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Quando Jimin usci da quella porta e accettó di tornarsene a casa a riposare, Yoon fece esattamente quello che aveva promesso, rimanere lì con Jungkook e assicurarsi che nessuno entrasse in quella stanza per nuocere di nuovo alla sua salute

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Quando Jimin usci da quella porta e accettó di tornarsene a casa a riposare, Yoon fece esattamente quello che aveva promesso, rimanere lì con Jungkook e assicurarsi che nessuno entrasse in quella stanza per nuocere di nuovo alla sua salute.
Il minore era ormai in coma da 3 giorni, il fatto che i medici non si sbilanciassero più di tanto non era un buon segno, ma Yoon era positivo.
Prima o poi Jungkook si sarebbe svegliato.
Prese il proprio cellulare digitando alcuni messaggi agli agenti presenti nell'area.
"Controllate che non passi nessuno di sospetto.. Sè ci sono problemi.. Avvisatemi.."
Si sedette sulla piccola scrivania li accanto e decise di prendere il portatile che si era portato, accendendolo e mettendosi al lavoro.
Controlló i file dei casi ancora in corso e i profili delle vittime degli omicidi, si strofinó le mani sul volto esausto, erano giorni che non riusciva a farsi una bella dormita, era ironico no?
Aveva mandato a casa Jimin per farlo riposare, ma lui invece di riposare non voleva proprio saperne.
Sospiró appena, scendendo con il cursore.
I ragazzi uccisi in media avevano sui 13/14 anni.
Perchè così giovani?
Forse Jimin a quell'epoca aveva 14 anni?
Avrebbe dovuto chiederglielo l'indomani.
Stava digitando alcuni appunti quando sentì un "bip"
Qualcuno gli aveva appena scritto un messaggio.
Prese il proprio cellulare dalla tasca.
"Ragazzino insolente"
Lo aprì.
"Mio padre sarà qui a momenti.. Te lo scrivo perchè non mi sento al sicuro, ho una brutta sensazione."
Yoon rilesse quel messaggio, dopo settimane suo padre si rifaceva vivo.
Coincidenza? Pensó a quel punto, digitando una risposta velocemente.
"10 minuti e saró lì nei dintorni..! In caso di problemi.. Chiamami."
Yoon cercó tra i contatto il numero di Taehyung, sapeva che non era in servizio, ma non aveva un passaggio e l'auto di servizio era rimasta al distretto.
Avvió la chiamata e il minore rispose dopo tre squilli.
"Hyung.. Che succede?"
- Hey, mi dispiace disturbarti ma.. Avrei bisogno di un passaggio.
Sei libero? -
Taehyung attese qualche secondo prima di rispondere
"Non hai detto a Jimin che saresti stato in ospedale?"
- Si, ma è proprio a casa di Jimin che vorrei passare. -
"È successo qualcosa?"
Yoon stava per rispondere quando gli arrivó un messaggio, controllando chi lo stesse contattando in quel momento, notó che era un altro messaggio da parte di Jimin.
"Hyung.. va tutto bene, falso allarme. Mio padre sè nè andato.. Non serve che tu venga.."
"Hyung, ci sei?"
- Taehyung-ah.. Puoi passare o no? -
"Dammi qualche minuto e saró lì.. Ti chiamo appena sono davanti all'ospedale."
- Si.. -
Mise giù, rileggendo quel messaggio.
Era passato quanto dal primo messaggio? Una quindicina di minuti?
La conversazione tra Jimin e suo padre era stata decisamente corta.
Picchiettó le dita sul tavolo, spostando lo sguardo dal cellulare a Jungkook.
Forse, dopo quello che era successo al minore, era sospettoso e paranoico.
Forse vedeva pericoli dove non c'è n'erano.
Forse, semplicemente il padre era passato a salutare suo figlio e Jimin stava bene.. Allora perchè aveva quella strana sensazione alla bocca dello stomaco?
Un altro "bip"
"Hyung, sono qui fuori.."
Yoon si alzó in piedi, indossando la giacca.
Avrebbe comunque controllato che Jimin fosse al sicuro e poi sarebbe tornato a casa e si sarebbe fatto una bella dormita.
- Jungkook-ah.. Ci vediamo domani mattina.
Non fare scherzi mentre non ci sono, d'accordo?
Non mollare.. Abbiamo bisogno di te. -
Mormoró, per poi uscire da quella stanza.
Diede ordine ai due agenti di non lasciare la postazione.
- Sè succede qualcosa.. Chiamatemi. Sono stato chiaro? -
I due annuirono e Yoon raggiunse l'ascensore in fondo al corridoio, scendendo al piano terra.
Uscito dall'ospedale Taehyung era li.
Salì in auto allacciando la cintura e il minore si immise nel traffico.
- Come mai vuoi passare da Jimin? -
- Voglio assicurarmi che stia bene.. -
Taehyung annuì tornando a concentrarsi sulla strada.
Yoon prese il proprio cellulare, prima di lasciare la stanza di Jungkook aveva risposto al suo messaggio.
"Jimin-ah.. Sei sicuro?"
Ma non aveva avuto risposta e non era nemmeno stato visualizzato.
Si era forse addormentato?
Taehyung svoltó a sinistra e parcheggió nel vialetto di casa di Jimin e Jungkook.
Spense l'auti ed entrambi guardarono la casa..
- Perchè pensi che non stia bene? -
- Mi aveva scritto che il padre si era fatto vivo e che non si sentiva al sicuro.. 15 minuti dopo mi ha detto di non venire.. Che sè n'era andato.. Dammi pure del paranoico ma.. Voglio assicurarmi che stia bene. -
Yoon stava per scendere dall'auto quando alla ricetrasmittente si udì la voce di un altra pattuglia.
"Codice 10.33.. Abbiamo bisogno di aiuto.."
L'agente segnalava un emergenza poco distante da dove si trovavano lui e Taehyung, Yoon aveva un orribile sensazione.
Prese la radio accettando quella segnalazione.
"Qui agente Min.. Saremo sul luogo tra dieci minuti..
Cosa avete trovato?"
Chiese, addossandosi al sedile e guarda Taehyung.
"Due corpi.. Un uomo e una donna.
L'uomo avrá sulla quarantina circa e la ragazza poco più che ventenne.. Agente Min.. Sono stati uccisi.
Non ci sono dubbi.."
"Isola l'area e non far passare nessuno.. Blocca ogni tentativo dei giornalisti di scattare foto e divulgare la notizia, saremo li tra poco.."
Spense la radio.
- Vengo anch'io.. -
- Sei fuori servizio.. Accompagnami li e và a casa.. Riposati.
Non voglio obbiezioni.. -
Yoon guardó di nuovo la casa di Jimin e Jungkook, non poteva controllare in quel momento ma, sperava solo che Jimin stesse dormendo e che fosse al sicuro.
Raggiunsero il luogo del ritrovamento e Yoon scese dall'auto, raggiungendo il nastro della polizia e mostrando il proprio tesserino identificativo.
- Agente Min! -
- Hai chiamato tu alla radio.. Agente..? -
Era un agente giovane, mai visto prima di allora.
- Sono l'agente Cha.. Ero di pattuglia qui attorno.
Una coppia mentre passeggiava ha udito un telefono cellulare squillare.
Quando hanno controllato, hanno visto la ragazza e poco più lontano il corpo dell'uomo e mi hanno fermato.. Poco dopo ho chiamato voi.. -
Yoon annuì, facendogli cenno di portarlo dalle vittime.
Che fosse opera di Myung-Dae?
O semplicemente qualcun altro aveva ucciso l'uomo e la ragazza?
Yoon notó che Taehyung era rimasto nei paraggi.
Tipico di lui, seguì l'agente vicino ad una piccola stradina a lato della strada principale.
La ragazza era a pancia in giù, i capelli a coprire il volto.
Yoon si guardó nelle tasche ma non aveva dei guanti con sè.
Fù proprio Taehyung a passarglieli.
- Ti avevo detto di andare a casa.. -
- Hyung.. Servo più qui che a casa.. Avró tempo per riposarmi.. -
Sbuffó appena, non era il momento per discutere con lui quindi per ora decise di lasciar perdere.
Indossó i guanti.
- Hanno già fotografato l'area, la posizione dei corpi e sanno già come sono morti? -
L'agente Cha annuì..
- Hanno fotografato tutto.. Hanno anche portato in laboratorio le prove trovate sulla scena.. L'uomo è stato colpito con un arma da fuoco.. 3 colpi..
Uno alla testa, uno al petto e uno sulla gamba.
Il medico legale pensa che avesse provato a scappare.. -
- La ragazza, invece? -
- Un taglio alla gola.. Non ha avuto alcuna possibilità di salvarsi.. Immagino fosse quello l'intento dell'assassino.. Le armi non sono state trovate da nessuna parte.. -
Yoon annui, si avvicinó al corpo della ragazza.
Si abbassó piegandosi leggermente.
Con la mano spostó la ciocca di capelli dal volto e rabbrividì, sentì che anche Taehyung aveva trattenuto il respiro.
Per poi imprecare.
- Aish.. Cazzo.. Quel Figlio di puttana.. -
Yoon abbassó la testa e appoggió le braccia alle ginocchia chiudendo gli occhi.
La cosa era diventata grave.. Molto grave.
L'agente Cha si avvicinó lentamente.
- L-La conoscete? -
- Si.. Si chiamava Kang Yu.. -
Si tiró sù togliendosi i guanti, Taehyung gli si avvicinó.
- Yoon.. -
- TaeTae.. Và alla centrale.. Fatti passare i fascicoli.
Parla con il medico legale.
Scopriamo cos è successo.. -
A quel punto si voltó verso l'altro corpo, sperava soltanto di sbagliarsi ma.. i dubbi che aveva in quel momento vennero sciolti quando avvicinatosi scoprì che l'uomo che giaceva lì non era altri che il padre di Jimin-ah.
- Quello è.. -
Disse Taehyung passandosi le mani tra i capelli.
- Il padre di Jimin.. Si, è lui. -
Yoon prese il proprio cellulare, avvió la chiamata al numero di Jimin.
Ma a quella chiamata nessuno rispose.
Si avvió all'auto di Taehyung.
- Yoon aspetta.. Dove stai andando? -
- Jimin non risponde.. Ho un brutto presentimento.. -
Salirono entrambi in auto e Yoon uscì da quella strada per prendere quella principale.
Accese le sirene e accelleró, saltando i semafori rossi, aveva bisogno di sapere che il minore non era in pericolo.
Svoltó a destra e parcheggió l'auto sul vialetto, la lasció accesa e scese.
Corse alla porta suonando al campanello e bussando alla porta.
- DANNAZIONE.. MALEDETTO.. -
Non poteva aspettare, Yoon colpì la porta con un calcio.
Aprendola ed entrando così in casa.
Non udì altro che silenzio.
Ed era un cattivo segno, perchè se il proprietario era in casa, nell'udire qualcuno che ti buttava giù la porta, avrebbe dovuto correre al piano di sotto impaurito.
Ma Jimin non era corso li.
Jimin non era li.
- Yoon.. -
Yoon notó li accanto alla porta, sul pavimento una collanina, si abbassó a prenderla.
Era la collana di Jimin, un regalo di Jungkook.
Gli avevano teso una trappola..
- L'ha fatto rapire.. -
Trovarono anche un altra cosa li vicino alla porta.. un panno.
- Usa un guanto.. Mettiamolo tra le prove.
Dobbiamo andare al distretto e.. Iniziare con me ricerche.. Jimin potrebbe essere in serio pericolo. -
Uscirono di casa chiamando i Ris e altri agenti di supporto, dovevano isolare l'area.
Quella al momento era una scena del crimine.. Non sapevano sè Jimin fosse vivo o fosse stato ucciso.
mentre loro non persero tempo e raggiunsero il distretto.
Yoon che era nel suo ufficio, stava controllando i fascicoli di Yu e il padre di Jimin.
Yu lavorava per Myung-Dae,
Il minore l'aveva vista in quel vicolo insieme a lui, da quanto lavorava per lui?
E perchè si era unita a lui e al suo piano?
Il punto era che adesso non avrebbero più potuto interrogarla.
Myung-Dae l'aveva uccisa.
Notó anche gli altri agenti, compresi Hoseok.. Taehyung e Nam intenti a controllare le prove che erano riusciti ad ottenere parlando con il medicolo legale.
Il padre di Jimin era stato prima immobilizzato con il colpo alla gamba.. Poi era stato freddato con il colpo alla testa e al petto.
Yu.. Yu era stata colpita alle spalle.. Un colpo secco alla gola con un arma da taglio molto affilata.
Yoon sospiró passandosi le mani sugli occhi esausto.
- Pensavo che una volta ottenuto quello che voleva e cioè Jimin, avrebbe smesso di uccidere.. - disse Nam picchiettando al pc.
- Hey.. Dacci un taglio.. -
disse Yoon ammonendolo. Come poteva dire una cosa del genere, In quella situazione?
- Il fatto che tu abbia anche solo pensato a questo ti rende uno stronzo, lo sai? Per quanto abbia ottenuto quello che voleva, Jimin non dovrebbe essere una vittima sacrificabile per salvare altre vite.. Dovremmo pensare a come salvare lui e proteggere le altre vittime.. Far cessare questi omicidi.. -
Nam scosse appena le spalle, tenendo lo sguardo nel suo.
- Dimmi una cosa Hyung.. Da quanto ti piace Jimin? Jungkook lo sà che sei innamorato di suo marito? -
Yoon sollevó lo sguardo guardandolo attentamente.
- Come? -
- È evidente che da quando Jungkook è in coma tu sia attaccato emotivamente al ragazzino, allora lo sà che ti piace suo marito? -
Yoon scattó in piedi, afferrando Nam per la divisa, stringendo tra i pugni il tessuto.
- Ripetilo sè hai il coraggio.. -
Taehyung si fece avanti, affiancandosi ai due.
- Diamoci una calmata ok? Nam.. Fatti un giro .. -
- Davvero me lo stai dicendo tu, Taehyung? -
Esordì lui, Yoon strinse la presa sulla sua divisa..
- Dagli ascolto, fatti un giro.. -
Disse tra i denti, Nam a quel punto sollevó le braccia in segno di resa e rise scrollandosi di dosse la mani del maggiore e uscendo dall'ufficio.
Taehyung lo guardó negli occhi, cercando le parole giuste.
- Hyung.. Siamo tutti quanti tesi, la morte di Yu e il padre di Jimin.
Jungkook in coma. Jimin scomparso.. Ma dobbiamo cercare di non crollare.
Non puoi crollare proprio ora, da quanto non ti fai una bella dormita? -
Yoon tornó a sedersi sulla propria sedia, portando lo sguardo sui fascicoli.
- Non ha importanza TaeTae.. Avrei dovuto controllare che fosse davvero tutto ok.. Quel messaggio.. Quel "Hyung.. va tutto bene, falso allarme. Mio padre sè nè andato.. Non serve che tu venga.."
Avrei dovuto capirlo che non era stato Jimin a mandarmelo. -
- Certo e cos'hai trovato una volta dentro? Una casa vuota.. Perchè quando siamo andati li, Jimin era già stato portato via.. Non fartene una colpa.
Myung-Dae è un criminale fatto e finito.. Avrebbe trovato il modo di riprendersi Jimin.. Ma noi lo troveremo, só che il tuo interesse per lui non è sentimentale.
Non dare ascolto a quello che dice quello stronzo di Nam. Ok? -
Annuì alle parole del minore, il fatto era che in tutto quel casino aveva capito di tenere a Jimin.
Forse dopo tutto un fondo di veritá nelle parole di Nam c'era veramente.
Ma sapeva che non avrebbe mai tradito il suo migliore amico.
- Taehyung.. Ho bisogno di staccare per qualche ora.. Pensi di riuscire a.. -
- Và a casa.. Cerca di dormire.
Domani mattina dobbiamo dichiarare alla stampa che Jungkook è morto.. Il piano di Jimin deve andare avanti.. Glielo dobbiamo.. Proteggiamo Jungkook.. D'accordo? -
- Hai ragione.. Il piano deve continuare.. -

Kriminal Passion II  "Le ombre del passato"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora