Hai presente quando vai bene per tutti tranne che per te stesso?
Diventare un modello, è sempre stato il sogno di Lee Felix sin da quando era bambino, ma la vita sembra allontanarlo ogni giorno di più dal suo obiettivo. Tutto cambia quando finalmen...
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"Hyunjin!" Provo a chiamarlo, ma non si gira.
Continuo ad andare verso di lui, eppure la distanza sembra non diminuire mai. Per poco non inciampo sulla sabbia.
"Hyunjin!" Niente, cammina ancora.
Indossa sempre la stessa camicia bagnata da tutto il giorno, solo che adesso fa più freddo e penso che si ammalerà sicuramente.
"Hyunjin puoi fermarti?" Si immobilizza e finalmente riesco a raggiungerlo.
"Va tutto bene?"
"Torna dagli altri."
Provo ad afferrargli una spalla, ma si gira verso di me come se gli avessi appena posato un ferro incandescente addosso.
"Felix, no."
Indietreggio di un passo e il suo sguardo cambia subito quando capisce di avermi spaventato.
"Cosa c'è?" Quasi sussurro perché mi sta venendo a mancare il coraggio di parlare e lui scrolla la testa.
"Sai una cosa?" Continua.
"Cosa?"
"Non mi interessa" dice indicando un punto indefinito verso il falò e il vento gli sposta i capelli scoprendogli il viso accaldato. "Una volta mi hai detto che è dal primo momento che mi hai rivisto che sogni di farmi del male."
"Si, l'ho detto." Gli avevo detto che sognavo di tirargli uno schiaffo o qualcosa del genere e non sono mai stato così sincero in tutta la mia vita.
"Io sogno da sei anni di incazzarmi con te e dirti tutto quello che penso" si avvicina e questa volta non mi allontano. Sfioro la punta del suo naso con il mio e cerco di concentrarmi il più possibile sui suoi occhi.
"Sogno di dare sfogo a tutti i miei pensieri" continua.
Sono sicuro al cento per cento che se baciassi Hyunjin ora potrei capire anche io in pochi secondi se anche lui ha mangiato una fragola come ho fatto io poco fa.
"E sai cosa succede ogni volta?" Scuoto la testa impercettibilmente.
"Che immagino anche il tuo viso." La sua voce si fa più calda e lo stomaco mi si contorce. "E improvvisamente l'unica cosa giusta da fare mi sembra baciarti."
Deglutisco e i miei occhi cadono proprio sulle sue labbra senza che nemmeno me ne accorga.
"Finisce sempre così" con le dita si appoggia in modo impercettibile sui miei fianchi e io trattengo il fiato.
"Anche adesso."
"Vorresti baciarmi?" Stiamo parlando così piano che il suono delle onde e del mare a pochi passi da noi sovrasta quasi le nostre voci.
Annuisce e basta, osservando il mondo in cui le mie labbra si muovono quando parlo. Sento ribollire qualcosa nel mio basso ventre e mi rendo conto che questa è una sensazione che non provo da tanto tempo. Perché questo bacio lo vorrei sul serio.
