"solo noi capiamo questo nostro sentimento"
POV CHIARA
Sto cercando Micciarella in cortile e lo trovo a parlare con Edoardo. Sono seduti su una panchina poco più lontani dagli altri, non so se avvicinarmi o no, sembrano molto concentrati.<che guardi?> ero così presa a guardarli che l'arrivo di Carmine mi fa saltare per lo spavento.
<e che faccio accusi tanta paura?>
<ma no Cà, mi hai solo spaventata, stavo sovrappensiero> girandomi lo vedo tenere in braccio sua figlia.
<oddio ma quanto è bella. Quanto sei bella tu da 1 a 10? Sei bellissima piccolina> inizio a parlare con Futura facendole il solletico sul pancino e lei inizia a ridere.
<ci sai fare con i bambini> ammette Carmine ed io rispondo con un sorriso, continuando a giocare con la bambina.
<Carmine! Tempo scaduto, se ne deve andare>
<vabbuon, andiamo Futura, andiamo> fa scendere la bimba e la prende per mano. Mentre va verso l'uscita decido di seguirli e intanto parlare con Carmine.
<ha già imparato a camminare?>
<si, da poco però. Ma è già bravissima> la guarda proprio con occhi innamorati, è un grande padre.
<ciao piccolina> la saluto con la manina e lei mi ricambia un sorrisino.Quanto sono innocenti e spensierati i bimbi...
<Rosa l'ha vista?> chiedo a Carmine
<si, ma nun si è fermata>
<lo sa anche lei quello che prova> lo rassicuro mettendogli una mano sulla spalla.
<speramm>
<tanto io metto sempre buona parola su di te, quindi almeno su questo puoi stare tranquillo>
<e menumal, tengo nu aiuto da dint>
e ridendo ce ne torniamo verso il campetto, iniziando a giocare a pallavolo contro Pino, appena tornato da lavoro, e Kubra.
****
È ormai sera e come sempre andiamo in sala ricreativa. Poco fa ci è stato detto che Giulia e Cardio domani usciranno dall'ospedale e torneranno qui. Ovviamente sono felicissima per il mio amico, per lei, per quanto mi riguarda sono solo felice che si sia salvata e senza Cardio non sarebbe viva, perciò spero abbia avuto almeno la decenza di ringraziarlo. Ma sicuramente questo suo atto avrà delle conseguenze gravi, almeno così pensiamo io e le mie amiche.Comunque mi sono ripromessa di parlare con Micciarella, ma ancora una volta lo vedo intendo a parlare con qualcuno e questa volta si tratta di suo fratello.
Però aspetto che finiscano per poi avvicinarmi a lui, rimasto seduto da solo davanti al tavolo.<posso?>
<vuoi litigare n ata volta? Pecche nun ce la faccio cchiù, quindi se si venuta pe chest evitiamo> prova a non guardarmi negli occhi, ma appena parlo non ci riesce più.
<sono venuta per chiedere scusa, non voglio più litigare con te, basta> ed ecco di nuovo i suoi occhi così scuri e belli.
<anche se salti a conclusioni troppo affrettate senza mai ascoltarmi fino alla fine, mi manca stare con te>
<eccoci di nuovo! Dire solo scusa è troppo pe te>
<oddio basta parlare sennò ricominciamo!> dico ridendo e alzandomi per andare verso di lui.
<facciamo pace?> sorrido alzando il mignolino.
<no, chesta cosa nun la faccio>
io sbuffo scherzosamente e lui mi prende, facendomi sedere sulle sue gambe.
<si a piccrella mij> e così mi bacia, finalmente direi.<o saje ca mi hanno dato o' permesso ppe rriman?>
<e dove vai?>
<con mammà>
ci siamo spostati dai tavolini alla finestra vicino al pianoforte. Questi giorni che Gianni sta in ospedale nessuno suona più e si sente la mancanza delle sue melodie. Nonostante questo però qui vicino si sta freschi e dato l'arrivo dell'estate, si sta bene.
<e quando te l'hanno detto?>
<ieri... Nun sapevo si accettare o no, fratm nun può venire, ra sul cu chella nun ci voglio stare, però magari è a' vota bbona ca' si comporta ra madre, nun o' sacc>
abbassa lo sguardo e batte nervoso la mano sul legno del mobile accanto a noi.
<devi stare tranquillo, è sempre tua madre, poi hai detto te che stava in comunità no? Magari si è ripresa>
<si, però nun si deve aspettare il perdono mio arop chello ca ci ha fatto>
<non sei obbligato a perdonarla e neanche a capirla, dalle solo la possibilità di comportarsi da madre. Così fai del bene a lei e pure a te.>
<nun immagini quanto vurria ca' venissi cu me. Da quando simme ca' rinto nun avimm avuto neanche nu' appuntamento e po' saresti a' scusa perfetta ppe andarmene ra mammà>
<ma grazie eh, mi usi come scusa per fuggire>
<a piccrella mia si è offesa> continua a prendermi in giro ed io non reggo più la faccia da offesa che scoppio a ridere.
<dai vieni acca> apre le braccia e mi lascio circondare.
<se non avessi avuto l'incontro con i miei l'avrei richiesto il permesso per uscire con te. Magari ce l'avrebbero dato>
<troveremo o' modo e' avercelo. Tengo u bisogno re vivere nu poco 'e libertà cu te.>
mi stacco sorridendo e unisco le nostre labbra.Ricordo della sua storia, di quello che la madre gli ha fatto passare e spero veramente che sia cambiata e soprattutto che lui non si faccia prendere dall'istinto mentre sta con lei.
Basterebbe una piccola cazzata e ai giocherebbe altri permessi ed io spero vivamente di poterne avere uno con lui prima o poi.
STAI LEGGENDO
Nessuno è come te||Micciarella
FanfictionSEQUEL DI NON CAMBIERÒ La vita di Chiara non va come aveva programmato e forse il destino questa volta ha voluto darle un segno più grande. Tornerà infatti all' IPM di Napoli, ma troverà ancora tutto come prima? Troverà di nuovo il suo equilibrio...