22. Harvard vs Yale

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Ian ha la capacità di rendere semplice qualsiasi situazione. Con lui, ho spesso la sensazione di poter affrontare qualsiasi sfida, e questa dolce illusione mi fa commettere degli errori.

Sono così presa dai suoi modi di darmi attenzione, da voler persino accettare la sua proposta di un bagno in un'acqua gelida.

Le persone attorno a noi parlano, ridono e si sfidano a qualche stupido gioco adolescenziale.

Mi sembra l'atmosfera perfetta per lasciarmi andare, soprattutto quando arriva sera e ci ritroviamo tutti attorno ad un falò per scaldarci.

"Devo ammettere che Archie ha avuto un'ottima idea", dice Brooke con lo sguardo puntato alle stelle.

Non ci sono nuvole e questo rende la serata ancor più magica.

Tra me e Ian continuano ad esserci degli scambi di sguardi sfuggenti che creano scompiglio in me. Mi sento in balia di emozioni che non provavo da tempo, che mi rendono leggera e che non mi fanno riflettere con lucidità.

"Ei, mi hai sentito? A cosa stai pensando?"

"Cosa? Ah, si. Scusami, ero sovrappensiero", replico, provando a darmi un contegno, ma ai suoi occhi non sfugge quello che sta accadendo tra me e suo fratello, anche se a distanza.

La sento sospira pesantemente, prima di parlare: "É successo qualcosa tra di voi, vero?"

Piuttosto che rispondere a questa domanda, vorrei che stavolta fosse lei a dare una spiegazione a me. "Perché non vorresti che accadesse qualcosa tra me e lui?"

Lei sbuffa un sorriso amaro, come se si aspettasse che prima o poi questo momento sarebbe arrivato.

Si guarda intorno, ma quando i suoi occhi raggiungono i miei, mi sento a disagio.

"Mio fratello dovrebbe essere più sincero con te."

Una scia di brividi cosparge il mio corpo dalla testa ai piedi. Non mi piace questa frase, e ancor meno quello che sto provando adesso, dopo averla sentita.

La sincerità è sempre mancata nella mia vita.

Le persone che credevo mi volessero bene hanno saputo mascherare per anni la loro vera identità e questo non ha mai portato a nulla di buono.

Mi sono ritrovata in casa con degli estranei che avrebbero fatto qualsiasi cosa pur di ferirmi.

"Non voglio metterlo in cattiva luce, Ian è un bravissimo ragazzo e sono certa che tu gli piaccia sul serio..."

Non riesco ad ascoltarla, potrebbe dire qualsiasi ora, io sto già viaggiando in un'altra direzione, anche se so perfettamente di non poter giudicare e pretendere nulla.

Sono bugiarda anch'io.

Anch'io sto nascondendo a Ian una parte molto importante della mia vita, ma non conosco l'entità delle sue menzogne e questo mi spaventa.

"Tranquilla, non preoccuparti", sussurro portandomi le gambe al petto.

Mi chiudo in me stessa, non notando l'arrivo del soggetto della nostra discussione.

"Va tutto bene?" chiede, guardando prima sua sorella e poi me. Le nostre facce parlano al nostro posto; è evidente che qualcosa sia accaduto, ma non immagina il caos che mi frulla per la mente.

Non è facile mostrare agli altri le mie paure, credo sempre che non riuscirebbero a capirmi, anche quando non è così.

Con Ian non mi sono mai sentita incompresa, il passato spariva e non esisteva più una versione di me malata e sofferente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18 ⏰

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