Jungkook si addossó alla parete, mentre Jimin completamente esausto si abbassava e portava le mani avvolte dai guantoni alle ginocchia, cercando di riprendere fiato.
Avevano ricominciato ad allenarsi, la fitta al fianco per il colpo ricevuto era andando via via a scemare e Jungkook dopo tutto era abituato a colpi anche più forti dovuti ai propri compagni di squadra nelle ore di allenamento e da parte di criminali con cui avevano a che fare.
- Come ti senti? -
Chiese alla fine, tenendo lo sguardo fisso sù di lui.
- N-Non.. Pe-pensavo fosse cosi difficile.. -
Jungkook emise una risata, slacciando i guantoni e adagiandoli al proprio fianco.
Alzandosi in piedi e raggiungendolo, Jimin a quel punto sollevó la testa e lo guardo.
- Alza i gomiti sù.. -
Jimin obbedì e sollevó i gomiti, dando cosi modo a lui di potergli slacciargli i guantoni e sfilarglieli.
- Ora che facciamo? -
- Ora, ci prendiamo una pausa.. Sono ore che ti tengo qui dentro.
Ci facciamo una doccia ringrescante e poi ti porto a mangiare.. -
- Ma, non è una perdita di tempo? Fermarsi proprio adesso? -
Chiese lui, mentre Jungkook prendeva i guantoni di entrambi e li portava all'interno del proprio armadietto.
- La perdita di tempo è sè non ti allenti e non metti qualcosa sotto i denti.
Non vuoi che sè dovesse succedere qualcosa questa sera, tu svenga per la fame?
Allora tutto questo allenamento a cosa sarebbe servito?
Quindi.. Ora doccia e poi andiamo a mangiare. -
- Me lo stai ordinando Agente? -
Chiese incrociando le braccia al petto, il sopracciglio alzato e le labbra con un mezzo sorriso che a Jungkook faceva decisamente perdere più di un battito.
Anche perchè, vederlo cosi.
Le guancie arrossate, le labbra umide e il respiro irregolare, a Jungkook faceva venire molti pensieri poco casti.
E in quel momento non poteva cedere alla tentazione.
Non li in palestra almeno, dove poteva accedervi chiunque.
- È un ordine.. Si.. -
Jimin gli si avvicinó, non spostó lo sguardo dal suo mentre si faceva più vicino.
Ritrovandosi con la schiena addossata alla parete della palestra.
- Eseguiró quest ordine senza aggiungere altro, sè tu.. Ora acconsenti a questo.. -
- A questo cosa? -
Jimin non usó le parole, furono le sue labbra incollate a quelle del moro che trasmisero quello che voleva dire.
Jungkook socchiuse gli occhi, rispondendo a quel bacio.
Schiudendo le labbra per dare accesso alla lingua di Jimin nella propria bocca.
Mugolando appena, portó il braccio a cingere la vita di Jimin, attirandolo più a sè.
Si sentì mordere appena il labbro inferiore, per poi udire la sua risata risuonargli all'orecchio.
- Mi piace, come il tuo corpo risponde alle mie attenzioni.
Mi piace il modo in cui mi insegni a difendermi, cosi serio e .. Dannatamente sexy.
Sè solo fossimo a casa io.. -
Jungkook sentì la mano di Jimin scivolare tra i loro corpi, scivolare sempre più giù.
Ma mentre attendeva con piacere quel movimento e quello che nè sarebbe seguito, sentì la porta della palestra aprirsi, così Jimin bloccó quel movimento.
Allontanandosi leggermente da lui.
Yoon e Taetae fecero il loro ingresso, sembrava volessero fare qualche battuta ma, i loro sguardi era troppo seri e troppo cupi per scherzare.
- Che succede? -
- Abbiamo un altra vittima e.. Un ferito.. Stanno cercando di salvargli la vita.. -
- Sono altri ragazzini? -
Yoon scosse appena la testa, per poi portare lo sguardo da Taehyung a lui.
- Pensi sia una buona idea parlarne con Jimin qui presente? -
- Sè me lo avessi detto qualche ora prima.. Lo avrei fatto uscire da qui.. Ma adesso, fá parte di questo caso.. più cose sà, meglio è.. -
Yoon annui, guardandoli con sguardo serio.
- La vittima è una guardia giurata.. La persona ferita che lotta per la propria vita è Min-ho.. -
- Che cosa? Com è possibile? -
- Abbiamo appena ricevuto una chiamata.. Hanno fatto una visita in centrale a Min-ho.. Qualcuno che si è finto un suo conoscente ha chiesto di vederlo.
Quando gli hanno permesso di incontrarlo, ha ucciso la guardia e assalito Min-ho.. Due fendenti al petto.
Quando sono arrivati i soccorsi, l'uomo era già scomparso.
Min-ho l'hanno portato d'urgenza in ospedale.
Temo a questo punto che.. Non ci siano più dubbi che l'uomo che cerchiamo sia proprio Myung-Dae.
Aveva dei conti in sospeso con lui.. È riuscito ad arrivare a lui, non ci metterá molto ad arrivare a.. -
I due spostarono lo sguardo alle sue spalle, il punto esatto in cui si trovava Jimin.
- Non ho paura .. -
Disse lui a quel punto, Yoon emise una risata bassa.
- Bello mio, io fossi in te .. Non lo prenderei alla leggera.
Non credo che sia lo stesso uomo con cui hai vissuto.
Temo che sia più pericoloso.
Ha stuprato e ucciso dei ragazzini, ha quasi ucciso un ex agente di polizia con cui aveva dei trascorsi.
Ha ucciso un uomo che aveva moglie e figli..
E qui non sei in pericolo solo tu, ma anche Jungkook.. Tuo marito!
Quindi, non prenderlo troppo sottogamba.
Un anno, un anno e chissà cos ha tramato alle vostre spalle, cosa si è inventato per voi due per farvela pagare!
Ragazzino impertinente! -
Jungkook vide la mano di Jimin chiudersi a pugno,
Lo sguardo affilato mentre guardava il maggiore negli occhi.
Fece un passo verso di lui, portando la mano sulla sua e allentandogli così le dita.
- Yoon.. Per favore, per ora assicuriamoci che Min-ho sopravviva.. Il resto ci penseremo più tardi.
Andate.. ! -
Yoon lo guardó attentamente.
- Qui parliamo di un criminale .. Jungkook, potresti rimanere ucciso.
Lo capisci? Hai visto quanto ci hanno messo ad assalire Min-ho?
Sè quello rapisce Jimin, tu perdi il senso della ragione e rischieresti la tua vita per salvarlo.. -
- Perchè tu non lo faresti Hyung? Qui parliamo di una persona che amo.
Sè la persona che ami fosse in pericolo non daresti la vita per salvarlo? -
Jungkook sentì le dita di Jimin che stringevano le proprie.
Prese un lungo respiro, calmandosi appena.
- Perchè pensi che te lo dica testone che non sei altro.
Non ho una persona che amo come tu ami Jimin ma, voglio bene a voi ragazzi.. Per me perdere uno di voi equivale a perdere una parte di me, siete la mia famiglia.
Cazzo Jungkook sei come un fratello minore per me, non voglio perderti. -
- Per me sei il fratello maggiore che non ho mai avuto, e ti prometto che staró attento.. che cercheró di non finire nei guai.
Ma, sè qualcuno fà del male a Jimin.. A quel punto non posso rimanere a guardare.
Ho sofferto un anno fà, ho rischiato di perderlo e voi lo sapete cos ho passato in quei giorni.
Non voglio riviverlo.
Quindi metteró sempre Jimin prima di me stesso.
Sè fosse in pericolo, non mi tireró indietro.
Come non mi tirerei indietro sè foste voi ragazzi ad essere in pericolo.
E questo tu lo sai bene.. Quindi per favore, adesso andate.
Assicuratevi che Min-ho sia fuori pericolo e .. Domani mattina parleremo con la famiglia dell'agente che è rimasto ucciso in quell'assalto.
Vorrei rimanere solo con Jimin.. -
Taehyung annuì, portando la mano sul braccio del maggiore e facendogli cenno di seguirlo fuori dalla palestra.
Yoon annuì, uscendo poco dopo.
- Jungkook-ah.. -
- Yoon è solo.. -
- Protettivo nei tuoi confronti.. Lo só.
A volte dimentico che è un agente scorbutico.. Dopo tutto non è cambiato molto.
Jungkook-ah.. Non metterti in pericolo, sii prudente.
Anche sè Myung-Dae dovesse trovarmi e rapirmi.
Non crollare.
Non perdere la testa.
Sii l'agente di polizia che ho imparato a conoscere e amare.
Sè crolli, rischi la tua vita e io.. Io potrei essere morto.
Quindi, sè vogliamo vincere.
Dovrai essere forte.
Me lo prometti? -
Jungkook lo guardó attentamente, sembrava cosi serio mentre faceva quel tipo di discorso.
- Jimin-ah.. -
- Promettimelo.. -
- Io te lo prometto.. Ora possiamo smetterla con questi discorsi?
Non voglio pensarci.. Non adesso.
Possiamo cenare e tornare a casa per oggi?
Tornare ad essere solo Jungkook e Jimin? -
Jimin annuì, tenendo le dita incrociate alle sue.
A quel punto uscirono dalla palestra e proprio in quel momento passó di lì l'agente Hoseok con un ragazzino, lo stesso ragazzino che era sopravvissuto.
Erano riusciti a rintracciare la madre del ragazzo ed erano in qualche modo riusciti a toglierlo da quel reparto.
Jimin lo stava guardando quando il ragazzino per sbaglio lo colpì alla spalla con la propria.
Bloccandosi entrambi finirono per fissarsi.
Il ragazzino spaventato che guardava Jimin intensamente.
- S-Scusami io.. Non.. Non volevo.. -
- Tranquillo non fá niente.. -
Stava dicendo Jimin, mentre Yoon e Taehyung che stavano per uscire dal distretto per raggiungere l'ospedale in cui era stato portato Min-ho gli si affiancarono.
- Sbaglio o.. quel ragazzino a qualcosa di famigliare? -
Disse Yoon.
- È quel ragazzo che abbiamo fatto spostare da psichiatria.. -
- No, si.. Certo ricordo ma.. Non è quello che intendevo.
Sembra.. -
Jungkook guardó attentamente il ragazzino, scrutandolo in viso e poi spostó lo sguardo sù Jimin che sorridendo stava cercando di tranquillizzare il ragazzino.
- Sembra Jimin.. Vero? -
Chiese conferma a Yoon.
- Cavoli si.. Hai ragione.. -
A quel punto fece capolinea una donna, decisamente spaventata e corse subito dal ragazzo.
I due si abbracciarono.
- Bambino mio.. Dio ti ringrazio sei.. Sei vivo.. -
- Mamma.. -
Jungkook notó come suo marito scrutava la donna, sembrava avesse iniziato a tremare.
- Lei .. Mi scusi lei.. È .. -
La donna si voltó a guardarlo, sembró sorpresa quando voltandosi lo guardó in volto.
- J-Jimin? -
Jungkook, Yoon e Taehyung rimasero di pietro in mezzo al corridoio.
Come faceva quella donna a conoscere Jimin?
- La conosci? -
Chiese a quel punto Yoon, Jimin annuì piano non spostando lo sguardo dalla donna e dal ragazzino.
- È.. La nuova compagna di mio padre e .. E lui è.. -
- Lui è tuo fratello.. Che ci fai qui al distretto?
E perchè tuo padre non risponde alle mie chiamate?
Ha passato settimane a Busan con te lasciandomi da sola mentre suo figlio spariva nel nulla per un mese. -
La donna si avvicinó a Jimin prendendolo per la giacca e strattonandolo.
- Dove diavolo è quel farabutto di tuo padre! -
Urló lei.
Jungkook si avvicinó liberando Jimin da quella presa.
Cercando di capire cosa stesse succedendo.
- Jimin-ah.. -
- Io non lo só, quando ho sentito quella telefonata io.. Io sono andato via da Busan e sono tornato qui a Seoul, non só dove sia mio padre.
Non conosco te e nemmeno quel ragazzino.
Non è mio fratello, non ho mai avuto contatto con voi prima ad ora.
Ho soltanto riconosciuto lei da una foto che teneva mio padre nel suo salotto a Busan..
perchè vi trovate qui adesso? -
Jungkook lo portó lontano da li, con dolcezza.
Cercando di farlo calmare.
- Jungkook che diavolo succede? -
- Quel ragazzino è una delle vittime di Myung-Dae.
È sopravvissuto.
È stato rapito mentre tuo padre era a Busan con te.
L'hanno rinchiuso, picchiato e hanno.. Abusato di lui e del suo migliore amico.. -
- Dov è quell'altro ragazzino? -
Jungkook scosse appena la testa, abbassando lo sguardo.
- Dev essere impazzito.. Myung-Dae dev essere impazzito.
Sta uccidendo dei ragazzini ed è arrivato a loro?
Come sapeva di quella donna e del bambino?
Deve aver scoperto che a quel tempo quando ero con lui, stavo facendo delle ricerche sù mio padre..
Deve averlo scoperto. -
Jimin si fece scivolare lungo la parete, portando le dita tra i capelli.
- Amore.. -
- Li ho messi in pericolo.. Probabilmente l'ha saputo per colpa mia e quel ragazzino adesso vivrá con tutto questo.. Hanno abusato di lui.. Cazzo! -
Ho passato un inferno con quell'uomo.
Ero prigioniero.. E ora, e ora quel ragazzino.. Dio.. Mi somiglia così tanto è per questo che l'ha lasciato vivere.
Lui non mi vuole morto.. Hai ragione.. Lui vuole me!
Jungkook.. dobbiamo fermarlo. -
Jimin si tiró in piedi, percorrendo il corridoio.
Yoon lo guardó, per poi bloccare la donna che stava per provare a raggiungere il maggiore.
- Non puó passare per di qua.. Venga l'accompagno all'uscita.
Porti a casa suo figlio e lo tenga lontano da seoul.
Lo porti lontano da qui. -
- Devo sapere dov è finito mio marito.. -
- Jimin non lo sà.. Ha lasciato busan qualche settimana fa.. Ha lasciato la suo padre.
Non lo sente da allora.. -
La donna si voltó a guardarlo.
- E come lo sà agente? -
- Perchè è tornato da me.. Só per certo che non sappia dove sia adesso.
Ora scusatemi ma devo proprio andare da mio marito.. -
Jungkook si allontanó, sentendo il ragazzino che parlava con Yoon e sua madre.
Aveva scoperto solo quella notte di avere un fratello maggiore.
Trovó Jimin fuori dal distretto, addossato alla parete.
- Hey.. -
Gli si avvicinó prendendolo e avvicinandolo al proprio corpo, abbracciandolo.
Lui si addossó contro di lui, portando le braccia a cingergli la schiena.
- Vorrei.. Vorrei soltanto che fosse morto.
Vorrei che quella notte avesse davvero finito per essere ucciso.
Sta continuando a fare del male.
Non solo a me, ma.. ma a persone che hanno a che fare con la mia vita.
Io lo voglio morto.. -
- Lo troveremo Jimin.. Lo troveremo.. Ora calmati e.. Andiamo a casa.
Devi mangiare e riposare. -
Annuì piano, stringendo il tessuto della sua giacca, nascondendo il volto contro il suo petto.
- Jungkook-ah.. Ti amo.. -
- Anch'io.. Adesso peró andiamo a casa.. Ti preparo un bagno caldo e una cenetta.. Ci stai? -
- Ci stó.. -
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Kriminal Passion II "Le ombre del passato"
Misteri / ThrillerIn questo nuovo capito Jungkook dovrá imbattersi in una nuova minaccia che incombe sulla città di seoul. Cosa succederà quando in tutto questo, verrà coinvolto personalmente Jimin?