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Jungkook e Yoon sè nè stavano sul portico di casa della prima vittima.
Fece un tiro della propria sigaretta, era da molto che non si concedeva una fumata per scaricare un pó di stress.
Si addossó alla balaustra guardando il maggiore negli occhi.
In quei minuti li avevano raggiunti Taehyung e un altro agente che aveva preso quegli oggetti e messi in delle buste delle prove.
Taehyung gli si avvicinó guardando entrambi.
- È la stessa collana vero? -
Chiese, Jungkook lasció andare il fumo guardandolo negli occhi.
Annuendo piano, come diavolo era possibile?
Com era possibile sè Myung-Dae era morto e Min-ho era in carcere per questo.
Possibile che ci fosse stato qualcuno che morto quell'uomo aveva preso il suo posto?
E ora stava portando avanti quel piano malato?
- C'è qualcosa di diverso peró.. -
Disse Yoon, anche Jungkook lo aveva notato.
- Potere spiegare? -
Chiese TaeTae prendendo una sigaretta dalla tasca e portandola alle labbra, accendendola.
- Sono giovani ragazzi.. E li uccidono con un arma da fuoco.
Nel vecchio caso venivano strangolate.
Ed erano tutte ragazzine.
Potrebbe essere qualcuno che stà emulando Myung-Dae.. Solo che sè fosse davvero così le vittime dovrebbero essere ragazzine e non questi giovani ragazzi.
C'è qualcosa che non mi torna, eppure.. Quelle collane che abbiamo trovato, sono le stesse di quel caso. -
Jungkook spense la sigaretta e guardó i compagni buttando fuori del fumo.
- Devo parlare con Min-ho.. -
- Che cosa? -
Urlarono entrambi.
- Sei impazzito? Non ti direbba mai la veritá.. -
- Che altro ha da perdere? È condannato al carcere a vita e ha perso la sua carriera.
Che altro ha da perdere?
Sè non parliamo con lui.. Potremmo ritrovare altri corpi.
Non voglio rischiare.. Voi volete rischiare? -
I due si guardarono, per poi scuotere la testa.
Jungkook prese il proprio cellulare digitando il numero di Jimin.
"Pronto.. Agente.."
- Hey.. Volevo solo avvisarti che torneró molto tardi.
Posso stare tranquillo? -
Jimin emise una risatina, il moro potè sentire le coperte muoversi.
Avrebbe voluto essere li con lui e invece ancora una volta avrebbe dovuto parlare con quell'uomo.
Un anno senza più vederlo e nè sentirlo.
Una volta finito il processo, Jungkook aveva evitato ogni tipo di contatto con lui.
Si era dedicato a Jimin.
A loro due e nessun altro.
"Agente, quello che attualmente non è qui a casa sei tu.
Dovrei essere io a chiederti.. "posso stare tranquillo?"
Allora te lo chiedo.. Posso stare io tranquillo?"
- Certo.. È solo un caso impegnativo, ma puoi stare tranquillo.
Saró di ritorno in tarda mattinata. -
"Saró qui ad aspettarti.. Ti amo"
- Ti amo.. -
Mise giù, voltandosi verso Yoon e Taehyung.
- Taehyung, fammi un favore.. Tieni d'occhio casa mia mentre sono da Min-ho.
Non voglio che Jimin sia di nuovo in pericolo, questa volta non lo permetteró.
Mentre tu Yoon, verrai con me da Min-ho.
Mi serve sè dovessi perdere la pazienza.. -
Yoon rise avvicinandosi e colpendolo piano sulla spalla.
- Ah ma non è detto che io ti fermi da farlo..
Vuoi rischiare? -
- Rischiamo allora.. -
Mentre Taehyung andó verso la propria auto, diretto verso casa del moro,
Jungkook e Yoon si avviarono verso il distretto di polizia.
Picchiettó le dita sulla maniglia.
- C'è sfuggito qualcosa vero? -
- Non lo só.. Ma è tutto cosi strano Hyung.
Un anno senza omicidi e ora questo.
E quella collana.
Yoon.. Vorrei che mandassi un agente a tenere d'occhio il padre di Jimin.. Si trova a Busan. -
- Che novità è questa? Non era dalla parte del figlio? Hai dei sospetti sù di lui? -
Scosse piano la testa, guardandolo.
- Non lo só.. Ma Jimin ha paura.
Ha ascoltato una telefonata del padre ed ha avuto paura.
Per questo è tornato prima a seoul.
Dopo tutto l'ha tradito una volta.. Potrebbe rifarlo e sinceramente preferisco averlo qui con me.
Così posso proteggerlo. -
- Manderó un agente a Busan.
Faremo in modo di tenerlo d'occhio, non preoccuparti, quel ragazzino insolente sarà al sicuro questa volta.
Ha noi. -
Annuì piano slacciando la cintura una volta arrivato nel parcheggio del distretto.
Prese un lungo respiro aprendo la portiera e uscendo fuori.
Yoon lo raggiunse e si avviarono all'entrata.
Era arrivato il momento di andare da quell'uomo.
Ancora adesso Jungkook ripensava a quello che aveva proposto a Myung-Dae quella notte.
Quella notte in cui Jimin aveva rischiato di morire.
I due raggiunsero la sala degli interrogatori, avevano fatto richiesta ad un altro agente di portare Min-ho in quella stanza.
Mentre Yoon rimase vicino alla porta, lui camminava avanti e indietro.
- Cosi finirai per fare un buco sul pavimento.. Cerca di restare calmo Jk..
Potrebbe essere soltando un emulatore.. Non agitiamoci.
Só che hai paura per quel ragazzino.
Ma crollare adesso, ci porterà a commettere degli sbagli.
Potresti farti male.. -
Jungkook prese un lungo respiro, annuendo e andando a sedersi sulla sedia.
In quel momento l'agente portó Min-ho nella stanza.
Lo guardó mentre si sedeva sulla sedia di fronte a lui.
Lo sguardo spento e trascurato.
- Agente Jeon.. Ci si rivede, a cosa devo questa visita? -
- Avrei preferito non essere qui.. -
- E come stà il nostro caro Jimin? -
Jungkook aprì il fascicolo, stringendo la pagina appena voltata.
Mentre Yoon dall'angolo si schiari la gola.
Cercando di allentare la tensione.
- Sarebbe stato gradito vederlo dopo un anno.. Lo avrei gradito moltissimo.. -
Continuó.
- Si, peccato che non sia un agente di polizia e tu non possa vederlo.
Un vero peccato.
Só a quale gioco stai giocando, per quanto voglia prenderti a pugni, devo essere professionale.
Dopo tutto ho ottenuto quello che volevo. -
- Ah si? E cosa sarebbe agente Jeon.. -
Jungkook emise una risata bassa, spostando lo sguardo dal fascicolo all'uomo di fronte a sè.
- Vederti marcire in carcere.. Dopo tutto, è quello che hai ottenuto no?
Non rivedrai la luce del sole per il resto della tua vita.
Ho mantenuto la mia promessa. -
- Touchè.. Allora dimmi Agente Jeon.. A cosa devo questa visita?
Immagino tu abbia bisogno del mio aiuto sè sei qui.. Potrei dartelo, ma ad una condizione, voglio rivedere Jimin.
Voglio vedere come sè la stà passando.. Hai fatto di tutto per farlo sembrare innocente, dopo tutto.
Ti ha fottuto il cervello.
E non solo quello.. È bravo eh? Peccato io non sia mai riuscito a toccarlo, Myung-Dae non me lo permetteva.
Ma avrei tanto, voluto dargli una punizione esemplare .. Avrebbe iniziato a rispettarmi. -
Jungkook si alzó dalla sedia allungandosi verso il tavolo e afferrandolo per il colletto.
- Stà zitto, brutto stronzo.. Non nominarlo più.
Vuoi dettare delle condizioni?
Non nè hai il diritto e tanto meno hai diritto di parlare di lui. -
Min-ho a quel punto posó gli occhi sulla fede che il moro portava al dito.
- Oh.. Ora capisco.. L'hai sposato.
Sarebbe così bello fartela pagare, sè fossi fuori di qui saprei chi colpire per distruggerti.
Jiminie è il tuo punto debole.
Fossi fuori.. -
- Ma non lo sei e non lo sarai mai.. -
Jungkook lasció la presa sul colletto del maggiore tornando a sedersi.
Yoon non si era avvicinato per fermarlo, ma aveva le mani chiuse a pugni.
Quindi non era l'unico a volerlo picchiare.
Questo rincuoró il moro.
- Allora, parla.. che vuoi da me? -
Jungkook gli fece scivolare il fascicolo di fronte.
Le facce di quei due ragazzini che lo fissavano.
- Che significa questo? -
- Sono stati uccisi.. -
- E questo perchè dovrebbe riguardare me? -
Jungkook si alzó voltando la pagina successiva.
Mostrando al maggiore la foto della collana.
- Oh.. Cazzo bello mio.. Siete nella merda fino al collo allora.
Per questo sei qui, vuoi sapere sè Myung-Dae aveva un complice?
Pensate davvero di aver chiuso quel capitolo?
Di aver eliminato il problema?
Myung-Dae era molto potente, aveva corrotto me.
Capo della polizia di seoul.
Pensi davvero che non avesse corrotto qualcun altro.
Sè l'avete pensato siete proprio degli idioti. -
- Potrebbe essere soltanto un emulatore.. Queste vittime sono giovani ragazzi. -
Disse Yoon avvicinandosi.
- Certo potrebbe, ma non nè sarei cosi sicuro.
Perchè non uccidere semplicemente questi ragazzi e sparire?
Perchè quei ragazzi hanno quella collana?
Quella collana è il suo marchio.
Spero per voi sia un emulatore, perchè sè non è così, potreste avere un serio problema. -
- A che ti riferisci? -
Chiese Yoon guardandolo.
Jungkook strinse le mani a pugno.
- Non puoi dire sul serio.
Non puó essere lui.. È morto.. -
Min-ho rise piano, indicando quei fascicoli.
- Quella è la sua firma.. Siete certi al 100% che sia morto?
Avete le prove di questo?
Sè lui è vivo.. E dico sè.. Bello mio, il tuo uomo è in grave pericolo.
Potrei sbagliarmi ma, queste morti.
Il fatto che siano giovani ragazzi, temo sia per vendetta.
Dopo tutto il tuo caro Jimin ha tradito la fiducia di Myung-Dae per salvare te.
Ha mostrato la sua debolezza a quell'uomo.
Quando ha cercato di ucciderti, Jimin ha abbassato le sue difese.
Sè lui è vivo.. Potreste essere entrambi in pericolo. -
Yoon guardó Jungkook, che nel frattempo cercava di elaborare quelle informazioni.
- Non è lo stesso modus operandi di Myung-Dae.
Lui faceva prostituire della ragazzine e le uccideva .. In modo diverso. -
- Perchè vuoi dirmi che questi ragazzi non si prostituivano?
Avanti vuoi negarlo agente Jeon?
Che dice il medico legale? -
- Non sei tenuto a saperlo.. -
Disse Yoon, mentre Min-ho spostó lo sguardo dal fascicolo a Jungkook.
- Non lo stai negando peró.. Quindi deduco che avessero subito violenza.
Sè è davvero lui, potrebbe usare questi ragazzini .. Per vendicarsi di Jimin.
Per punirli al posto di Jimin.
Ma alla fine, arriverà a lui.
E credimi agente Jeon, nessuno fermerà quell'uomo dall'arrivare a lui.
E una volta raggiunto non penso che.. Che sarà così buono con il tuo uomo.
Dio quanto vorrei accertarmi che sia vivo e godermi la sua vendetta.
Jimin soffrirà.. Eccome sè soffrirà.
Fossi in te Jungkook non lo perderei d'occhio. -
Jungkook prese ed uscì da quella stanza, portando le mani tra i capelli.
Yoon lo raggiunse.
- Potrebbe essere solo una supposizione.
Non siamo certi che Myung-Dae sia davvero sopravvissuto. -
- Abbiamo davvero le prove che sia morto quel giorno? -
Yoon lo guardó attentamente.
- Só che quel giorno il medico legale ha constatato l'ora del decesso.
È uscito da quella villa dentro un sacco.. -
- Potrebbe aver corrotto il medico legale? -
Chiese il moro addossandosi alla parete.
Cercando di riprendere fiato.
- Sè e dico sè fosse vivo.. Jimin.. Il mio Jimin è in pericolo. -
- Temo che non sarà solo lui ad esserlo Jungkook.
Gli hai portato via quel ragazzino.
Per anni ha cercato di averlo.
E non l'ha mai davvero avuto.. Ma tu si, tu hai avuto il suo cuore, la sua fiducia.
Sè fosse vivo.. Siete entrambi in pericolo. -
Mormora sottovoce.
Il moro cercó di restare calmo, sè Myung-Dae era veramente vivo, come lo avrebbero trovato?
Dove poteva nascondersi?
Andava lui dalle vittime o mandava un complice?
Chi altri era implicato in quel caso?
Avevano qualche altro agente corrotto nella squadra?
Sperava proprio di no.
- Dobbiamo portare al distretto quel medico legale.
Riesci a farlo venire domani mattina?
Ho bisogno di tornare a casa.. -
- Certo, faccio una telefonata e lo faccio venire domani al distretto, va a casa e cerca di riposare. -
Jungkook scrisse a Taehyung che stava tornando a casa e che poteva andare a casa anche lui.
A Jimin ci avrebbe pensato lui adesso.
Uscì dal distretto raggiungendo l'auto.
Si avvió verso casa, arrivato nel vialetto la spense e rimase li per qualche minuto per calmarsi.
L'ora sul cruscotto segnava che erano le 3 del mattino.
Scese e raggiunse la porta d'ingresso aprendola ed entrando in casa.
Richiuse la porta alle proprie spalle e ci si addossó, chiudendo gli occhi.
- J-Jungkook-ah? -
Jungkook aprì gli occhi spostando lo sguardo dalla parete di fronte alle scale, li Jimin si stava strofinando gli occhi.
Segno che si fosse da poco svegliato.
- È tardi.. Stai bene? -
Jungkook percorse quel tratto di corridoio andando da lui e togliendo quella distanza che li separava.
Lo spinse piano contro la parete, reclamando le sue labbra, baciandolo con foga e desiderio.
- J-Jungkook-ah.. -
Mormoró nella sua bocca, il moro lo afferró per le coscie sollevandolo da terra e facendogli allacciare me gambe al suo bacino.
Intrecciando e giocando con la sua lingua.
Godendosi quei mugolii e gemiti che il minore emetteva.
- Ji-Jimin-ah.. -
- Ssh.. Vá tutto bene.. -
Mormoró, Jungkook sfiló lentamente i pantaloni del minore, facendo cosi anche con i boxer.
Bacio ancora le sue labbra, mordendo il suo labbro inferiore.
Affondando la mano tra i suoi capelli per attirare il suo volto più vicino.
Jimin lo aiutó a slacciare i suoi jeans, guidandolo tra le sue gambe.
Entró in lui con una spinta lenta ma profonda.
Facendoli mugolare entrambi.
Aveva bisogno di questo.
Aveva bisogno di Jimin.
Aveva bisogno di saperlo al sicuro.
Spinse il bacino contro quello del minore, facendolo gemere, le dita di Jimin che affondarono ad ogni spinta, ad ogni affondo più profonda tra i suoi capelli, sentendolo tirare leggermente.
- T-Ti amo.. D-Dio Ti amo.. -
Mormoró, Jungkook aumentó le spinte. Portando le mani sui suoi fianchi.
Mirando al suo punto più sensibile.
Sentendolo rabbrividire di piacere.
- T-Ti amo.. Aah.. Ji-Jimin-ah.. -
Gemette, sentendo il corpo di Jimin che si strinse attorno alla sua erezione, facendolo mugolare.
- Jun-Jungkookssi.. -
Venne tra i loro corpi, Jungkook cavalcó l'orgasmo del minore, affondando in lui ancora e ancora.
Venendo copiosamente in lui.
Gemettero insieme, Jimin si aggrappó a lui, mentre il moro lo tenne stretto contro il proprio corpo, riprendendo fiato.
Lasciando diversi baci contro la sua pelle calda.
- Kook-ah.. Amore, che succede? -
Jungkook scosse appena la testa, portando la fronte contro la sua spalla.
- H-Ho solo bisogno di que-questo.. -
Disse sottovoce, sollevando la testa e avvicinando le labbra alle sue.
- Avevo bisogno di te.. -
Jimin gli regaló un sorriso luminoso.
- Quando vuole agente.. Dopo tutto, ci apparteniamo no? -
- È così, mi appartieni Jimin.
Ed io appartengo a te.
Jimin-ah.. Tutto di me, è tuo.. -
Il minore allacció le braccia al suo collo, abbracciandolo e tenendosi stretto a lui.
- Ti amo.. -
- Ti amo anche io.. -
Sussuró contro il suo orecchio, lasciando un bacio contro la pelle calda del suo collo.

Kriminal Passion II  "Le ombre del passato"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora