CAPITOLO 33- esame

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"mi consumi come una candela
ma sei la fiamma che mi rende vivo a malapena"

POV CHIARA
Ho appena finito di fare l'ultima prova scritta della giornata e sto aspettando che finisca Diego per fare l'orale.

<Aspetta!> dalla sala vedo correre fuori proprio il ragazzo, seguito da Kubra.
<Chiara, penso tocchi a te> ed ecco che arriva Beppe velocemente.
<ma che è successo a Dobermann?>
<ansia da prestazione. Su su, ora è il tuo turno> Così mi alzo nervosamente dalla sedia ed entro nell'aula. Mi siedo e davanti a me trovo un tavolo lunghissimo con cinque professori seduti dietro.

<Buongiorno, sei Chiara giusto?>
<si, sono io>
<perfetto. Per poter passare il secondo anno di liceo classico hai già affrontato le prove scritte di Italiano, Latino e matematica, corretto?>
<si>
<bene, allora noi ti faremo alcune domande di greco e una piccola interrogazione su storia e attualità> annuisco e prende parola un altro professore.
<Quando sei pronta puoi iniziarci a parlare di un argomento a piacere di storia>
Inizio così la mia prova orale che oltre l'ansia va benissimo. Mi ci sono proprio impegnata per quest'esame e devo dire che ne è valsa la pena.
Ancora non so i voti, ma sono sicura di essere andata molto bene.
***
Esco dalla sala e trovo, oltre Kubra e Diego che devono rientrare, anche Silvia e Micciarella con in mano un mazzo di fiori. E chi l'avrebbe mai detto che avrei visto lui con delle rose rosse in mano davanti a me.
<piccolina, come è andata?> la ragazza corre ad abbracciarmi.
<benissimo, sono davvero contenta>
<ed io lo sono per te. Ansi, noi> si sposta e fa passare Micciarella.
<me li aggia fatti spedì oggi, tenevano sul a chist rose> dice tutto timido.
<sono bellissime> le prendo e poi abbraccio il ragazzo.
<grazie> dico allontanandomi dal suo petto e lasciando un bacio a stampo.
<arop festeggiamm> dice lui sorridendo e lasciandomi un altro bacio veloce sulle labbra.

La giornata la passiamo poi tutti insieme, anche a Kubra è andato molto bene l'esame, mentre Diego non l'ha più fatto.
Ora sono le 18, abbiamo tutti un po' di tempo libero e data la bella giornata ce ne stiamo in cortile.
Micciarella decide di approfittare del momento di casino e mi porta nel posto di ieri.
<finalmente> dice appena entriamo e si fionda sulle mie labbra.
🔴🔴🔴
Dopo giorni posso per poco mettere da parte tutte le preoccupazioni e ansie e lasciarmi finalmente andare.

Senza mai staccarci mi fa sedere su una cassa messa lì di lato ed allontanandosi di poco mi sfila la maglietta. Scende così a baciare il petto, fino ad arrivare al seno e mi slaccia il reggiseno, lasciando in bella vista le tette. Mi riempie di baci, mentre io tiro i suoi capelli desiderando di più. Aggancio così le gambe al suo corpo e lui si toglie la maglietta.
<nun o sai quanto ti voglio piccrè> prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia in modo passionale. Nel mentre che sta in piedi davanti a me, io gli abbasso i pantaloni ed inizio a toccare il suo membro dalle mutande.
<mmh, accusi nun se fa però> dice lui con evidente fatica.
<ah no? Non ti piace?> noto i suoi occhi pieni di voglia e senza dire altro tiro giù i suoi boxer, continuando il movimento di prima.
<ahh, Chiara> lui geme il mio nome ed io mi inginocchio davanti alla sua figura.
Mentre lo massaggio con la mano avvicino la bocca ed inizio a leccare, per poi fare tutto il lavoro con la bocca.
Micciarella mi tira i capelli dandomi il ritmo e mi sto eccitando anche io da morire.
Quando è quasi venuto esce e butta il suo liquido a terra.
<mo mo t aggia chiava, sennò nun uscimm 'ra qua dint>

Io mi alzo e lui mi abbassa subito i jeans, mi scansa le mutandine e mette un dito dentro.
Non me l'aspettavo, devo essere sincera.
<vai verso il tavolo> dice lui rude e ci spostiamo di pochissimi metri.
Mi fa stendere sulla superficie di legno, mi fa aprire le gambe e toglie la mano. Si avvicina alla mia figura e sento il suo membro entrare dentro di me.
<il preservativo Raffaè>
<tieni ragione Piccrè> così esce e velocemente prende un profilattico dal pantalone che si trova ormai a terra.
Io mi poggio con i gomiti sul tavolo e ne approfitto per riprendere un po' di fiato. Se lo infila e si rimette difronte a me, preparandosi per rientrare.
<menomale ca me l'aggia ricurdat Chiarè, ca nu è o tempo da tenere una criatura... Pure si cu l'occhi tuja sarebbe bellissimo>
<ahh> non mi da il tempo di rispondere che lo infila.
Inizia a dare spinte forti ed io gemo.
È così bello e rude mentre lo facciamo, vederlo in questa posizione mi fa provare sensazioni indescrivibili... Cazzo quanto gli sto sotto!

Non ci vuole molto che veniamo entrambi e lui si stende sul tavolo con me.
Mi da un bacio in testa e restiamo a guardarci per un po'.
<si' a cchiù brava piccrella mia>
mi dice prima di lasciarmi tanti bacini a stampo.

Raga vi chiedo di perdonare l'assenza con questa parte hot, che era da un po' che non ne scrivevo.
❤️🌊

Nessuno è come te||Micciarella Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora