Iniziai a tremare.
Dopo questo sarebbe tutto finito, ma non potevo mentirgli, era troppo importante."M-michael, devo d-dirti una cosa.."
Lui mi guardò, con un accenno di curiosità negli occhi.
Avevo paura, tanta paura, ma non potevo fare altro."Lo sparo, il bagno di sangue era tutto un p-piano mio e di Ashton. A quei tempi ci odiavamo e... scusami."
I suoi occhi si colmarono di lacrime e di dolore.
Io iniziai a tremare avendo paura della sua reazione ma lui rimase in silenzio con lo sguardo basso.
Penso, stesse cercando di formulare qualche parola, oltre lo shock.
Si prese la testa fra le mani e ne passò una fra i capelli, cercando di calmarsi, ma il suo carattere esuberante superò la calma e si alzò in piedi, davanti a me."Hai davvero tentato di uccidermi?!"
Sbraitò, con tutta la rabbia possibile.
Io annuii a testa bassa, non avendo il coraggio di guardarlo in faccia, di dire tutta la mia versione.
Avevo tentato di ucciderlo e già questo bastava.
Non aveva senso dirgli che lo avevamo fatto quando ci odiavamo, perché anche quando non ci potevamo vedere lui non ha mai alzato un dito contro di me, invece io gli ho fatto subire di tutto.
Ed ecco che in quel momento pronunciò le parole fatidiche."Vaffanculo Luke, tra noi è tutto finito."
Sbraitò ancora, con il volto inondato dalle lacrime.
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma la voce mi morì in gola.
Le lacrime sgorgarono dai miei occhi ed iniziai a piangere, mentre guardavo Michael correre via."Michael, spero troverai la felicità che non ho saputo darti io."
Sussurrai con un filo di voce, giusto in tempo per farglielo sentire, ma lui non si fermò e accellerò il passo.
Iniziai a urlare forte il nome di quello che era il mio ragazzo, ma ormai era già andato via.
Non avevo più niente, avevo perso tutto, ed il mio tutto era Michael.
Niente, vuoto totale.
Non aveva senso vivere così.
Non senza Michael.
Dovevo riaverlo, tenerlo solo per me, ma ormai avevo finito tutto con lui. Non mi avrebbe più permesso di stargli vicino, ed aveva ragione.
Sono un mostro, un lurido assassino che ha provato a uccidere il proprio ragazzo, per una banale scusa come l'odio.
Ho sempre fatto schifo e ora che Michael non c'è più, niente mi impedisce di morire.
Non ho nessuna vera ragione per cui vivere.Mi avvicinai lentamente alla finestra e aprii le due ante.
Presi una sedia e la misi sotto la finestra, per riuscire a salire sopra di essa.
Salito nel cornicione, guardai in basso.
Per fortuna il panorama era incentrato sul retro della casa e quindi non c'era nessuno.
Più o meno erano quattro piani, quindi non ci sarebbe stato scampo.
Perfetto.Respirai profondamente l'aria che passava davanti alle mie narici e chiusi gli occhi.
Ma in quel momento sentii una voce familiare correre dietro di me ed urlare il mio nome.
Ashton.
Urlava di fermarmi, di non muovermi e di scendere da lì, ma le mie orecchie erano tappate da una vocina che mormorava "finalmente la fine.".
Già, finalmente la fine di tutta questa sofferenza, la fine di questa schifosa vita che non mi ha dato altro che illusioni.
Finalmente.Ashton implorava di fermarmi e mi tirò dentro da una gamba, ma riuscii a fermarlo e gli tirai un calcio sulla spalla, facendolo cadere a terra.
"Luke, ti prego, non mi lasciare qui, da solo."
Urlò fra le lacrime, tendando di fermarmi.
Ma avevo già deciso.
Anzi, non vedevo l'ora di porre fine a tutto."Addio amico, ti voglio bene."
Mi avvicinai all'orlo della finestra, ignorando le lacrime di Ashton.
"Ti amo Michael."
Sussurrai, ed il vento mi spinse giù, e io caddi da quella stupida finestra, mentre l'aria avvolse tutto il mio corpo, fino a sentire un grande dolore in tutto il corpo ed infine, il buio totale.
Finalmente la fine.
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Ciao a tutti♡
Okay non mi uccidete per questo capitolo, ma era da fare pure questo.
Voi non potete capire quanto stavo piangendo mentre lo scrivevo ma vabb.
Anyway, vi prego di commentare qualcosa se vi piace la fan fiction perché sta iniziando a farmi schifo e sto pensando di cancellarla, quindi ditemi cosa ne pensate♡
Un bacione as always♥
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Night ~ Muke Clemmings
Fiksi Penggemar"Ci sono dei momenti in cui bisogna scappare, in altri rassegnarsi alla fine." Luke Robert Hemmings. Michael Gordon Clifford. Un odio trasformato in amore, fino alla fine.