Non so bene cosa provo in questo momento, mentre quelle due semplici maledette parole mi rimbombano in testa. Le gambe mi tremano.
Lui mi ama.
È tutto ciò a cui riesco a pensare in questo dannatissimo momento, mentre attorno a me adesso sembra esserci solo silenzio.
Non so bene cosa dire, trovandomi a boccheggiare varie volte, non appena me lo ritrovo davanti. Ha le guance leggermente rosse, il che mi fa sorridere.
«Sei davvero imbarazzato?» Un sorriso dolcissimo compare sulle mie labbra anche se poi mi maledico mentalmente. Insomma, è davvero l'unica cosa che mi è venuta in mente?
«Ho paura.» Ammette, e per qualche strana ragione sorrido ancora di più.
«Paura di?» Chiedo, incitandolo a continuare, pur sapendo già la risposta. Al suo posto avrei paura anch'io, dopo quelle parole.Lo ha detto, alla fine. Quel "ti amo". Giuro che non mi sono mai sentita così bene. Per un attimo dimentico Simone, anche se mi rendo conto di quanto è facile non pensare agli altri quando Mattia è al mio fianco.
«Di aver fatto una cazzata.» Dice, la voce più sottile di quello che pensavo, mentre abbassa il suo sguardo distogliendolo dal mio.
«Tu credi?» Domando, e per un seconda lui torna ad incrociare i miei occhi.
«Dimmelo tu.» Risponde, avvicinandosi sempre di più. Le sue mani sono sui miei fianchi ora, mentre posso sentire il suo respiro infrangersi sulla mia pelle. La sua fronte contro la mia, i suoi occhi chiusi.Potrei addirittura dire che sembra quasi dolce, in questo momento. E mi scappa un altro sorriso, a causa sua.
Non dico nulla mentre chiudo a mia volta gli occhi, lasciandomi cullare da quel momento. Poggio una mano sul suo petto, dandomi la possibilità di ascoltare il battito del suo cuore.
Forse è meglio non dire nulla, perché tanto a volte le parole non servono. Basta uno sguardo, un gesto, un abbraccio, e magari anche il silenzio diventa qualcosa di bello, colmo di parole. Di quei "io resto" che nessuno dice perché tanto sembra quasi di poterli respirare nell'aria.
Per quanto durerà tutto questo? Non lo so. Magari posso stare ferma, dirgli che lui sa che non è lui ciò che voglio, che il mio cuore appartiene a Simone nonostante tutto. Ma no, non è così.
Ho passato anni sprecandoli per una persona che ne diceva tante, di belle parole, e poi se n'é andato. E mi sono bastati alcuni mesi con qualcuno che invece, non parlava poi nemmeno così tanto.
Ricordo quando Simone toccava i miei capelli, e poi «Sei importante.» diceva. Mattia invece, probabilmente non me l'ha mai detto. Eppure quando stavamo insieme, nello stesso letto, piano piano mi abbracciava. Quando mi svegliavo, non trovavo Simone in cucina con il suo solito «Buongiorno amore». Trovavo la tavola apparecchiata, i cornetti con il latte già pronto, e i cereali. E quello per me valeva più di ogni altro buongiorno, di ogni altra parola.
Ricordo quando ho detto a Mattia di quella storia dell'arcobaleno, e lui mi aveva presa in giro. Non ha mai detto che magari, anche per lui è la stessa cosa. Non ha mai detto che per lui quello stupido disegno conta. Eppure adesso, se guardo alle sue spalle, il disegno è lì attaccato alla parete, scritto dentro una delle sue canzoni.
Lui non me l'ha mai detti, tutti quei nomignoli. Simone mi chiamava "piccola","amore" e tutte quelle altre cose a dir poco banali. Mattia invece, dio, mi chiama in un modo così stupido, ma allo stesso tempo sembra la cosa più dolce del mondo, detta da lui.
Quel suo modo strafottente e stronzo di comportarsi, che poi nasconde un mondo tutto suo.
Ma non posso paragonarlo a Simone. Non posso paragonarlo a nessuno. Perché lui non è "come" o "uguale a", e i miei sorrisi, come ciò che provo adesso, non li posso paragonare a niente.
Ma c'é sempre qualcosa che perdi ogni volta che devi scegliere. E per questo ci metto un po', ci penso un po' guardandolo negli occhi, a ciò che dovrei fare.
Ma alla fine decido, anche se credo che lo sapevo già da un pezzo.
«Baciami.» Sussurro. Gli occhi ancora chiusi. Per qualche strano motivo, penso che lui ora li ha aperti, e così lo faccio anch'io. Avevo ragione.
Non smette di guardarmi, come se ne volesse davvero la conferma di quelle parole. Sposto la mano dal suo petto, e intreccio le braccia dietro al suo collo. «Baciami.» Ripeto, facendolo sorridere.E finalmente lo fa. Le sue labbra sulle mie. Ancora e ancora. Mentre mi accarezza il viso e una mano scorre tra i miei capelli. Non so per quanto tempo restiamo così. A baciarci dimenticandoci anche di riprendere fiato, a volte. Forse non sto nemmeno realizzando tutto, non mi sembra ancora vero.
Mi alza leggermente dandomi modo di allacciare le mie gambe al suo busto, mentre le sue mani sono sul mio sedere per reggere il mio peso.
Non vedo verso dove sta camminando, un po' impacciatamente, senza staccarci mai.
Poi capisco quando si siede sul divano, lasciando una scia di baci lungo il mio collo. Brividi. Continua mentre afferra lentamente l'orlo della mia maglietta.
"Dovremmo andare in camera" Vorrei dire, ma non lo faccio. È troppo lontana, e noi abbiamo aspettato troppo tempo.
[...]
Quando riapro gli occhi lui ha la testa sul mio petto, l'unica cosa a coprirci è il lenzuolo.
Dovrei alzarmi ma non ne ho proprio voglia, così resto per un altro po' ferma, accarezzando i suoi capelli e respirando il suo profumo.
É tutto così dannatamente perfetto che mi ritrovo ad avere paura. Paura di perderlo da un momento all'altro, ora che finalmente sono felice, felice davvero.
Guardo l'orario, sono in ritardo come al solito e dovrei andare al lavoro, così mi alzo senza troppa voglia e decido di lasciarlo dormire.
Lascio un delicato bacio sulle sue labbra dopo essermi alzata. Prima di uscire gli rivolgo un'altra occhiata veloce, giusto per sorridere ancora un po'.
Poi mi ricordo di una cosa, e mentre sto per uscire torno in camera, prendo uno dei suoi fogli che tiene sempre sulla scrivania e una penna a caso.
"Ti amo anch'io." Ho scritto.
Angolo autrice.
Ecco qui il capitolo anche se non mi convince molto. Ho preferito non scrivere dettagliatamente la parte dove scopano come se non ci fosse un domani. (non fate domande, sono le 7.14 di mattina e io non ho dormito yee)
Domanda;
Andrete in vacanza questa estate? Se sì, dove?Io quest'anno no, ma di solito vado in Sardegna con la mia famiglia. (Per quanto ve ne può importare😁)
Al prossimo capitolo!💕
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Rainbow. | Briga
Romance«Sai, c'è un vecchio film in bianco e nero, mio padre me ne parlava spesso quando abitavo ancora con loro.» Probabilmente sembro pazza, ha uno sguardo confuso. «È una specie di musical. E ad un certo punto la protagonista canta una canzone, in cui s...