Capitolo 4

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Il computer si bloccò proprio mentre aprivo l'email del ragazzo.
Appariva una scritta come "login" ma nonostante i colpi e i tentativi di sbloccarlo, rimase fermo.

"Porca troia, ma proprio ora!"

Imprecai, cercando di mantenere la calma. Cosa cazzo doveva caricare in un momento importante come questo?

In quei lunghissimi dieci fottuti minuti in cui il computer si bloccò, iniziai ad avere una sensazione strana.

Il cuore iniziò a battere più velocemente del solito, e sentivo come un bruciore nello stomaco che mi impediva di parlare o di muovermi.

Diedi colpi forti a quel computer di merda, fino a formare una pacca nel lato destro. Ero fottutamente nervoso, volevo sapere che cazzo c'era scritto in quella lettera ma non riuscii ad aprirla fin quando non arrivò il tecnico che, in tre secondi, mise tutto in ordine.

"Cristo, finalmente.*

Mormorai, aprendo l'email.

"Ciao Luke
Sono Michael, volevo chiederti se domani sera vorresti venire alla mia villa per discutere dei nostri affari.
Ho qualche cosa da chiederti e da chiarire.
Alle 20, a casa mia, ti aspetto.

Michael."



Rimasi a bocca aperta.

Michael Clifford, il grande Michael Clifford, di cui, teoricamente, ero rivale mi aveva invitato a casa sua.
Non ci credo.

"Come minimo sarà un trucchetto per incastrarmi."

Ma con quale scopo? A quanto mi scriveva, voleva solo parlare.

E cosi sia.

"Va bene, a domani Michael."

Scrissi, inviando la mia risposta.

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora