"Ted si era fermato in un luogo molto bello, bello per quanto potesse essere paragonato a tutto il resto..
C'era un piccolo lago lì vicino e si nascose appena fuori dalla strada principale.
Non si poteva sapere se tra le fronde si potevano nascondere degli zombie, ma almeno potevamo essere al riparo da possibili sciacalli umani.Jenny iniziò a radunare i bambini per scendere con loro dallo scuolabus.
La vedevo. Era piuttosto in ansia. Vedevo le sue mani, tremavano.
Io ho cercato di poter essere di aiuto come potevo.
Mi chiese se per favore potevo andare a chiudere la fila per assicurarmi che tutti i bambini scendessero.Non ero pratico di bambini. Mi resi conto di quanto, nonostante la situazione fosse diversa per loro, non avessero perso la loro allegria, la loro spensieratezza ma anche i loro atteggiamenti ribelli.
C'era uno di loro, si chiamava Tomas, lui era davvero oppositivo con i suoi atteggiamenti!
Non ascoltava, non voleva ascoltare Jenny.
Lui era arrabbiato in realtà.
Se ne stava con le braccia conserte, seduto sul suo posto a fissare fuori dal finestrino.
Dissi a Jenny che il ragazzino con il caschetto biondo non ne voleva sapere di scendere.
Lei sospirò, mi disse che Tomas aveva iniziato a comportarsi così da quando vide i suoi genitori avanzare verso di lui.. per mangiarselo!
Mi disse che andare alla ricerca dei genitori non fu una bella idea perché purtroppo a Tomas come ad altri è capitato di vederli in quelle condizioni e non capivano perché dovessero allontanarsi da loro.
Ted li fece fuori davanti a loro e questo fu un vero disastro.Jenny si trovava ad affrontare non solo il problema della fuga con una decina di bambini, ma anche il dover spiegare a loro, per quanto ne potesse sapere, cosa era successo e perché non potevamo più ritornare dalle loro famiglie.
Mi guardò Jenny
"Puoi stare tu con Tomas per favore? Non vorrei che scappasse mentre io aiuto loro con le pipi e i cambi di vestiti.. se il lago fosse pulito.."
Io annuì, anche se avrei voluto stare dietro di loro per fare da scorta.. non mi sentivo tranquillo a stare fermo, ma anche quello era un modo per dare una mano.Ted scese a rifornire lo scuolabus.
Io mi sedetti accanto al bambino che non mi rivolse parola. Cercai di farlo ridere, ma nulla. Era molto serio e pensieroso. Mi dispiaceva vedere un bambino della sua età così.Jenny era scena e aveva portato i bambini al lago..
Diverse fronde nascondevano la visuale.
Dopo qualche minuto il bambino si mise a parlare con me, ma senza guardarmi negli occhi"Sei un maestro?" Mi domandò restando a guardare fuori dal finestrino.
Io ovviamente scossi la testa"No, sono uno studente, come te"
Risposi cercando di ottenere qualche reazione da lui e in effetti riuscì in quel intento visto che si girò, mi guardò e poi si mise a ridere dicendomi"MA SEI TROPPO GRANDE! "
Mi venne a ridere anche a me. Sembrava che il bimbo volesse scambiare volentieri qualche parola con me ma io in realtà ero teso.
Non riuscivo a mantenere la calma sapendo che Jenny si trovava da sola con un gruppo di bambini in un posto che poteva essere popolato di zombie e così chiesi al bimbo se voleva scendere"Se devi fare pipi forse è meglio che ne approfitti ora sai.." Lui mi guardò con aria divertita rispondendo
"Forse sei tu che devi fare pipi', dai allora ti accompagno se proprio devo.."
Era probabilmente un suo modo per reagire, o chissà. Comunque stetti al gioco e feci finta di farmi accompagnare da lui.
Vidi Ted che oramai aveva finito di rifornire. Aveva un panno tra le mani e se le stava pulendo
"Ragazzo! Vai pure a dire a Jenny che siamo pronti per ripartire e che è meglio se si sbrighi.."
Ted aveva fretta di ripartire e lo capivo.
Provavo anche io una forte ansia. Vivere sul chi va là è stressante.
Non ti permette di avere la mente lucida.
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APOCALISSE NOTTURNA
HorrorIn un mondo sempre più caotico e alle prese con guerre e crisi economica, un evento totalmente inatteso sta per far sprofondare l'esistenza di tutti in un incubo che non avrà spiegazioni e dalla quale non si potrà uscire se non lottare per la propri...