APOCALISSE NOTTURNA

CAPITOLO 15 SENTIMENTI (parte prima )

Sera, 15 febbraio

Alissa si era addormentata tra le braccia di Loyd incurante del fatto che la madre sarebbe ritornata per l'ora di cena.
Una voce risuonava lungo le scale che portavano al piano di sopra

"ALISSA! HO PRESO LA PIZZA, VIENI CHE CI GUARDIAMO QUALCOSA IN TV, DOVREBBE ESSERCI SERENDIPITY...."
Aprì la porta della camera della figlia, non era solita bussare perché non avevano segreti o motivi per dover bussare prima di entrare nelle loro rispettive stanze, ma quella sera forse avrebbe dovuto farlo visto che quello che vide la fece rimanere piuttosto disorientata

"Em.. Alissa? Ti sei addormentata.."

Restò sulla soglia a guardarli. Dormivano sereni, non aveva la forza di insistere per farli alzare. Aveva riconosciuto Loyd, il ragazzo che era andato a prenderla la sera prima per portarla al ballo, ma la sua perplessità era che la figlia non le aveva voluto dire nulla su come era andata la serata. Tra l'altro era certa che la macchina che l'aveva riaccompagnata a casa non fosse la stessa. Ora però quel ragazzo era lì, teneva Alissa stretta a sé come se fossero una coppia solida.
Mentre stava riflettendo su tutte queste cose, Alissa aprì gli occhi e vedendo sua madre sulla soglia della porta intenta a guardarla scattò fuori dal letto svegliando automaticamente Loyd che sembrava altrettanto disorientato

Alissa: "MAMMA! Em... Loyd era passato per preparare un articolo per Drew con me e poi ci siamo addormentati...." era in evidente imbarazzo non capendo cosa la madre avrebbe potuto dire o pensare. Loyd si riprese pian piano svegliandosi del tutto potendosi così alzare anche lui dal letto. Aveva bevuto così tanto che temeva di non aver ancora smaltito la sbornia ma in realtà riuscì a tenere un equilibrio perfetto e si sentiva molto bene. Guardò Alissa e poi sua madre. Aveva capito di aver creato una situazione piuttosto strana ma non sapeva cosa aggiungere alle parole di Alissa, quindi preferì non dire altro e mantenere lo sguardo senza mai abbassarlo perché avrebbe indicato che fosse colpevole di qualcosa.

La madre di Alissa non sapeva cosa dire,  non credeva molto alla storia dell'articolo. Era più certa che i due avessero passato il pomeriggio insieme visto che lei era fuori casa ma era del tutto consapevole che la figlia era giudiziosa e che poteva passare il pomeriggio come meglio credeva anche se sapeva che non sarebbe rimasta lì dopo il diploma. Avevano già parlato di questo

"Loyd.. puoi rimanere a cena da noi se ti va.. la pizza è abbastanza grande per 3 persone, se non hai altri impegni.."

Loyd restò un attimo a pensare cosa dire. Rifiutare l'invito sarebbe stato scortese e avrebbe sottolineato che in realtà fosse successo qualcosa oltre un semplice incontro per studiare, ma d'altra parte non sapeva se ad Alissa la cosa facesse piacere o meno visto tutto quello che era successo. Non aveva ancora capito se la ragazza lo avesse perdonato per il suo comportamento violento o se si era solo fatta intenerire da quel suo momento di fragilità dovuto all' alcol che aveva ingerito.
Alissa lo guardava incuriosita. Si chiedeva se Loyd aveva piacere a restare o se sarebbe fuggito via il prima possibile. Se lo avesse fatto probabilmente non gli avrebbe più rivolto la parola perché significava che era proprio una pessima persona.

Loyd sembrava teso ma alla fine accettò l'invito

Loyd: "se non è troppo disturbo mi piacerebbe restare per la pizza, in realtà ho piuttosto fame..."

La madre di Alissa sorrise, aveva piacere che il ragazzo non si fosse defilato ed era certa che ad Alissa la cosa avrebbe fatto piacere.

Loyd lo aveva fatto per Alissa. Ora era tutto troppo importante.

Alissa fu rasserenata dalla decisione presa dal ragazzo, ma non poteva dimenticare quello che aveva fatto la sera prima e la sua espressione cambiò subito dopo. Seguì la madre senza degnare Loyd di uno sguardo. Il ragazzo restò bloccato dall'atteggiamento di Alissa.
Un attimo prima erano così vicini e ora sente che si stava nuovamente allontanando.