"Hey, Agente.."
Disse Jimin con una voce assonnata, che lo rese terribilmente dolce.
Avrebbe tanto voluto essere li, a casa con lui.
"Jungkook? Tutto bene"
- Amore.. Dobbiamo parlare.. -
Disse con voce bassa, cercando di non allarmarlo più del dovuto.
Non voleva che si agitasse, guardó Yoon mentre parlava con il medico per poi tornare a concentrarsi sulla voce di Jimin che gli risuonava all'orecchio.
"Che succede? Non tornerai a casa stanotte?"
- Ho.. Bisogno che tu mi raggiunga al distretto.
Ho alcune cose da dirti, solo non.. Preoccuparti troppo, va bene?
Ti aspetto li. -
Jimin acconsentì a raggiungerlo li,
Jungkook rimise il cellulare nella tasca dei pantaloni, avvicinandosi a Yoon e al medico.
- Non posso spostarlo al secondo piano.. È pazzo.. -
Stava dicendo al suo collega.
Jungkook a quel punto portó lo sguardo in quello dell'uomo, incrociando le braccia al petto.
- Mi scusi.. Ha idea di quello che ha passato quel ragazzino?
Ha tra i 13/14 anni.. Ha passato l'inferno e lei gli stà dando del pazzo?
È spaventato a morte.
Probabilmente ha subito percosse e abusi.. Ha davvero il diritto di giudicarlo?
Lo metta al secondo piano, noi faremo in modo di contattare la sua famiglia.
Non lo lasceremo qui a lungo.
Ma deve essere spostato da qui.. Non è pazzo.. è solo spaventato.
Sè torneró qui e non sarà stato spostato come le è stato chiesto in maniera molto gentile, sarà accusato di negligenza.
Puó dire addio alla sua carriera Dottore.. -
- Stà scherzando vero? -
Chiese a Yoon a quel punto, il maggiore spostó lo sguardo dal dottore a lui.
- In realtá non l'ho mai visto cosi serio da quando lo conosco.. Fossi in lei gli darei ascolto e procederei a spostare il ragazzo al secondo piano.
Vuole davvero rischiare la carriera? -
Alla fine il medico aveva ceduto ed era andato a spostare il ragazzino al secondo piano.
Mentre Jungkook e Yoon erano rientreti al distretto,
Il moro più nervoso di prima.
Doveva dire a Jimin che probabilmente l'incubo non era del tutto finito e che molto probabilmente Myung-Dae non era morto come invece speravano.
Era probabilmente sopravvissuto.
- Smettila di agitarti cosi tanto Jk.. Tra un pó rischi di fare un buco sul pavimento con il piede. -
- Sono nervoso.. Ho paura per Jimin.
Pensavamo tutti che quest incubo fosse finito.. -
Yoon annuì e proprio in quel momento dalla porta del suo ufficio fece capolinea un Jimin che sembrava fosse appena uscito da una rivista di moda e per di più aveva i capelli umidi.
- Hey Jk.. Riprenditi.. E soprattutto respira.. -
Gli stava sussurrando Yoon all'orecchio, emettendo una risatina divertita.
Jimin chiuse la porta alle proprie spalle, spostando lo sguardo da Yoon a lui.
- È successo qualcosa vero? -
Jungkook riprese a respirare e tornó serio.
Era una questione davvero seria, sopratutto per loro due.
Myung-Dae sè fosse stavo davvero vivo, entrambi sarebbero stati in pericolo.
Ma quello che Jungkook temeva era che quello ad essere davvero in serio pericolo fosse davvero Jimin.
Un uomo come Myung-Dae non avrebbe lasciato correre e purtroppo, lo stava dimostrando con i fatti.
Omicidi, stupri.. Stava superando un limite che a Jungkook non era tranquillo.
- Jungkook.. Sè nemmeno tu sai come dirlo, deve essere qualcosa di brutto.
Puoi parlare? -
- Jimin.. Dovresti sederti.. -
Inizió Yoon a quel punto, indicandogli con la mano la poltrona accanto alla porta.
Mentre Jungkook si riprendeva e decideva come avvertire il ragazzo che amava che si, era davvero brutta la situazione.
- Jimin.. Temiamo che Myung-Dae possa essere vivo.
Che quella notte, non sia morto.. -
Ci fù un minuto di silenzio, un minuto che sembrava durasse un eternitá.
- Come? P-puoi ripetere? -
- Myung-Dae potrebbe essere vivo.. -
Ripetè con più calma Jungkook, tenendo lo sguardo fisso in quello del marito, che stringeva il tessuto della poltrona, affondandoci appena le unghie.
- Non si sono assicurati che fosse davvero morto? -
- Temiamo che il medico legale fosse qualcuno che conosceva e che abbia mentito.. Facendo credere a tutti che fosse morto quella notte.. -
Jimin scattó in piedi, avvicinandosi alla scrivania.
- Come siete certi che sia davvero lui? -
Jungkook aprì lentamente il cassetto alla sua destra, prendendo una bustina contenente una prova del caso.
Jimin spostó lo sguardo sù quella collana, quel ciondolo, tremando leggermente.
- N-Non è possibile.. Come abbiamo intenzione di procedere? -
Disse a quel punto Jimin passando lo sguardo dall'uno all'altro.
Yoon si immobilizzó sul posto, mentre Jungkook che continuava a tenere lo sguardo sul marito sollevó un sopracciglio con sguardo confuso.
- Jimin.. Tu non farai parte di questo caso.. Lo capisci vero? -
- Devo far parte di questo caso Jungkook.. Sono sempre stato parte di questo caso.
Non posso dormire sonni tranquilli sapendo che lui è li fuori.
Dobbiamo eliminarlo.. Che stà facendo?
Che ha fatto? -
- Ha ucciso dei ragazzini.. Li ha stuprati e poi uccisi.
Vende ragazzini di 13/14 anni. -
Disse Yoon.
- Yoon.. Basta.. -
Gli intimó Jungkook.
- Jungkook non ti lascieró in balia di questo caso, da solo.. -
Disse Jimin urlando.
- Jimin, non sono solo. Ho la mia squadra.. Non ti metteró in pericolo.
Non se posso evitarlo. -
- Davvero? Davvero Jungkook? E cosa pensi succederà quando Myung-Dae riuscirà ad arrivare a TE? POTRESTI MORIRE! -
Jungkook scattó in piedi guardandolo attentamente negli occhi.
- Io sono addestrato.. Tu no.
Cosa pensi succederà quando Myung-Dae arriverà a te Jimin?
Mi stai chiedendo davvero di metterti davanti ad pericolo?
Potrebbe trovarti e rapirti mentre cerchiamo di trovarlo e ucciderlo.
Non posso rischiare di perderti.. Ti ho quasi perso un anno fà.. Non dimenticarlo! -
- Io non voglio perdere te.. Lo capisci?
Puoi capirlo? -
Sussurró Jimin, spostando lo sguardo verso il soffitto cercando di trattenere le lacrime.
- Sè questa volta ti rapisce.. Jungkook non sarai cosi fortunato come l'ultima volta.
C'è il rischio che tu non ne esca vivo.
Non posso permetterlo.
Addestrami.. insegnami a sparare.
Insegnami a proteggermi, ma non lasciarmi fuori da tutto questo.
Non farmi questo.
Non posso rimanere tutto il tempo con la paura che tu possa rimanere ferito o ucciso.
Non puoi chiedermelo. -
A quel punto Jungkook lo vide crollare, Jimin non riuscì a trattenere le lacrime.
Scoppió in un pianto isterico, si spostó da dov era, raggiungendolo e prendendolo per il braccio e spingendolo contro il proprio petto.
Tenendolo stretto contro di sè.
- Jimin-ah.. Amore.. -
- Ti prego Jungkook.. T-Ti prego..
Yoon a quel punto decise di lasciare la stanza per permettere ai due di poter parlare con calma.
Il fatto era che era difficile parlare con un Jimin che in lacrime lo teneva stretto e a questo punto Jungkook doveva solo trovare il modo di poterlo calmare.
- Jimin-ah.. Non siamo ancora sicuri che sia davvero lui.
Potrebbe essere solo qualcuno che lo imita..
È un caso conosciuto, chiunque ha avuto accesso alle foto del caso per un intero anno e a quel ciondolo in particolare.
Sè fosse soltanto un emulatore di Myung-Dae, perchè dovrei esporti ad un altro psicopatico.
Non voglio.
Non fino a quando saremo sicuri al 100% che è davvero lui. -
- E.. E una volta certi? Mi terrai comunque lontano dal caso.
Io posso aiutarvi.. -
- Amore.. Lo só che vuoi aiutare.
Ma io sarei in tensione a saperti li sul campo.. ed è a quel punto che sarei più vulnerabile.
Li rischierei.. Starei meno in ansia a saperti in salvo.
In qualche posto sicuro.
Lontano da qualsiasi tipo di pericolo.
In questo momento mi fido solo della mia squadra.
È con loro che voglio che tu stia.
Metteró Hoseok e.. Nam.. A sorvegliarti.
Saresti al sicuro.
Non chiedermi di metterti intenzionalmente in pericolo, non sè posso evitarlo.
Io sono addestrato, la mia squadra lo è.
Siamo addestrati a questo tipo di pericoli.
Tu saresti soltando un bersaglio facile.
Per quanto tu abbia vissuto con lui, che tu sia stato parte di questo caso, non eri presente agli omicidi di quegli uomini. Non puoi sapere quanto possa essere crudele un uomo come Myung-Dae.
Non avrebbe esitazione ad uccidere anche te.
Per questo non posso e non ti voglio sul campo.
Perchè Ti amo.. Jimin, io ti amo..
Non chiedermi di.. di rischiare la tua vita per catturare e uccidere Myung-Dae.
Non lo accetteró mai.. -
Jimin lo guardó attentamente negli occhi, mordendosi più volte il labbro inferiore.
Stringendo il tessuto della sua giacca.
- Jungkook-ah.. Che tu lo voglia o no.. Entreró a far parte di questo caso.
Non ti lasceró da solo ad affrontare tutto questo.
Facciamolo insieme. -
Jungkook scosse appena la testa, appoggiando il mento contro la sua spalla, stringendolo più forte.
- Io amo la tua testardaggine, lo sai.
Ma non cambieró idea.. Non sù questo almeno. -
Mormoró contro il suo orecchio, respirando poi il suo profumo.
- Hai usato quello mio? -
- Si, il mio era finito.. Ti dispiace? -
- No, adoro sentire il mio profumo sù di te.. -
- Stai cercando di cambiare argomento? -
- No, stó semplicemente allegerendo la situazione.
Perchè sono sicuro che non lascerai perdere e io dovró accettare il fatto che non potró fermarti dal farlo.
Perchè lo farai vero?
Entrerai in campo con me.. -
Jimin annuì piano, portando le dita tra i suoi capelli.
Tirandoli leggermente.
- È cosi, lo faró.. Lo faremo insieme.
Io posso aiutarvi.. Posso scovarlo.
Posso.. Scoprire cosa vuole davvero.. -
- Vuole te.. Jimin. Vuole te.. -
- Non mi avrá.. -
- L'ultima volta sè non avessi ascoltato la conversazione sua e di Min-ho.. e sè fossi arrivato tardi, ti avrebbe fatto suo.. -
- Jungkook-ah.. Non sarei mai stato suo.
Tu mi avevi già fottuto il cuore, non gli avrei mai permesso di prendermi.
Mai. -
Mormoró appoggiando le labbra contro le sue, Jungkook schiuse le labbra, socchiudendo gli occhi e rispondendo a quel bacio.
Mordendo appena il suo labbro inferiore.
Quando sentì bussare alla porta dell'ufficio sospiró appena sentendo Jimin ridacchiare piano.
Dalla porta fece capolinea Taehyung e Yoon.
- Dunque? Avete deciso come si evolverá il caso? -
Jimin lo guardó attentamente in attesa che dicesse qualcosa.
Il moro a quel punto si arrese all'evidenza, con il cuore stretto in una morsa dovette amettere che Jimin avrebbe davvero potuto aiutarli in quel caso, avrebbe potuto scovare Myung-Dae.
- Jimin farà parte del caso.
Dovró addestrarlo o almeno, insegnarli ad usare una pistola e a proteggersi. -
- Ottimo, ben venuto in squadra Jiminie.. -
Disse Taehyung, Yoon sorrise ed annui.
- Bene.. Da cosa si parte? -
Chiese Jimin guardando i tre.
- Andiamo in palestra.. -
- In palestra? -
Chiese guardandolo attentamente.
- Mhmh.. Devo insegnarti qualche mossa di difesa personale.
In caso.. In caso ti trovassi in pericolo.. Almeno sapresti come liberarti.. -
Jungkook gli fece cenno di seguirlo.
- Non fargli troppo male Jk.. -
Yoon rise e Taehyung lo seguì a ruota.
- Ah Jimin-ah non dare retta a quei due..
Vogliono solo spaventarti.. Non ti faró male.
Ma le basi devi conoscerle sè vorrai far parte della squadra in questo caso. -
Jungkook aprì una porta sulla destra ed entró in una palestra.
Jimin era subito dietro di lui.
- Quando useró la pistola? -
- Piano tigre.. Prima impara a difenderti, poi useremo qualcosa di più forte. -
Jungkook sorrise alla smorfia di Jimin, andando alle spalle del marito e portando il braccio a cingere il suo collo, non stringendo troppo forte per non fargli male.
Lui la prima volta avevano usato le maniere forti per insegnarli e il giorno seguente si era ritrovato con un ematoma attorno alla gola.
Jimin addossó la schiena al suo petto, irrigidendosi.
- Non irrigidirti.. Rilassati.
Cosi.. Bravo.. Quando succederá questo.. Non spaventerti.
Cerca di restare il più calmo possibile.. Non saranno cosi delicati come lo stó facendo io.
Potrebbero farti male, molto male.. ma tu non puoi.. Non puoi perdere la calma, non permettere alla paura si prendere il sopravvento della situazione.
Porta all'indietro il braccio e colpisci.. colpisci con il gomito con tutta la forza che hai in corpo.
A quel punto l'aggressore perderà forza.
È a quel punto che dovrai agire.
Portare le mani sul suo braccio e liberarti.
Non avrai molto tempo, è questione di secondi.
Proviamo? -
Jimin annuì, Jungkook a quel punto si allontano,
Guardandolo per poi tornare al movimento di prima.
Alle spalle di Jimin, il braccio attorno al suo collo.
Lo sentì irrigidirsi solo per qualche secondo.
Poi, sentì il colpo al fianco.
Ma non riuscì a liberarsi dalla presa.
- Non abbatterti.. colpisci più forte.. -
- Non sei un delinquente.. sei mio marito. Non voglio farti male.. -
- in questo momento non devi pensare a me come a Jungkook.. Pensa a loro.
Pensa a Myung-Dae.
Pensa sè fosse lui alle tue spalle.. Colpisci senza timore.. Non puoi esitare.. Riproviamo.. -
Jungkook strinse più forte il braccio attorno al suo collo, a quel punto non lo sentì irrigidirsi, ma senti quel colpo al fianco, allentó la presa.
Allontanandosi e piegandosi sulle ginocchia, riprendendo aria.
Jimin si piegó verso di lui, portando le mani sulle sue spalle.
Poteva sentire il suo sguardo addosso.
- Amore.. S-Scusaaa. -
- N-No.. Stó bene.. O-Ottimo lavoro! Questa l'ho sentita.. ! -
Jimin rise, Jungkook sollevó la testa ridacchiando insieme a lui.
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Kriminal Passion II "Le ombre del passato"
Mystery / ThrillerIn questo nuovo capito Jungkook dovrá imbattersi in una nuova minaccia che incombe sulla città di seoul. Cosa succederà quando in tutto questo, verrà coinvolto personalmente Jimin?