Capitolo 15

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Quella notte Nicholas era stato stranamente clemente con i suoi genitori, facendo sogni tranquilli tutta la notte senza mai svegliarli. Forse sentiva il compleanno della sua mamma e quello era un modo per farle un regalo. Laura non dormiva così tanto da più di un mese ormai, ovvero da quando il suo piccolo bambino era nato, e finalmente si sentiva riposata. Si svegliò, ma senza aprire gli occhi, godendosi ancora un po' il buio. Si allungò verso il lato del letto di Niall, per poter infilare il viso nell'incavo del suo collo e godersi le dolci coccole mattutine del suo ragazzo. Quando allungò il braccio, però, si accorse che il letto era vuoto. Emise un verso contrariato, per poi aprire gli occhi. Niente Niall. Al suo posto, però, trovò dei petali di rosa, sparsi su tutto il letto e sul pavimento della stanza. Si alzò e indossò la sua vestaglia di pizzo nero che il cantante le aveva regalato a San Valentino.

Seguì la scia di petali rossi, attraversando il corridoio, giù per le scale, e raggiungendo il salotto. Si portò subito le mani sul viso per la sorpresa, spalancando gli occhi, incredula di quello che aveva di fronte. La sala era completamente piena di fiori, tutti i preferiti di Laura. C'erano girasoli, tulipani e rose di ogni colore. Accanto al pianoforte, dei palloncini enormi a forma di 24. Al centro, sul tavolino in cristallo, c'era un buffet ricchissimo, con torte di vario tipo, croissant, pancakes, frutta. Accanto ad esso, l'artefice di tutto ciò: Niall. Se ne stava lì, in piedi, con l'ennesimo mazzo di fiori tra le mani. "Buon compleanno, amore mio."

Giorno 43Il ricordo del primo compleanno festeggiato con Niall svanì appena Laura aprì gli occhi e si trovò, come ormai d'abitudine, Andrea accanto a lei

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Giorno 43
Il ricordo del primo compleanno festeggiato con Niall svanì appena Laura aprì gli occhi e si trovò, come ormai d'abitudine, Andrea accanto a lei. Il ragazzo era sorridente, come sempre ultimamente, e la fissava con uno sguardo pieno d'amore.

"Buongiorno e buon compleanno, Lau", disse.

La ragazza sorrise appena e lo ringraziò con voce debole.

"Vorrei tanto darti un bacio, se per te andrebbe bene."

"Da quando chiedi il permesso?"

"Da quando sto cercando di essere un uomo migliore, per te."

Laura sospirò soltanto, non accontentando il ragazzo di fronte a sé.

"Potresti iniziare facendoci tornare a casa."

"E rinunciare a voi? Non lo sopporterei. Solo con te mi sento me stesso, Lau. So che è sbagliato per te e Nicholas tenervi qui, ma è più forte di me. Al solo pensiero di perdervi vado fuori di testa. Non vi farò del male, ma ho bisogno di avervi qui con me."

Laura non fece in tempo a rispondere, che la porta della stanza si aprì, e in pochi secondi si ritrovò abbracciata al suo bambino.

"Auguri mamma!"

"Grazie amore mio."

Qualche ora più tardi, quella villa dispersa chissà dove era tutta addobbata per la festa, anche se nessuno era stato ovviamente invitato. Andrea avevo voluto organizzare tutto alla perfezione, facendo preparare un menù con tutti i piatti preferiti di Laura, decorando con i suoi fiori preferiti e mettendo pure la sua musica preferita, cercando di ignorare la voce di Niall che usciva dalle casse di casa sua. Non sopportava quella voce, ma sapeva che Laura ne aveva bisogno.

If you leave me | Sequel di If I could flyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora