CAPITOLO 10 IL PRIMO ZOMBIE UCCISO

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"Il primo zombie ucciso non si scorda tanto facilmente....
Ve lo posso assicurare!
È tutto un rimbombare di frasi fatte del tipo 'Se non lo faccio io lo farà lui';
'È solo uno zombie, non ha più niente di umano....';
'Sopravvivere o morire!'.....

Insomma, si cercano mille giustificazioni per motivare l'uccisione di uno zombie, però è così

SE NON LO UCCIDI, LORO UCCIDERANNO TE e non stanno di certo a rimuginarci su! Loro non hanno pensieri. Loro non hanno sentimenti.
Sono semplicemente mostri!

Così mi ritrovai accerchiato da circa 5 o 6 di loro.
Ero a casa di Alissa. Non sarei mai voluto morire lì, sarebbe stato bizzarro non credete?

Non sono morto di delusione la sera del ballo di San Valentino, non sarei morto per un morso!

Così ho cercato di mantenere la mente lucida e il sangue freddo e ho agito!

Loro erano lì, traballanti carcasse putride senza più nulla.
Si, nulla da perdere, nulla da ricordare, nulla da....Vivere....

Se vi soffermate a pensare che una volta erano magari il vostro vicino, il garzone del supermercato, il corriere o il tizio dell'agenzia immobiliare allora, allora lì avrete un blocco difficile da abbattere.

Una volta erano persone.... una volta!

Ora non sono più niente, se non un pericolo!

Se non vuoi fare una brutta fine li devi fare fuori prima che loro facciano fuori te! È inevitabile!

Feci una rapida scansione mentale di quello che avevo intorno, oltre loro, che mi potesse tornare utile come arma che non avevo preso da subito.
Non c'era molto, soprattutto non a portata di mano.

C'era il camino e accanto un attizzatoio!
'FANTASTICO!!!' Esclamai divertito anche se non avevo considerato come ci sarei arrivato per poterlo prendere visto che davanti avevo loro e si facevano sempre più minacciosi.

Così pensai ad un film comico che avevo visto tempo indietro con Clarence e Ester, dove un tizio per sfuggire a dei briganti che lo avevano accerchiato mentre lo stavano per prendere di scatto, lui si abbassò improvvisamente facendo scontrare tra di loro i briganti avendo così la possibilità di allontanarsi.
E così provai di fare la stessa identica cosa!

Gli zombie mi stavano ormai a mezzo centimetro dal mio corpo, era una situazione da togliere il respiro per la paura, avevo davvero paura, ve lo posso dire senza vergognarmene ora.
Ho chiuso gli occhi, guardarli era impossibile perché fanno davvero impressione. Ho chiuso gli occhi e mi sono abbassato di scatto.

AVEVA FUNZIONATO!

Si erano scontrati come dei rincoglioniti!

E io così ebbi l'opportunità di balzare verso il camino per prendere l'attizzatoio!
Lo avevo impugnato per bene, come se avessi paura che mi scivolasse dallo mano per chissà quale strano motivo.
È così che, una volta che si erano orientati di nuovo, corsero verso di me ancora più feroci di prima. Fu in quel preciso momento che per senso di conservazione ho sferrato il colpo mortale al primo zombie....
Dritto al cervello perché, come film insegna, gli zombie vanno colpiti alla testa, ed è vero, vanno colpiti lì.
Cadde all'istante, con il cervello perforato e in parte sparso sul tappeto verde davanti al divano. Un senso di nausea mi aveva pervaso fino al midollo. Fu una sensazione forte quanto spaventosa, ma dovevo proseguire perché c'erano altri 4 zombie davanti a me e di sicuro il tempo era poco.

Fu così che, da solo, con un attizzatoio, avevo fatto fuori 5 zombie.
Stranamente non erano molto veloci, ma non ci rimasi a pensarci su più di tanto.
La mia preoccupazione era solo quella di scappare di nuovo!
Con l'attizzatoio in mano corsi fuori da lì, altri zombie erano lungo la via, cambiai più volte traiettoria per evitarli mentre il tramonto tingeva di fuoco un cielo tetro e muoveva un silenzio surreale.

Io, continuavo la mia fuga da solo, non avevo idee né una meta, avevo solo un pensiero in testa, Alissa e Loyd, un ricordo ormai lontano in quel preciso momento ma così vivo che quella notte non mi fece dormire  e il primo zombie ucciso che non sarebbe stato l'ultimo....

Dal diario di Colin Ston

Dal diario di Colin Ston

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