Giorno 28
Il viso di Niall era coperto dal cuscino, con il quale avrebbe voluto soffocarsi, mentre ripensava alla discussione che aveva avuto con i suoi genitori e i suoi suoceri qualche sera prima. Anche se cercava di nasconderlo, sapeva che avevano scoperto della sua nuova dipendenza, ma decisero di intervenire solo quando raggiunse il limite. Questo era avvenuto tre giorni prima, quando il cantante era tornato a casa ubriaco e aveva iniziato a lanciare ogni oggetto che si trovava a portata di mano, facendo spaventare terribilmente Abigail, che corse dai nonni piangendo. Da quella sera, i nonni avevano deciso di far stare la bambina nella dépendence insieme a loro, urlando a Niall di riprendersi e ripulirsi, se non voleva perdere pure lei.
Si alzò e si fece una doccia, fece poi colazione e si vestì bene, con un bel paio di jeans e una camicia, cercando di darsi una sistemata il più possibile.
Raggiunse poi la dépendence in giardino, e bussò alla porta. Fu la mamma di Laura ad aprire, stupendosi di trovare Niall pulito e lavato, e non in tuta e con l'odore di alcol addosso.
"Ciao, Cri. Abigail è qui? Vorrei portarla al parco."
"Pensavo che fossimo stati chiari l'altra sera, Niall", rispose lei.
"Sì, e avevate ragione, ovviamente. E' dall'altra sera che non tocco un goccio di alcol e mi sento meglio. Voglio stare un po' con la mia bambina, per favore."
La donna lo scrutò qualche istante, per poi sospirare e andare a chiamare sua nipote, la quale raggiunse il padre timorosa.
Niall si abbassò sulle ginocchia e le sorrise, cercando di rassicurarla.
"Hey principessina. Scusa per l'altra sera...ti prometto che non accadrà più e non devi avere paura di me, okay? Sai che non ti farei mai nulla di male, bimba."
"Eri molto strano papi...".
"Lo so, piccola, ma non accadrà più. Okay?"
La bambina annuì, così Niall la strinse a sé, sospirando. Poi uscirono, diretti al parco, che per fortuna al loro arrivo era deserto.
Abigail andò subito a giocare nel castello delle principesse, mentre Niall si mise seduto su una panchina all'ombra. A Los Angeles iniziava a fare davvero caldo.
Il cantante fissava la sua bambina saltare da un gioco all'altro, con il sorriso sulle labbra. Doveva raccontarle tutto, ma non voleva perdere anche lei, non voleva toglierle quel bel sorriso sul volto. Appoggiò i gomiti sulle ginocchia e sprofondò il viso tra le mani, sospirando rumorosamente.
"Hey", lo chiamò una voce femminile, molto delicata. Niall alzò il viso, trovandosi di fronte a sé una ragazza di circa venticinque anni, con due bicchieri di carta in mano.
"Hai la faccia di uno che ha bisogno di un po' di caffè", disse, porgendogli un bicchiere.
"Avrei bisogno di qualcosa di più forte, ma non sarebbe il massimo farmi vedere ubriaco da mia figlia", rispose Niall, facendo calare poi il silenzio.
"Hai intenzione di prenderlo o devo stare con il braccio per aria ancora a lungo?"
Niall ridacchiò leggermente per poi afferrare il caffè e far spazio alla ragazza sulla panchina.
Bevve un sorso, continuando a sorvegliare la figlia, che nel frattempo aveva iniziato a giocare con un'altra bambina più o meno della stessa età.
"È tua sorella?", chiese Niall.
"Sì, si chiama Anne. Ha la stessa età di Abigail."
Niall si voltò subito verso la ragazza, pensando fosse una sua fan.
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If you leave me | Sequel di If I could fly
Fiksi PenggemarSequel di If I could fly Dieci anni dopo il loro primo incontro, Niall e Laura vivevano serenamente la loro vita come marito e moglie, crescendo i loro due figli. Far combaciare la vita da star con quella di papà non era stato facile, ma con Laura a...