"mi lasci vincere e poi vuoi la rivincita"
POV CHIARA
<io giuro che Micciarella lo meno!>
Entro incazzata nera nella sala ricreativa dedicata solo alle ragazze. Molte a quest'ora stanno riposando in cella o si stanno facendo una doccia, trovo però sdraiate sul divano Silvia e Rosa.
<che t'ha fatto?> chiede immediatamente quest'ultima mettendosi seduta. Io prendo posto in mezzo tra loro due ed inizio a raccontare nervosa.
<volevo presentargli mio padre come c'eravamo accordati. Poi però lui entra se fa tutta la camminata da figo è appena vede mio padre si caga in mano. Papà ha esagerato e gliel'ho pure detto a lui, perché ha iniziato a dire "non dirmi che si tratta di quel buono a nulla", e ci sta che lui si sia innervosito. Ma che se ne vada senza dire nulla e lasciandomi lì come una scema anche no.>
<è proprio una criatura!> mi appoggia Rosa.
<e la cosa peggiore è che mi ha accusato di avergli rinfacciato il non essere cresciuto con un padre!>
<ma che dici?>
<si vi giuro! Ha completamente malinteso e sono passata per una stronza>
<non l'avresti mai detto Chiatti, infondo lo sa anche lui. Stava solo incazzato> dice Silvia
<ma incazzato o no non devi farti trattare così! Parlerò io con Cucciolo e verimm ca me dice lui>
<frazie Rò, ma non credo si parlino più>
<qualche informazione si troverà comunque> mi mette una mano sulla spalla ed io offro un piccolo sorriso alle mie due amiche.
***
ore 21.00
Il caldo inizia a farsi sentire questa sera. Siamo tutti nella sala comune, io sono stesa sul divano con Mimmo. Da quando è tornato sembra strano ed è come essere tornati indietro nel tempo, quando non faceva altro che passare il tempo da solo logorandosi da solo.
<Mimmo parlami, non tenerti tutto dentro>
<no Chiara ti prego, non insistere>
<io resto qui per te> poggio la testa sulla sua spalla ed inizio ad osservarlo.
Lui guarda dritto, è perso e ha gli occhi lucidi. Non so perché ma sento un qualcosa verso di lui, come un senso di protezione. Lui non ha più una famiglia, l'incontro con la madre non deve essere andato bene e penso stia così per questo, eppure sono sicura ci sia altro... Restiamo così vicini per vari minuti, fino a quando si gira verso di me e gli offro un piccolo sorriso.<come mai non sei con Micciarella?> si nota che ha fatto questa domanda giusto per iniziare una conversazione.
<perché voglio stare con il mio amico questa sera> gli accarezzo il braccio e lui mi sorride di rimando.
<sai, infondo sono felice che tu sia tornata. Senza di te sarei stato così solo e non so cosa avrei potuto fare...>
<non dirlo neanche per scherzo. Te non sei solo, stai solo passando un momento difficile>
<che grazie a te sto superando>
<servono a questo gli amici no?>
<certo> mi abbraccia ed io rimango un po' circondata dalle sue braccia.
<però non ti credo quando hai detto di voler stare con me, vuoi dirmi cosa è succiesso con Micciarella?>
<meglio non parlarne, sennò finirei ad insultarlo senza più smettere>
<eh vedi che qualcosa c'era sotto>
<che dire, mi conosci troppo bene>Così continuammo a parlare, e piano piano Mimmo si sciolse sempre di più, lasciando anche qualche sorriso piccolo ma sincero. Ignorando lo sguardo del ragazzo riccio poco più dietro di noi, che con sguardo arrabbiato stava osservando la sua ragazza e quell'infame.
STAI LEGGENDO
Nessuno è come te||Micciarella
FanfictionSEQUEL DI NON CAMBIERÒ La vita di Chiara non va come aveva programmato e forse il destino questa volta ha voluto darle un segno più grande. Tornerà infatti all' IPM di Napoli, ma troverà ancora tutto come prima? Troverà di nuovo il suo equilibrio...