9

802 69 142
                                    

||Felix||

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

||Felix||

Voglio solo farmi una doccia, è stata una giornata stancante e ancora non è finita.

Il sole sta calando, tutti si stanno preparando per accendere un fuoco in mezzo alla sabbia, ma giuro che odio sentirmi il sale addosso e più di tutti, odio sentire le mani di Hyunjin, come se mi stessero ancora stringendo.

C'è solo una doccia, così decido di fiondarmi prima che qualcuno la occupi.

Entro nel bagno, la porta è accostata e capisco subito che è rotta. La doccia è coperta da una tenda impermeabile che fortunatamente sembra abbastanza pulita.

Non ho comunque intenzione di togliermi le ciabatte, tantomeno il costume, visto che qualcuno potrebbe entrare da un momento all'altro.

Afferro uno sciampo monouso che trovo su una mensola e mi preparo a entrare. Questo posto è davvero ben attrezzato.

Scosto la tenda e faccio per posizionarmi sotto il doccino, ma con la schiena urto contro qualcosa e il mio primo istinto è urlare.

Mi giro subito e sprofondo nel più completo imbarazzo quando vedo Hyunjin davanti a me che mi osserva sorpreso.

Il mio sguardo cade subito verso il basso e no, lui non sta affatto indossando il costume né qualsiasi altra cosa.

"Scusa, scusa, scusa me ne vado."

Mi copro immediatamente gli occhi, le guance mi vanno a fuoco e per poco non inciampo camminando all'indietro.

Continuo a farfugliare qualcosa di incomprensibile e cazzo, dovevo proprio abbassare lo sguardo?

"Va tutto bene lì dentro?" Chiede una voce che subito non riconosco, da fuori.

"Ho sentito urlare." Ho ancora gli occhi coperti, ma le orecchie funzionano bene e sento la porta scattare.

In meno di un secondo le braccia di Hyunjin si agganciano a me per prendermi in braccio e mi sento morire.

Le sue mani si posano pericolosamente vicine al mio fondoschiena e mi pare di cadere. Istintivamente avvolgo le gambe intorno alla sua vita e mi obbligo a guardare.

È troppo vicino. I miei occhi sono puntati dritti sul suo collo e non ho il coraggio di spostare lo sguardo altrove.

Ingoia la saliva e il suo pomo d'adamo si sposta su e giù proprio a pochi millimetri da me.

"Tutto bene?" Continua la voce che ora sembra nettamente più vicina. Il mio cervello va in tilt.

"Minho sono io, chiudi quella dannata porta."

Il petto di Hyunjin vibra con lo scandire delle parole. Sento il suo fiato accarezzarmi la fronte e devo obbligarmi a pensare ad altro.

"Sei solo?"

Maybe In Another Life || HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora