Capitolo 13

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Un'altra settimana insieme.




"Luke, Luke cazzo, svegliati."

Le mani di Michael erano appoggiate alle mie spalle e mi scuotevano, cercando di svegliarmi.
Mugolai qualcosa e aprii gli occhi, ancora avvolto dal sonno. Spalancai gli occhi, quando vidi che le lacrime gli avevano rigato completamente il viso, e i suoi occhi erano rossi, ed emettevano terrore, paura di non farcela, di perdere tutto. Le sue mani sulle mie spalle tremavano, erano fredde, e lui cercava di metterci tutta la forza per scuotermi, in prenda al panico.

"Michael, Michael amore, che succede?"

Mormorai io, tendando di asciugargli le lacrime che continuavano a colare dai suoi occhi verdi come se cadessero da un contagocce.

"Mi stanno cercando Luke, sono già qui, ho paura.
Ti prego, aiutami."

Mormorò lui con voce tremante e impaurita, implorando il mio aiuto con gli occhi.
Le sue labbra tremavano, erano più rosa del solito, decisamente screpolate e tentavano di fermarsi, senza successo.
Così lo baciai, cercando di dargli conforto, di trasmettergli tutto il mio amore, e cercando di fargli capire che io ci sarei stato per sempre.

"Prepara le valige, si va a Miami."

Lui sforzò un sorriso e si alzò velocemente, prendendo la sua valigia.
Mi alzai anch'io e guardai l'orario nella sveglia sul comodino accanto al letto.

Le 4.30 del mattino.

Ottimo, sto per partire alle 5 di mattina per scappare dalla polizia con Michael, perfetto mi dicono.

Corsi nella mia stanza e presi la valigia nera da dentro l'armadio. Teoricamente quella era la mia stanza ma dormivo sempre con Michael e i miei vestiti erano da lui.
Corsi di nuovo nella sua stanza con la valigia in mano e lo vidi girato di spalle, mentre metteva l'ennesima maglietta nel suo bagaglio.
Posai la mia valigia sul suo letto e aprii il mio armadio, prendendo tutti i vestiti come mi capitava.
Riempii la valigia, finalmente colma, nel suo stesso tempo.

"Pronto amore?"

Lui annuì, ormai calmo, mentre chiuse del tutto la cerniera.
Posai la valigia per terra ed allungai il manico, mentre lui fece lo stesso.
Uscimmo da quella casa correndo, mentre le nostre dita si intrecciarono, per darci più forza, per essere invincibili.

Dopo non so quante ore arrivammo a Miami.
Avevo una villa lì, ci andavo molto spesso ed era anche un posto fantastico, quindi perché non portarci anche Michael?
Almeno sarebbe stato al sicuro per un po.
Scesi dal get, sfrecciammo verso casa, con la mia Lamborghini.

"Luke, io non voglio passare tutta la mia vita a scappare da una parte all'altra del mondo, e poi voglio farti una sorpresa, e "dobbiamo essere legali"."

Mormorò queste frasi guardando la strada, tentando di pensare a cosa fare nel futuro, dopo l'ennesima fuga.

"E se... ci consegnassimo alla polizia?"

Lui rimase in silenzio.
Non capisco come mi sia venuta in mente una cosa del genere, ma se volevamo "essere legali", come ha detto Michael, questo era l'unico modo.

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AVE RAGAZZE, COME STATE?♥

VOLEVO RINGRAZIARVI PER LE VISUALIZZAZIONI E LE STELLINE (?).

SIETE DAVVERO FANTASTICHE/ FANTASTICI.

VI AMO TANTO E SPERO CHE LA STORIA CONTINUI A PIACERVI♡

UN BACIO♥

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora