CAPITOLO 9 IL BALLO DI SAN VALENTINO (parte prima)

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14 febbraio

Giorno del ballo

Clarence: "Hai sentito? Loyd ha chiesto ad Alissa di accompagnarla al ballo di San Valentino!"

Colin era seduto al solito tavolo durante l'ora di pranzo. Lontano da tutti in compagnia di Clarence e della sorella Ester.
Non voleva rispondere a Clarence.
Alissa che andava al ballo di San Valentino con Loyd era diventato ormai argomento di conversazione di tutta la scuola

Colin: "Ormai ci potevano appendere i manifesti con questa notizia...."

Ester guardò Colin per poi guardare il fratello scuotendo la testa

Ester: "E' perché non ti sei dato una mossa prima! Ma come è possibile che frequentate la stessa attività del giornale della scuola e non ti è mai saltato in mente di invitarla?! Io non ti capisco Colin!"

Colin continuava a mangiare senza prestare attenzione ad Ester.

Era immerso nei suoi pensieri e onestamente anche lui non capiva perché non avesse chiesto ad Alissa cosa avrebbe fatto per il ballo, ma ormai era troppo tardi

Clarence: "C'è comunque da dire che non si vedono insieme a scuola. Non li ho mai visti tenersi per mano o arrivare insieme quindi penso che lui l'abbia invitata solo per amicizia magari...."

Ester lo guardò

"Non è mica detto Clarence.... il tuo è un ragionamento sbagliato.
Potrebbe anche essere che, vista la reputazione di Loyd, abbiano deciso di non palesare il loro rapporto a scuola. O magari Alissa lo tenga nascosto per motivi suoi. Io avevo sentito che la madre non voleva particolarmente che avesse legami qui perché dopo il diploma voleva portarla via non so dove....."

Colin lanciò nel piatto la forchetta di cartone per poi alzarsi di scatto

Ester: "Hei! Ma che ti prende?"

Colin: "Sto a questo tavolo ogni santo giorno proprio per stare alla larga dai pettegolezzi! Non ho voglia di sentire le vostre supposizioni del cavolo!"

Detto questo si allontanò con il suo vassoio vuoto e uscì dalla zona pranzo.

Clarence sbuffò

"Bel casino! È anche difficile parlare con lui...."

Ester scosse la testa per poi alzarsi anche lei

"Ha molti conflitti interiori.... quando avrà fatto pace con le sue contraddizioni forse potrà capire quello che vuole....anche se sarà troppo tardi..."

Il gruppetto si divise.

L'attesa tra i corridoi della scuola era palpabile.
Tutti non facevano altro che parlare del ballo che si sarebbe svolto in quella stessa serata nella palestra della scuola.

I responsabili delle varie classi erano già all'opera per allestire a tema la palestra con palloncini fatti a cuore e rose fresche messe un po' ovunque.

Fu allestito un piccolo palco dove si sarebbe esibita una piccola band locale con cover e brani inediti.

Tutto era pronto.
L'ultimo suono della campanella fece sguizzare via una folla di studenti in fermento, ansiosi di correre a casa per prepararsi. C'era chi ancora non aveva l'abito e doveva correre a comprarlo.

Alissa non era tra quelle persone. Il suo abito lo aveva fatto sua madre.
Un meraviglioso abito da sera color perla, estremamente molto raffinato.

Loyd, invece, era proprio uno tra quelli che non si era ancora preso l'abito per la serata. In realtà non voleva prenderlo.
Non si era mai vestito elegante in vita sua.
Lui era il classico tipo da felpa con il cappuccio e Jeans sbiaditi. Ma per quella serata, solo per quella sera, sarebbe andato a cercare qualcosa di consono. Non voleva far fare brutta figura ad Alissa. Era l'unica cosa che in realtà gli importava.

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