10. Amarezza e sospetti

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Il senso di vuoto che provo quando capisco che lui non arriverà è enorme. Non riesco a spiegarlo in altro modo, ma è stato come ricevere un pugno allo stomaco.

Inaspettato, doloroso e deludente.

Sono delusa dal suo comportamento, mi sento presa in giro, ma sono anche triste.

Una serie di emozioni a cui sono abituata, ma che da tempo non provavo.

Ed è proprio per questo motivo che mi impongo di non fidarmi di nessuno, di non affezionarmi a ... nessuno.

Fino all'ultimo ho pensato di sbagliarmi, l'ho aspettato fino a quando non mi sono resa conto di essere stata una stupida. Ian è andato via, Ian non aveva alcuna voglia di trascorrere del tempo con me, e tutte le belle sensazioni che ho provato pochi attimi prima, hanno lasciato spazio all'amarezza. Alla sensazione di esserci cascata di nuovo.

Mi ritrovo seduta lì dove avrebbe dovuto esserci anche lui, con degli appunti fra le mani, che avevo persino imparato a memoria. E mi sento stupida, lo dirò mille volte, ma nulla sarà in grado di farmi cambiare idea.

Potrebbe aver avuto un contrattempo, certo, ma si trova sempre il modo di parlarne. Invece, nei giorni a seguire, quando ormai l'autunno è giunto alle porte trascinando con sé le prime giornate di pioggia, lui non c'è. Ed è come se il suo ricordo fosse solo un'illusione.

Ian non viene a lezione, non si fa vedere in giro, da nessuna parte.

Brooke, dal suo conto, è tornata a rinchiudersi nel suo mondo, fatto di misteri, di bugie e di comportamenti strani.

"Abbiamo litigato di nuovo."

E poi c'è Archie, che come me subisce il fascino di qualcosa di proibito, inarrivabile.

"Come mai?"

Sono distratta, mentre camminiamo per i corridoi del campus. Raggiungo il mio armadietto e mi fermo, ma Archie non ha nessuna intenzione di mollare la presa.

Lo capisco, anch'io un tempo sono stata innamorata e mi sono chiesta, fin troppe volte, cosa facessi di male per non meritare il bene di quella persona.

Vorrei metterlo in guardia. Non da Brooke, ma da qualsiasi sentimento lui stia iniziando a provare per lei.

In poche settimane sono passata dall'essere una persona ottimista a questo, e non ne sono orgogliosa. Ho la sensazione di aver gettato all'aria tutti i miei sforzi degli ultimi anni e di aver calato, almeno un po', la maschera che indosso da quando la mia vita è cambiata.

"Le ho chiesto di uscire parecchie volte negli ultimi giorni, ma lei è sfuggente. Non è mai chiara. Temo che abbia conosciuto un altro" soffia con un fil di voce e il suo dolore lo avverto anche se non gli sto prestando la giusta attenzione.

"Non credo. Piaci a Brooke, e poi lei non è il tipo. Te lo direbbe se..."

"Bè, se vuoi saperla tutta, l'altra notte non ha dormito da me e so che a te ha detto questo."

Mi acciglio. In effetti, da parecchi giorni Brooke non dorme nella nostra stanza, ma avevo dato per scontato che, per l'appunto, stesse dal suo ragazzo.

Da amica, dovrei smentire e provare a coprirla, ma Archie aggiunge un dettaglio che cattura la mia curiosità.

"Anche Ian sembra scomparso nel nulla. Quei due nascondono qualcosa, e, poi, ho trovato delle pillole nel suo armadietto. Cioè" si gratta il capo, "le ho viste l'ultima volta che abbiamo frequentato lo stesso corso."

Nei miei pensieri, compare subito il volto di Cole. So per certo che fa uso di sostanze stupefacenti, così come il resto del gruppo, e, proprio con i miei occhi, ho visto Ian fare lo stesso.

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