Capitolo 9

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Passammo tutta la notte insieme ed il giorno dopo tornai a casa.

Mentii a tutta la servitù dicendo di aver passato la notte in un locale, poi mi rintanai nel mio ufficio, dopo aver chiuso la porta a chiave.
Mi sedetti sulla poltrona nera e restai immobile per qualche secondo.
Decisi di accendere il computer e così feci, schiacciando il tastino "invisibile" al lato di esso.
Si accese velocemente, più velocemente del solito, o forse ero io più felice del solito, non so.
Entrai su Google e sull'email del sito, ed iniziai a leggere alcune lettere fin quando non ne vidi una che mi colpì.

Mitt: Michael Clifford.

Era di un'ora fa, che cazzo sarà successo?

"Ciao tesoro
Come vedi sono Michael.
Quando leggerai questa email, penso che sarò già via da questa città.
Sono dovuto scappare perché, a causa della tua denuncia, la polizia mi sta cercando e non posso rischiare di farmi prendere proprio ora che mi sono innamorato di te.
Sinceramente, lo sono sempre stato, da quando ci siamo conosciuti ma ho sempre finto di odiarti.
Addio Luke, ti amo.
Michael."

Lessi quell'email con la voce di Michael che mi rimbombava nella mente, e non mi accorsi che le lacrime stavano prendendo il sopravvento sul mio viso.
Gli occhi erano spalancati e colmi di lacrime, e la bocca rimase aperta, dato che ero incapace di muovermi.
I sensi di colpa mi inondarono la coscenza: avevo mandato via da me l'amore della mia vita e non potevo permetterlo.

Presi velocemente il telefono e mandai un messaggio al suo numero:
"A: Michael Clifford

Dimmi dove sei, sto venendo da te."

Inviaii il messaggio, e poi spostai lo sguardo sull'email, ancora scosso.

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HEY TESORI♡
COME STATE?

DEVO CHIEDERVI SCUSA SE QUESTO CAPITOLO È CORTO MA DOVEVO LASCIARVI ANSIA.
LO SO, SONO UNA STRONZA HAHAHAHAH.

MI FARÒ PERDONARE, TRANQUILLE.

UN BACIONE♡

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora