Hai presente quando vai bene per tutti tranne che per te stesso?
Diventare un modello, è sempre stato il sogno di Lee Felix sin da quando era bambino, ma la vita sembra allontanarlo ogni giorno di più dal suo obiettivo. Tutto cambia quando finalmen...
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||Hyunjin||
Per la prima volta dopo tempo, Felix mi ha chiesto di uscire insieme. È stato sincero con se stesso, con me, e ha preso una decisione da solo.
Poi mi ha chiesto di mangiare. Mangiare veramente. Non quello schifo di insalata che compra di solito e i terribili biscotti all'avena che tiene nascosti nel cassetto della scrivania. No. Vuole mangiare i suoi cibi preferiti.
E quando mi ha domandato tutto questo, non solo è sembrato a suo agio, ma mi ha persino sorriso.
Allora credo che il mio cuore abbia vacillato un istante in quel momento perché non mi aspettavo un cambiamento così improvviso e soprattutto, non so se lui se n'è reso conto.
Non riesco a spiegare quanto sono nervoso di vederlo. Uscito dal lavoro mi sono fiondato a casa per prepararmi e ho pensato che nel mio armadio non ci fosse davvero niente di adatto da indossare per questa occasione. Così ho girato in silenzio per la camera fino a che non mi sono deciso ad infilarmi il completo più nero e lucido di tutti e una semplice camicia bianca. La giacca mi sono obbligato a tenerla nonostante faccia caldo perché credo che tutto sommato non mi stia troppo male.
Ora lo sto aspettando sotto casa sua e anche se sono agitato spero che non si noti. Ho il corpo rigido, ma almeno non sto tremando e l'aria che c'è qua fuori a lungo andare è diventata piacevole.
Sono quasi convinto di poter affrontare la situazione al meglio, ma quando lo vedo arrivare mi si secca la gola e il battito del cuore aumenta. Mi sorride da lontano e agita la mano nella mia direzione.
È elegante, ma è un elegante completamente diverso dal mio. I suoi pantaloni sono molto più larghi e la camicia è così lunga che gli arriva all'altezza della vita e si muove svolazzando, seguendo i suoi passi.
"Scusa, ho fatto tardi" mi dice piazzandosi davanti a me, alzando il naso verso il mio viso.
"Ciao" dico con voce un po' troppo roca.
Vorrei avvicinarmi ancora un po', ma non lo faccio. Preferirei che fosse lui, d'ora in poi, a fare tutto quello che si sente di fare. Ho riflettuto a lungo prima di venire qua su come dovrei comportarmi e non voglio sembrare troppo appiccicoso o insistente.
Se decide che le cose devono andare con calma, andranno con calma.
"Ciao" risponde, illuminandosi in viso. "Ti sei legato i capelli."
Imbarazzato mi porto una mano alla nuca. Non li ho legati del tutto, ho raccolto la parte superiore, ma sono comunque pieno di ciocche che mi ricadono sul viso e mi infastidiscono. Credo di aver fatto crescere troppo i capelli in questo periodo.
"Si, dovrei tagliarli" ma Felix scuote la testa.
"Ti stanno benissimo. Allora, dove andiamo?"
Non ho neanche il tempo di rispondere che Felix ha già preso a camminare verso la mia macchina, così lo seguo divertito. È così preso bene che non so come reagire. Solo pochi giorni prima sembrava voler sparire completamente dal mondo e ora... cos'è successo?
