte e jeans a vita alta, incontrò ancora una volta Lisa, che indossava un maglione largo che le arrivava alle cosce, le sue lunghe gambe erano completamente scoperte, beh, di nuovo.

Jennie non si lasciò distrarre e si sedette comodamente sul divano, preparandosi per iniziare l'interrogatorio. "Siediti" disse a Lisa e lei lo fece, sedendosi accanto a lei.

Lisa sbadigliò, sentendosi ancora un po' assonnata. "Hai un bell'aspetto oggi, procuratore." Disse con gli occhi socchiusi.

"Stai zitta, Lisa." Jennie cercò di nascondere il suo rossore dietro quell'osservazione "Niente distrazioni, dobbiamo sbrigarci"

Quello dai capelli neri annuì pigramente "Bene"

Jennie stava per parlare quando il suo telefono squillò all'improvviso, sorprendendola. Non si aspettava che qualcuno la chiamasse, soprattutto visto che al momento è occupata. Alzando le spalle, prese il telefono dalla borsa e rispose alla chiamata senza guardare I'ID utente.

"Pronto? Procuratore Kim?" La donna salutò immediatamente.

La bruna si scusò e si fermò accanto alla finestra "Con chi sto parlando?" Lei rispose.

"Sono il dottor Moon, il medico legale del signor Wang? Spero che ti ricordi di me" disse con una risatina leggera.

"Ah, sì. C'è qualche problema?"

Il Dr. Moon mormorò "lo uh... in realtà avevo intenzione di chiamarti ieri sera ma avevo delle commissioni personali quindi ho rimandato la chiamata a oggi." Ha spiegato "E' successo qualcosa e ho pensato che fosse un grosso problema"

Jennie era incuriosita "Che cos'è?" Lancia un'occhiata a Lisa "È legato al signor Wang?" La menzione del suo nome attirò l'attenzione di Lisa e all'improvviso iniziò a fissare Jennie.

"A quanto pare, sì."

"È successo qualcosa?"

Il dottor Moon sospirò pesantemente "Due ragazzi sono venuti qui ieri, chiedendo una copia del rapporto dell'autopsia del signor Wang. Ho chiesto chi sono ma non hanno detto alcuna informazione su di loro. Penso che non volessero farsi riconoscere poichè tutti indossavano maschere e berretti."

Le sopracciglia di Jennie si incontrano, infastidita da ciò che sta sentendo in quel momento. Due ragazzi? Chi diavolo sono e cosa vogliono fare con il rapporto dell'autopsia di Jackson?

Lisa tenta di leggere la sua espressione ma questa è la prima volta che non riesce a decifrare ciò che sta provando e sentendo. Sembra confusa, arrabbiata e scioccata allo stesso tempo.

"Ne hai dato loro una copia?"

"No certo che no." Il dottore disse "È una delle nostre politiche qui quella di non rilasciare mai alcuna informazione sulle vittime a persone a caso che non si conoscono personalmente. Non si preoccupi, pubblico ministero."

Jennie distolse lo sguardo e fissò la finestra "Sei sicura che non abbiano detto i loro nomi o altro?"

Il dottore mormorò "Purtroppo no, ma li ho seguiti fuori e ho notato che uno di loro aveva una acconciatura davvero strana, è quasi calvo ma non completamente"

Acconciatura strana?

Mi sento come se avessi già visto qualcuno con i capelli così ma non riesco a ricordare dove o quando.

"Sono entrambi uomini enormi, all'inizio pensavo che fossero dei poliziotti, a dire il vero." Ha aggiunto il dottor Moon.

Poliziotti...

Poliziotti?

Non può essere.

"Capisco" mormorò Jennie con voce assente "Grazie per avermelo detto, dottore. Le sono debitrice"

"Nessun problema, pubblico ministero." Lei rispose "Bene, allora. Fondamentalmente è tutto. Mi dispiace se non sono stata di grande aiuto"

Jennie tornò a sedersi accanto a Lisa "Grazie ancora, dottore. Devo andare" disse e riattaccò. Gettò il telefono sul tavolo e si appoggiò al divano, cercando di rilassarsi.

"Cosa è successo?" chiese Lisa incuriosita.

"Ricordi quelli che ti picchiarono durante la detenzione?" chiese Jennie, senza rispondere alla sua domanda.

Lisa fece una faccia pensierosa "Beh, non esattamente." Lei rispose "Ma la loro corporatura è la stessa dei poliziotti che sorvegliarono la mia cella per la prima volta."

"Quanti erano?"

"Solo due"

Sentendo ciò, Jennie chiuse gli occhi e imprecò ad alta voce. "Cazzo" disse.

La nera la guardò confusa "Cosa?"

Jennie la guardò con espressione preoccupata "Il patologo che ha esaminato il tuo amico mi ha detto che due ragazzi sono andati all'ospedale chiedendo la sua copia dell'autopsia." Glielo disse e si mise a sedere come si deve.

"Che cosa?"

"Penso che i ragazzi che sono andati in ospedale e quelli che ti hanno picchiato siano le stesse persone"

Lisa la guardò confusa "C-cosa?"

"Penso anche che forse siano proprio gli stessi poliziotti con cui ho litigato la prima volta che ti ho fatto visita in carcere"

(informazioni nel capitolo 4)


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