Hai presente quando vai bene per tutti tranne che per te stesso?
Diventare un modello, è sempre stato il sogno di Lee Felix sin da quando era bambino, ma la vita sembra allontanarlo ogni giorno di più dal suo obiettivo. Tutto cambia quando finalmen...
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||Felix||
"Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metrò." É dopo aver sentito questa frase alla televisione quando avevo solo cinque anni che Marilyn Monroe è diventata il mio modello di vita e la mia ispirazione.
É così che ho praticamente scoperto di essere gay, riguardando tutte le sue vecchie foto che mia madre aveva conservato in una scatola di latta dalla sua adolescenza. Quando all'età di otto anni ho chiesto a mio padre di comprarmi un vestito bianco come il suo, io ho deciso che sarei diventato come lei e avrei posato per i più importanti giornali di moda del mondo. Forse un giorno avrei avuto anche io un abito iconico da indossare che tutti avrebbero ricollegato a me.
Non fraintendetemi non sono sempre stato la persona indipendente che avrei voluto essere. Marylin era una donna perfetta, in tutto. Vestiva bene, sorrideva sempre e sapeva cosa dire in ogni occasione. Avrei voluto disperatamente essere come lei, ma io sono solo io.
Solo Felix.
E per tutta la vita ho cercato irrimediabilmente di essere me stesso per poi sentirmi una completa nullità.
È stato più o meno intorno all'ultimo anno di superiori che ho deciso che non mi andava più di essere il Felix sbagliato. Perché essere me, essere sempre la persona che sono, mi rende troppo vulnerabile.
Quindi spesso finisco per mentire e comportarti come la persona che gli altri vorrebbero che io fossi e che no, non sono affatto.
Perché dire la verità quando accontentare gli altri ti rende la persona che tutti vorrebbero? Una volta ho perfino raccontato ad un tizio di chiamarmi Josh solo perché avevo scoperto che il nome Felix non gli piaceva.
Forse Marilyn era un'attrice di mestiere, ma io grazie a lei sono diventato un attore nella vita reale.
C'è solo una piccola cosa che cerco di tenere a mente. Il 5 agosto 1962, a soli 36 anni fu trovata morta nella sua vasca da bagno con una cornetta del telefono in mano. Certo, una morte da vera diva, ma allo stesso tempo quando l'ho scoperto ho realizzato che forse anche la sua vita non era perfetta come aveva fatto credere a tutti.
In un certo senso mi ha fatto sentire capito, ma dall'altra parte non voglio finire con il suicidarmi o morire di overdose. É una piccola cosa che cerco di tenere a mente nei momenti in cui mi sembra di impazzire, come questo: in piedi sulla metropolitana di Seoul, mentre cerco di fingere che la puzza che emanano le ascelle del tipo di fronte a me sia in realtà il profumo di un deodorante per ambienti floreale e la voce della mia amica Nayeon mi strilla all'orecchio attraverso il telefono come quella di una cornacchia.
Mi dispiace Marilyn, non mi sono ancora mai seduto sul sedile posteriore di una Rolls Royce.
