Capitolo 2

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"Che cazzo vuoi tu, eh?"

Quelle parole, la voce della persona più odiosa e schifosa del pianeta, rimbombava nel pianerottolo dell'ingresso della mia villa.
Due guardie lo fermarono dalle braccia ed io uscii dal mio ufficio e mi diressi verso di loro per poi avvicinarmi cautamente al ragazzo, imbestialito per ciò che avevo appena fatto.

"Mi spieghi perché porca puttana lo hai fatto?"

Sbraitò con la sua voce odiosa, fissandomi con uno sguardo cupo, avvolto dal dolore e dalla rabbia.

"Ti odio Clifford, tutto qui."

Risposi, passandomi una mano fra i capelli leggermente ondulati, dove la parte frontale era rinchiusa, col gel, in un ciuffo laterale molto attraente.
Lui mi guardò, con gli occhi colmi di lacrime che minacciavano di scendere sul volto del ragazzo dai capelli colorati. Il suo sguardo si spense della luce che prima brillava, in quei suoi mari comunemente chiamati occhi, di cui, porca puttana no, di cui nulla, non devo.

"Vaffanculo Hemmings, mi fai schifo."

Mormorò lui, per poi dimenarsi dalla presa delle guardie.
Mi guardo, con uno sguardo assassino, colmo di rabbia che mi fece rabbrividire.
Girò i tacchi e corse verso l'uscita, per poi scavalcare la soglia e chiudersi la porta dietro, con un tonfo che mi fece chiudere gli occhi.
Guardai per pochi secondi la porta sbattere, per poi girarmi e camminare verso il mio stupido ufficio.
Mi sedetti sulla mia poltrona di pelle nera dove la maggior parte del tempo dormivo.
Ripensai per un momento allo sguardo di Clifford, era così bello cazzo.... MA CHE PORCA PUTTANA HO DETTO?
Nonononono, scherzavo. Io odio quell'uomo, lo odio profondamente. Con la denuncia, l'ho allontanato da me e dalla mia società, fortunatamente. Spero di non rivederlo mai più.
No, scherzavo. Lo rivoglio qui.

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora