Spinta dalla necessità di andare in bagno, Rachel si alzò dal letto. Avrebbe preferito restarsene al calduccio, ma la natura chiamava e non poteva trattenersi ancora per molto. Prima di lasciare la stanza, si voltò verso Alek; questo dormiva beato come un bambino dopo una lunga e stancante passeggiata. Sicura che il ragazzo stesse bene, richiuse la porta alle sue spalle e si avventurò per lo stretto e asettico corridoio. Le sue pareti, infatti, erano fatte interamente di una qualche lega metallica, mentre alcune strisce al LED incollate al soffitto si occupava dell'illuminazione. Era la prima volta che Rachel lasciava la stanza e non aveva idea di dove andare. Procedendo a passo lento, e guardandosi intorno alla ricerca dei un qualsiasi simbolo che le indicasse la posizione di un bagno, la ragazza notò una porta spalancata pochi metri più in là. Entrando in punta di piedi nella stanza aperta, non essendo sicura di quel che poteva esserci, vi ci trovò Vera, seduta su una smorta e fredda sedia, che si era addormentata sopra alla superficie lucente di un tavolo con il viso immerso tra le braccia conserte.
Poverina, deve essere stanca morta pensò lei vedendola in quello stato. Afferrò l'uniforme che la principessa aveva affisso alla parete e, con la stessa delicatezza di una madre che si prendeva cura del proprio figlio, la poggiò sulle sue spalle.
Grazie di tutto.
Ormai consapevole che non sarebbe più riuscita a trovare sonno, la ragazza decise che, avendo, per la prima volta dopo tanto tempo, la mattina libera e degli ottimi ingredienti a disposizione, avrebbe preparato la colazione per tutti. Ovviamente dopo una visita di cortesia al bagno, la cui ubicazione rimaneva ignota.
*****
Alek stava ancora dormendo quando Rachel rientrò nella stanza. Sommerso dal confortevole piumone riscaldante, stretto al suo corpo come un dolce abbraccio, il ragazzo si godeva sonni tranquilli come non faceva da tanto, troppo tempo. Notando quanto fosse sereno e rilassato il suo volto, Rachel non poté che sorridere. Ripensò alle cene dei giorni precedenti, dove la sua unica compagnia era il suono, spesso ritmico, della posata che si infrangeva contro il piattino o, quando era meno fortunata, i versi grotteschi dei sanguigni. Dopo aver incontrato quel ragazzo e, successivamente, la principessa Vera, quelle cene solitarie, quella non vita, sembrava tutto un lontano ricordo.
Dopo aver posato l'argenteo piatto con il tortino sulla superficie levigata e brillante di un piccolo comodino, Rachel si mise a sedere sul giroletto, imitando la principessa dai capelli vermigli. Poté constatare che, effettivamente, era più comodo di quel che sembrava ad una prima occhiata. Nel silenzio della camera, consumò la sua porzione di dolce, assaporando ogni singola cucchiaiata come se fosse l'ultima. Ogni tanto lanciava un'occhiata al ragazzo che, coraggiosamente, l'aveva salvata fuori dal centro commerciale, quando stava andando incontro a morte certa per togliere dai guai una ragazzina che neanche esisteva. La pelle sporca e graffiata del suo viso, delle sue mani, i capelli rovinati e i polpastrelli tumefatti erano tutti silenziosi testimoni delle disavventure che doveva aver passato per sopravvivere ad Olvak, dalla morte di coloro che amava alla perdita delle comodità che, fino al giorno dell'attacco, avevano fatto parte della sua breve vita. Nessuno poteva insegnare a sopravvivere; nessuno. Rachel guardò la propria mano e sorrise: non erano poi così tanto diverse. Sembrava una banalità, ma quel destino infausto aveva fatto incrociare le loro strade e nessuno poteva sapere dove li avrebbe condotti, se non il fato stesso.
Un delizioso aroma risvegliò i sensi di Alek, accompagnato poi dal brontolio del suo stomaco. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi e vide il solito dipinto neorathiano illuminare la stanza dalle pareti metalliche; abbassando lo sguardo alla ricerca del pasto che, con il proprio profumo, aveva inondato completamente il suo canale olfattivo, vide Rachel seduta oltre il fondo del letto. Gli stava sorridendo.
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Il Paradiso Perduto
Science-FictionÈ possibile formare nuovi legami, creare amicizie, far nascere amori in un mondo il cui domani non è una certezza, dove la vita di ogni individuo è costantemente sull'orlo di un precipizio? In "Il paradiso perduto" verranno narrate le vicende di alc...