Nessuno è come te||Micciarella

CAPITOLO 28- proteggimi e amami

"amami come se fossi la luce di un faro nel mare"

POV CHIARA
Mi sono addormentata un'oretta e mezza fa, ma al mio risveglio, niente è cambiato. Siamo ancora rinchiusi in questo campetto. Ora Micciarella sta seduto vicino a Mimmo, il mio amico dorme, mentre Raffaele sta guardando il vuoto. Provo ad alzarmi e ad andare dall'altro lato per avvicinarmi un po' a lui.
<Raffaele> lo chiamo e lo vedo sbuffare.
<per favore parlami> sembro disperata e la verità è che lo sono.
<Raffaele!> lo chiamo più forte e finalmente si gira.
<fa o cess ca te sentono>
<no, devi ascoltarmi!>
<va bene va bene, basta che non urli> si avvicina ancora di più alla rete e finalmente possiamo parlare a bassa voce.

<cosa è successo durante il tuo permesso?> lo vedo come rabbrividire e si gira dall'altra parte pur di non guardarmi.
<ho avuto problemi> dice solamente.
<con tua madre?> chiedo allora io.
<nun ti riguardano Chià>
<invece si, perché se te stai male sto male anche io>
<e vedi 'te stare buona tu, sennò a seguire a me starai male tutto i iuorni>
<Lo sai vero che io ci sono per te? Che posso aiutarti.>
Finalmente si rigira e posso guardarlo negli occhi. Il suo sguardo è così perso.
<tu nun mi puoi capire. Nisciun mi può capire.>
<posso provarci>
<se vuoi farmi stare buon, alluntanati 'e me>
<ci abbiamo già provato Raffaele, non è servito a niente> io sono attaccata alla rete, come se da un momento all'altro potesse sparire e potrei finalmente correre tra le sue braccia.
<chesta volta deve funzionare. Te uscirai 'ra acca dint e ij nun me ne andrò da Napoli.> lo dice con voce lieve, quasi come se si dovesse abituare in maniera forzata all'idea.
<ma non capisci che il destino ci ha fatto rincontrare?>
<il destino è una brutta bestia Chiatti.>
<però ora siamo qui. Io so che me ne andrò e probabilmente non ci rivedremo più, però proviamo a stare insieme finché possiamo. Io ho bisogno di te e te di me, non mi frega niente se vorrai andare a salutare Giulia, se avrai altre mille ragazze dopo di me. Ma per favore, finché sono qua, trattami come hai fatto fino ad ora. Proteggimi e prova ad amarmi come ti amo io> qualche lacrima è scappata dal mio controllo, sorrido, vedendo farlo anche a lui.

Si mette una mano davanti agli occhi e poi prende parola.
<tu si troppo> dice sorridendo ed iniziamo a ridere entrambi. Rompendo quel silenzio stressante che ci sta circondando da ore.
***
Si sta quasi facendo giorno. Io e Micciarella siamo rimasti lì seduti a guardarci, sorridere, mandarci baci. Noto ancora la sua insicurezza, la sua paura in non so cosa. Ma spero di averlo sbloccato almeno sulla nostra relazione.
A quanto pare non siamo stati gli unici due a dichiararci amore. Anche Carmine e Rosa hanno risolto i loro dubbi e si sposeranno. È stata una proposta bellissima, mai vista così improvvisata, ma sicuramente romantica.
Mentre Carmine saltava fuori dal campetto per raggiungere Rosa dall'altra parte, io mi sono girata verso Micciarella che mi ha fatto cenno di saltare ed io di stare fermo. Altrimenti avremmo festeggiato in ospedale, altroché.

Ci hanno fatto uscire intorno alle 6, proprio mentre stava sorgendo il sole.
<almeno ci avrebbero potuto far vedere l'alba già che siamo state tutta la notte fuori> mi lamento io, buttandomi sul letto.
<magari, la mia prima alba da quasi mujere> dice Rosa emozionata mentre ci saluta e va a letto.
<voi guardatevi l'alba, io vac a durmi> dice Silvia distrutta dal sonno.
E così, anche questa giornata si è conclusa alle 6 di mattina.