Capitolo 21

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Londra. Finalmente erano tornati in quella città che per Laura era sempre stata casa, ancor prima di trasferirsi ormai 12 anni prima. Dopo tutto quello che era successo tra Andrea e il tradimento di Niall, la ragazza aveva davvero bisogno di respirare aria di casa, anche se ogni cosa lì le ricordava suo marito.

I suoi genitori si erano proposti di raggiungerla e rimanere fino a quando le cose non si sarebbero sistemate, ma Laura aveva bisogno di stare da sola e di recuperare il tempo perso con i suoi figli, soprattutto con Abigail. Aveva semplicemente bisogno di spazio e di normalità.

Tirò un respiro di sollievo appena varcò la soglia di quella villa bianca ad Hampstead, cercando di ignorare tutte le foto sue e di Niall sparse per il salotto.

"Nick, aiuta tua sorella a portare su i bagagli. Le valige grandi lasciatele qua, ci penso io."

Il maggiore eseguì l'ordine in silenzio e con aria spaventata che fece preoccupare pure Laura. Quando i bambini si erano svegliati, quella mattina, non trovando il padre in casa, Laura aveva detto che era uscito per lavoro e che, a causa di un impegno saltato fuori all'ultimo, non sarebbe stato con loro per un po'. Erano entrambi ormai abituati a quel genere di notizie, avevano ormai capito che il loro papà faceva un lavoro impegnativo e che lo portava spesso lontano da casa, ma quella volta non presero affatto bene la notizia, anzi sembrarono subito molto preoccupati, come se si fossero accorti della bugia.

Decise di aspettare sera per parlare con suo figlio, sperando in un cambiamento di umore, e si mise a svuotare le valigie. Mentre sistemava la cabina armadio notò che mancavano alcune cose di Niall. Così gli scrisse.

Messaggio da: Sexy Wifey ❤️

Sei passato dalla casa di Londra?

Vide comparire subito il "sta scrivendo" sotto al nome di Niall, ma dopo qualche secondo scomparve, lasciando spazio a un "Chiamata in arrivo da Hubby ❤️" e al faccione sorridente dell'irlandese.

Non voleva rispondere. Non voleva sentire quella voce. Non voleva parlare con lui. Allora perché aveva premuto il verde?

N: Lau?

Sentì le lacrime sul viso non appena la voce di Niall le arrivò all'orecchio, e si pentì subito di aver risposto, non riuscendo nemmeno a spiaccicare parola. Suo marito sembrò capire e parlò, interrompendo quel silenzio assordante.

N: Ho mandato Deo a prendere un po' di vestiti...io sono ancora a Los Angeles, ho il volo tra mezz'ora.

La voce di Niall era spezzata e Laura capì subito che aveva pianto, e non poco. Beh, almeno non era stata l'unica, pensò.

L: Dove...dove andrai a stare?

N: Da Deo per il momento. Come stanno i ragazzi?

L: Loro...stanno bene.

N: Lo sanno?

L: No! Ti pare che lo vado a raccontare ai nostri figli, Niall?

N: Okay...grazie...

Calò il silenzio, durante il quale Laura si lasciò scivolare lungo la parete e si sedette per terra. Niall invece era su una poltroncina della lounge dell'aeroporto di LA e l'unico suono che passava attraverso il telefono erano gli annunci aerei. Nessuno dei due voleva attaccare, ma nessuno dei due sapeva nemmeno cosa dire.

N: Lau...ti va di...di vederci e parlare, quando torno?

L: Niall...non ce la faccio...quello che hai fatto...ho bisogno di spazio, Niall.

Sentì il cantante dall'altro capo del telefono muoversi sulla sedia ansiosamente e, appena rispose, percepì subito il cambiamento nella sua voce, ora più agitata.

N: Amore ti prego...voglio dirti la verità, tutta la verità, e chiederti perdono in ginocchio. Ti prego...

Laura sospirò, portandosi la mano sinistra libera sul viso. Era esausta, voleva solamente dormire.

L: Ni, sei mio marito, il padre dei miei figli...è ovvio che vorrò parlarne, prima o poi, ma non ora. Ti prego, lasciami spazio, okay? E non preoccuparti per Abby e Nick, vieni pure a prenderli quando vuoi.

Non lo aveva di certo perdonato, ed era ancora più che incazzata con suo marito, ma non avrebbe mai messo di mezzo i figli, per nulla al mondo. Sapeva benissimo quanto Niall amasse Nicholas e Abigail e sapeva benissimo che portarglieli via equivaleva a ucciderlo. Lo avevano anche provato, purtroppo.

L: Ora noi andiamo a letto. Buon viaggio.

N: Buonanotte Lau. Ti amo, lo sai...vero?

Laura avrebbe voluto tanto mandarlo a quel paese e lanciare il telefono contro il muro, ma non ci riusciva. Perché non riusciva a incazzarsi fino in fondo con Niall? Perchè non riusciva a dirgli quello che davvero si meritava, ovvero che era un grandissimo coglione e che doveva sparire dalla sua vita?

"Mamma...".

La voce leggera di Nicholas la fece sobbalzare. Si asciugò velocemente le lacrime e guardò suo figlio, già in pigiama e a piedi nudi sul ciglio della porta.

"Hey amore!", disse, mascherando un sorriso. "Siete già pronti per dormire?"

Il piccolo la raggiunse, sedendosi per terra accanto a lei.

"Ma'...stai piangendo?"

"Cosa? No! Sto benissimo amore! Non ti preoccupare, è tutto okay", rispose sorridendo.

Nicholas invece era ancora triste e preoccupato, anche se l'italiana non sapeva per quale motivo.

"Tu e papà vi siete lasciati?", domandò, facendo corrucciare la fronte di sua madre.

"No! Amore no...come mai mi chiedi questa cosa?"

"Vi ho sentito ieri sera...lui...è andato con un'altra donna?"

Laura sospirò. Quella era decisamente l'ultima cosa che voleva che accadesse. Era decisa a tenerli fuori da questa storia, ma se Nick aveva sentito, ormai negare era impossibile.

"Nick...", iniziò a parlare, ma si bloccò subito. Sapeva di dovergli dire che Niall aveva commesso uno sbaglio, che anche i genitori possono sbagliare, ma proprio non ci riusciva, non poteva definire quello che suo marito aveva fatto semplicemente come uno sbaglio.

"E' complicato...okay?"

"Perché lo difendi? Ti ho sentito l'altra notte ma'...ho sentito quello che hai detto a papà e a zio Lee, e ti ho sentita piangere. Ti ha fatto male."

"Nick, papà non mi ha fatto male, non lo farebbe mai, lo sai che lui n-".

"Non intendo come Andrea. Ti ha fatto male qui, ma'", disse, indicando il petto di sua madre. In quel momento a Laura non sembrava di avere davanti un bambino di 10 anni e pensò che forse era stata tutta quella situazione con Andrea ad averlo fatto crescere così in fretta.

"Nick, tuo padre ha sbagliato, ed è una cosa che dobbiamo risolvere io e lui, chiaro? Tra lui e voi non cambierà niente."

"Io non voglio un altro papà che fa star male la mia mamma", disse, per poi alzarsi di corsa e tornare verso la sua stanza.

Ecco, quello proprio non ci voleva, non ora che finalmente il rapporto tra Niall e suo figlio si era ricucito.

Sembrava esser tornato tutto come prima, e invece, la famiglia Horan si stava sgretolando, di nuovo.

Messaggio da: Sexy Wifey ❤️

Nick sa tutto. Ci ha sentiti. Mi dispiace.

If you leave me | Sequel di If I could flyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora