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Jimin sè nè rimase steso sulla brandina di quella cella, la testa appoggiata al muro e gli occhi chiusi.
Lo stomaco iniziava a fargli male, aveva fame.
Myung-Dae puntualmente faceva portare del cibo dai suoi uomini, ma aveva scelto di non toccare cibo.
Sperava soltanto che Sung-woon avesse recapitato il suo messaggio a Yoon.
E sperava che Jungkook fosse vivo, che stesse bene.
Jimin aprì gli occhi sentendo qualcuno che scendeva le scale, Myung-Dae era lì, di nuovo davanti alla porta della sua cella.
Lo guardó attentamente negli occhi, era evidente che il maggiore gli aveva detto che voleva vederlo.
Aveva scelto di accettare la sua proposta e di aiutarlo così con il suo piano, almeno sarebbe uscito di li e chissá magari avrebbe trovato un modo per scappare.
- Volevi vedermi? Hai pensato alla mia proposta? -
Jimin si alzó, raggiungendo le sbarre e guardandolo di nuovo.
- Si, ho deciso che ti aiuteró.. Ti aiuteró con il tuo piano.. -
Myung-Dae annuì piano anche sè lo sguardo che gli lanció non sembrava del tutto convinto.
Non si fidava al 100% di lui era assolutamente normale.
Jimin questo lo sapeva bene, sapeva che sarebbe stato tenuto d'occhio in quelle settimane.
Doveva stare attento e non mostrargli che aveva paura di fallire e sè Jungkook era ancora vivo, non avrebbe più potuto rivederlo, doveva essere cauto e lo sapeva bene.
Il maggiore fece cenno all'uomo accanto a sè di aprire la porta della cella, potè notare solo dopo che alle sue spalle c'erano altri due ragazzi, che Jimin conosceva fin troppo bene.
- Vedo che non ti sei dimenticato di loro.. Come ben sai devo essere sicuro della tua lealtá Jimin.. Quindi questi due ragazzi saranno le tue spine sul fianco.
Ogni mossa sbagliata, loro avranno il permesso di colpire.. È tutto chiaro? -
Jimin annuì lentamente, uscendo da quella cella e tornando a guardare quei due che con un ghigno lo tenevano d'occhio.
- Per ora accompagnatelo nella sua stanza e consegnateli il dossier del ragazzo che dovrete portarmi .. Lo voglio vivo.. Chiaro?
Mi è già scappato una volta, non posso permettermi di perderlo di nuovo. -
I due annuirono e spinsero Jimin fuori da quel posto sinistro che tanto odiava.
- Oh si, Jimin.. Tieni.. Puoi guardarlo quando sarei nella tua stanza.. -
Jimin prese quella busta grande dalle mani di Myung-Dae incuriosito sù cosa potesse esserci li dentro.
Seguì i due fuori di li e lungo il corridoio.
Venne portato in una stanza simile a quella che aveva accupato per anni, in quel periodo in cui faceva parte del piano di Myung-Dae.
Guardó i due fermi sulla porta, avevano forse intenzione di rimanere li?
- Potete andarvene.. -
- Jimin.. Sei giá fortunato ad essere in vita. Fosse stato per Myung-Dae ti avrebbe eliminato giá un anno prima.. -
Jimin lasció la busta sul letto e si avvicinó al moro, portandosi faccia a faccia, non aveva mai avuto paura di lui, nemmeno quando molto tempo prima Myung-Dae li allenava e li faceva combattere insieme.
- Che vuoi fare eh? Non mi sembri in forma.. Potrei stenderti senza problemi.. -
- Provaci.. Fallo avanti! O forse Myung-Dae vi ha dato ordine di non toccarmi? A meno che io non faccia un passo falso?
Fallo, colpiscimi! -
Disse tra i denti, il biondo li accanto si fece avanti portando la mano sul petto dell'altro.
- Datti una calmata Felix.. Hai sentito cosa ci ha detto il capo.. Solo sè fá passi falsi.
Per ora andiamo via, ci daremo turno di notte per controllare che non esca dalla sua stanza.
Dagli il dossier e andiamo via.. -
Si voltó a guardarlo negli occhi.
- Jimin.. Leggi il dossier del ragazzo che vuole Myung-Dae.. Fatti un bagno e mangia qualcosa, non hai una bella cera.
Non mangi da giorni.. Ti faró portare qualcosa.
D'accordo? -
Felix gli passó il dossier ed entrambi uscirono dalla stanza richiudendo la porta alle loro spalle.
Jimin lasció andare il respiro che aveva trattenuto fino a quel momento.
Prese il dossier e lo aprì, c'era la foto di un ragazzo.. "Christopher.."
Richiuse il dossier e lo buttó sul letto, prese l'altra busta.
All'interno c'erano delle foto.
Yoon.. Taehyung.. le mani di Jimin iniziarono a tremare.
L'uomo di Myung-Dae aveva fotografato il momento in cui il medico richiudeva un sacco e quello era Jungkook.
Non poteva essere, non poteva essere morto.
Lasció cadere a terra le foto, crollando sulle ginocchia.
Sapeva che non potevano portare fuori Jungkook da quell'ospedale senza un respiratore.
Sè .. Sè era li doveva dire che.. Il suo Jungkook era .. Morto?
Portó la mano al petto, cercando di rallentare il battito del proprio cuore.
Tremante si alzó in piedi correndo nel bagno della stanza, sentendo quel senso di nausea che lo prese all'improvviso.
Non poteva essere, sentì i propri occhi inumidirsi, lui era stato rapito e Jungkook era morto?
Allora non era più il loro piano per tenerlo al sicuro, Myung-Dae era riuscito a ferirlo, era riuscito a portagli via il suo Jungkook.
Si addossó alla parete portando le gambe al petto, crollando in un pianto isterico.
Adesso non aveva più nulla da perdere, sè anche avesse provato a salvarsi e fosse morto nel provarci, non avrebbe fatto la differenza.
Non era riuscito a rimanere al fianco del maggiore, non era lì con lui mentre succedeva.
Jimin sentì bussare alla porta, così si alzó tremante raggiunse la porta e l'aprì,
Il maggiore era li e con lui c'era Sung-Woon.. a differenza di Sung-Woon che sembrava dispiaciuto della cosa, Myung-Dae sembrava goderne del suo dolore.
Aveva dimostrato di non avere alcun sentimento.
Aveva voluto ferirlo e c'era riuscito.
- Allora.. Hai letto il dossier? Oh abbiamo solo un piccolo problema..
non sono qui per dirti che mi dispiace che il tuo amato poliziotto sia morto, anzi.. Sono molto felice di questo.
Sono qui per dirti che il ragazzo che dovrai portarmi.. Attualmente si frequenta con il tuo amichetto.. L'agente Min.. A me non frega sè tu e quegli agenti siete amici o siete una famiglia l'uno per l'altro.
Sè si metterá in mezzo, morirá.. Te dico perchè non avró remore nel dire ai miei uomini di eliminarlo.
È tutto chiaro?
Potresti dover essere tu ad ucciderlo..
Forse così posso saró sicuro al 100% che non mi tradirai.. -
- M-Myung-Dae.. -
Il maggiore scosse la testa, zittendolo all'istante.
- Fatti un bagno caldo, mangia e riposati. Domani mattina scenderai in palestra con Felix e Jeonjin..
Nel pomeriggio scenderete sul campo.. Voglio quel ragazzo entro sera.. Ho alcuni clienti che lo richiedono.
Jimin.. Sei mio.. Anche sè non lo ammetterai mai, sei mio.
Sè non farai questo per me, ritieniti un uomo morto.
È l'unico modo che hai per salvarti.
Immagino tu abbia visto le foto.. Non sono state modificate.. Il tuo adorato Jungkook è morto davvero.
L'hanno detto in conferenza stampa i suoi uomini, non ero sicuro che fosse vero, cosi ho mandato i miei uomini e hanno ripreso il momento in cui portavano via il corpo di Jungkook.
Oh.. Ho un altro compito per te.. Só che Min-Ho non è morto.
Non guardarmi così, ho le mie fonti e só per certo che sia vivo.
Scoprire sè è così, e trova il modo per eliminare quel verme. -
Detto questo Myung-Dae prese e si incamminó lungo il corridoio, scendendo poi dalle scale.
Sung-Woon lo guardó.
- Mi dispiace per Jungkook.. Mi dispiace davvero tanto. -
- È vero? È davvero morto? -
Il maggiore annuì guardandolo negli occhi, Jimin sentì il proprio cuore che perse un battito.
Era devastato da quella perdita.
- Jimin.. -
- N-Non toccarmi.. Non.. fa-Farlo.. -
Rientró nella stanza e chiuse la porta.
Decise di farsi un bagno caldo, cercando di non pensare a quella notizia, pensare che fosse solo un brutto sogno.
Che non era reale.
Uscito dal bagno strofinó un asciugamano tra i capelli per asciugarli, trovando sul comodino diversi vassoi.
Lo stomaco a quel profumo inizió a brontolare, così decise che era ora di mangiare qualcosa.
Finì tutto, era davvero affamato e sfinito.
Si lasció cadere sul letto, tra le lacrime riuscì in qualche modo ad addormentarsi.
Fù durante la notte che venne disturbato da un forte rumore fuori dalla propria stanza.
Scese dal letto, raggiungendo la porta e strofinandosi le mani sul volto per svegliarsi.
- J-Jungkook.. Sei tu? -
Mormoró aprendo la porta e guardando lungo il corridoio.
Ma si rese conto che non c'era nessuno e non era a casa sua.
E Jungkook non era li con lui.
Uscì dalla stanza, incamminandosi verso il corridoio, raggiungendo le scale.
Sentì di nuovo quel forte rumore e vide una luce soffusa.
Era una palestra.
Felix e Jeongin si stavano allenando.
- Jimin! -
Jimin entró nella palestra guardando entrambi, era tutto cosi sbagliato.
Quei due ragazzi che erano finiti con lui in quel maledetto posto erano adesso parte di quel piano.
Non erano riusciti a scappare da li o avevano scelto di entrare in quel piano?
- Da quando avete scelto di stare alle regole di Myung-Dae? -
Jeongin lo guardó.
- Non avevamo scelta.. O sopravvivi o muori.. Non volevo tornare in quel giro.
O lo aiuti o ti scarica ai suoi clienti.. -
- I.N non dirgli niente.. Lui è andato via.. Lui si è salvato.
Ci ha lasciati qui.. -
- Non era compito mio prendermi cura di voi.. Avrei fatto la vostra stessa fine sè non avessi incontrato Jungkook.. Avresti dovuto provarci.. -
Felix fù di fronte a lui, lo prese per il colletto e lo sbattè al muro.
- Hai scelto di lasciarci.. -
- No.. Ho scelto di salvarmi.. Ero stanco di portare quelle persone alla morte. Ero stanco di essere usato da Myung-Dae.
Ero stanco di essere picchiato e rinchiuso in quelle dannate celle.
A-Avevo di nuovo la mia vita tra le mani.
Voi avete scelto di rimanere prigionieri di Myung-Dae.
Non sei stanco Felix? Non sei stanco di essere usato?
Uccidete delle persone e sè non lo fate voi lo fá lui.
Adesso si è messo a vendere ragazzini.. H-Ha ucciso l'amore della mia vita, pensi sia facile?
Pensi sia facile sapere che è morto e che io sono di nuovo qui? Di nuovo suo?
Non voglio essere qui, ma devo.. giusto?
Per sopravvivere? Io non ho più niente da perdere.
Sè anche perdessi questa battaglia, sarei orgoglioso di averci almeno provato.
Tu.. Tu sei solo un vigliacco.. -
Felix lasció la presa e con mani tremanti lo guardó dritto negli occhi.
- Vorrei colpirti.. -
- Fallo.. -
- Non posso.. Ho degli ordini.. per quanto lui dica che è un uomo diverso, che detesta il fatto che tu l'abbia tradito, ti vuole ancora.
Ci ha detto di non toccarti.. Sè non quanto è strettamente necessario.
Lui ti vuole ancora.. -
Mormoró, passandogli accanto.
- Sè deve scegliere tra sacrificare te o noi due.. Quelli che sacrificherebbe siamo io e Jeongin.. Tu saresti comunque salvo.
Noi stiamo cercando di sopravvivire in questa merda.
- Allora perchè non proviamo a uscirne insieme.
Dobbiamo combatterlo.. Eliminarlo.
Sè siamo insieme.. Possiamo farlo.. -
- Tu sei pazzo sè pensi che riuscirai ad eliminare Myung-Dae.. -
- C'eravamo cosi vicini.. È stato solo fortunato.
Non avrá una seconda possibilitá di salvarsi.. Ma ho bisogno di aiuto.. Sè lo verrá a scoprire.. mi prenderó io la responsabilitá di tutto.
Voi non verrete messi in mezzo.. -
I due si guardarono per poi tornare a guardare lui.
- Jimin.. Non puoi dire sul serio. Per quanto lui ti voglia ancora, davvero non è più l'uomo che conoscevi.
Potrebbe ucciderti.. -
- Jeongin.. Non preoccuparti per me.
Te l'ho detto.. Ho perso l'unica persona che amavo davvero. Sè anche non riuscissi a fuggire da qui ed eliminare Myung-Dae, sè anche morissi nel farlo.
Posso almeno dire di averci provato fino alla fine.
Jungkook era tutto per me.. Myung-Dae deve pagarla.
Io avró la mia vendetta, con o senza di voi.
Sè volete rimanere qui ed essere manipolati da lui, siete liberi di farlo, ma io non voglio assolutamente rivivere quello che ho passato anni fá.
Mai più.. allora.. siete con me, o no? -
Felix lo guardó, emettendo una risata bassa.
- Tu sei un folle.. Lo sai? Non nè uscirai vivo.. -
- Allora vorrá dire che era destino.. -

Kriminal Passion II  "Le ombre del passato"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora