CAPITOLO 30- nervosismo

1K 37 2
                                    

"A volte non so se ti merito
A volte non so se tu meriti me"

POV CHIARA
<chiatti! Aggia sentito?> sono seduta in mensa con le altre, quando ci si avvicina una ragazza straniera che sta nella cella accanto alla nostra.
<sentito cosa?>
<o frat re l'innamurat tuo è ricchione. Spera ca nun sia niente 're famiglia> e ridendo se ne va da altre due ragazze.

<sta cessa> dice Rosa indicandola.
<lasciala perdere, non ne vale la pena> le lancio un ultimo sguardo annoiato e poi torno con l'attenzione verso le mie amiche.
<ma secondo voi è vero?> chiede Kubra.
<certo ragazze. Si veriv> dice tranquillamente Rosa mangiando la sua pasta.
<tu lo sapiv?> chiede sbalordita Silvia.
<ovvio> risponde l'altra.
<strunz e mica c'avevi ritt niente!> e per un attimo ci sembra essere tornata la Rosa spensierata e alla ricerca di gossip di qualche giorno fa.

Dopo aver saputo la morte dell'avvocato ed essere stata accusata proprio di questo, si è come trasformata in un'altra persona. Si veste oversize, non male, ma comunque non è il suo stile; non ride più come prima e non si trucca né si atteggia come faceva prima.
Più volte io e le altre abbiamo provato ad aiutarla, ma ora ha bisogno del suo tempo per metabolizzare. La cosa bella di stare qua però è vedere come nonostante tutti abbiano problemi, nel momento del bisogno ci si riunisce per aiutare le amiche.
***
<ci vai a parlare?>
<si, ma non dirò niente del fratello. Se vorrà me lo dirà lui>
<fai bene, non c'entra niente Cucciolo nella vostra relazione>
<si, per questo. Invece te parlerai con Pino?>
<prima o poi si. Per ora però voglio concentrarmi a studiare>
<dai che manca poco>
<troppo poco!>
Rosa e Silvia ci hanno lasciato per andare a fumare, mentre io e Kubra ci stiamo rilassando su una panchina, provando a prendere un po' di sole. Nel mentre vediamo arrivare i ragazzi ed iniziamo a parlare proprio di loro.

<chiatti> mi giro ed ecco che arriva Mimmo vicino a noi.
<ti poss parlare nu minuto?>
annuisco al mio amico e faccio cenno a Kubra di aspettarmi un attimo.

<è successo qualcosa?> chiedo mentre ci allontaniamo.
<ho fatto una cazzata, come sempre. Vorrei solo sapere di avere almeno l'appoggio di una persona acca dint>
<tu avrai sempre il mio appoggio, lo sai> gli metto una mano sulla spalla e lui mi abbraccia.
<grazie chiara, grazie davvero> una persona però si mette accanto a noi e ci divide dall'abbraccio.

<tu m'aggia scassato u cazz!> Metto subito a fuoco il volto pieno di rabbia di Micciarella. Prende Mimmo dalla maglia e lo tira su facendolo alzare.
Lui, con il ginocchio ancora dolorante, fa fatica a stare in piedi ed io non esitò ad alzarmi per aiutarlo.
<Raffaele ma sei impazzito? Lascialo andare!>
<nun ti immischiare tu!>
<Raffaele!> grido quando lo vedo tirare un volto in pieno viso a Mimmo.
Lui, già poco stabile, traballa e cade subito dopo un altro pugno in viso.
<basta!> rimango pietrificata. Lui, così arrabbiato, così violento... Ha gli occhi iniettati di sangue e le vene che quasi scoppiano.
Fortunatamente arrivano due guardie a bloccarlo prima che faccia qualcos'altro a Mimmo ed io lo guardo mentre lo allontanano.

<stai al posto tuo Infame!> continua a urlargli contro, ed io con le lacrime agli occhi e ancora spaventata vado verso Mimmo che si è messo seduto.
<non pare ma è forte eh> dice scherzando, ma noto il suo dolore e dispiacere.
<mi dispiace tantissimo Mi, non so cosa gli sia preso> metto una mano sopra la sua, ma lui l'allontana subito.
<va tutto buon, stai tranquilla> lo aiuto ad alzarsi e Maddalena ci porta in infermeria.
Per fortuna non si tratta di niente di grave, un po' di ghiaccio e starà meglio. Però non mi spiego il motivo di tale rabbia, uno scatto d'ira così non l'aveva mai fatto prima.

POV MICCIARELLA
In una sera ho visto cambiare la prospettiva del mio mondo.

Fratm aieri ha ritt a tutti i detenuti che è gay e chesta mattina stavo litigato cu Eduardo che poi si è appiccicato cu fratm. Ora nun sacc c'aggia fa. Cu Eduardo e i Ricci aggia chiuso, però come potimm cumanda sul io e Cucciolo si nun tenimm nemmeno un appoggio o dei soldi. Nun tenimm niente.

Stong nervosissimo, a pranzo n'aggia mangiato niente. Da un tavolo all'altro io, Cucciolo e Dobermann ci scambiavamo sguardi cu Eduardo, Milos e gli scagnozzi loro. Essi song fuorti, song tanti e sanno cum si fa. Stando in cella cu Eduardo Conte aggia imparato nu poco come si comanda, ma come ci arriveremo a comandare è nu mistero, o almeno se ci arriveremo.

Quando finalmente usciamo da chest schifo 're mensa mi guardo intorno per vedere la Chiattilla, ma qualcuno è stato cchiù veloce 'e me.
Subito Mimmo si è diretto verso di lei. L'ha portata in disparte e si sono detti qualcosa. Avrei voluto vedere la scena da lontano e rinfacciarglielo in privato a Chiara. Ma quando si abbracciano e vedo il loro contatto, nun reggo cchiù niente.
Ho capito come sfogare il nervosismo che mi divora oggi.

eii, che dite? Diciamo che Micciarella non ha trovato proprio il metodo migliore per sfogare la rabbia, ma chi glielo dirà?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere ovviamente la vostra opinione.
❤️🌊

Nessuno è come te||Micciarella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora