Capitolo 17

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Da Ashtuns☆
Comune, non sei obbligato a venire, se non vuoi.

Cosa cazzo voleva dire? Era il mio migliore amico, si stava fidanzando con un ragazzo ed io non dovevo essere presente? Neanche morto.
Magari voleva essere gentile, era un "non sentirti obbligato" per dirmi che potevo fare come volevo, o magari un "non sentirti obbligato" perché voleva scaricarmi.
Forse non voleva essere ancora un mio amico, o per lo meno, l'unico amico, che c'è sempre stato, di cui mi fido ciecamente.
Non posso perderlo.
Non può andare via.
Non può lasciarmi solo proprio ora.
Non ce la farei.
Lui è tutto.
Morirei dentro senza Ashton.
Ho bisogno di lui.
Michael è una parte immensa di me, ma non può competere con Ashton.
Cristo, no.
Non posso davvero lasciarlo andare via.

Risposi velocemente al messaggio, cercando di scacciare via tutti i dubbi.

A Ashtuns☆
È un modo per essere gentile o per scaricarmi?

Inviaii senza pensarci due volte.
Merda, secondo errore.
Che schifo che faccio.
Perché cazzo gli ho mandato una cosa del genere?
Ora penserà che voglio andarmene io, o semplicemente che sono un acidone di merda.
Maddai, gli ho risposto un casino di volte cosi, non se la dovrebbe prendere, credo.

La risposta arrivò subito dopo.

Da Ashtuns☆
È un modo per essere gentile, non ti obbligherei mai a venire.
E comunque no, non ti sto scaricando.
Non ho passato 20 fottuti anni accanto a te, per poi buttarli nel cesso in tre secondi. No, scordatelo. Non me ne andrò.

Sorrisi.
Alzai lo sguardo su Michael, con un sorriso stampato sul volto.
Lui mi sorrise, con uno dei suoi sorrisi nqkaoksnakaaoakka.
Cristo, è cosi bello.
Ora che sapevo le intenzioni di Ashton, ero decisamente più tranquillo, non dico felice, ma più sereno si. Vedevo tutto più bello, e boh, è un effetto che ho sempre avuto, quando litigavo con Ash tutti mi stavano sulle palle, quando ci risolvevo, tutti mi stavano simpatici.

Già, Lucas Robert Hemmings è strano.

Posai le mie labbra su quelle di Michael, assaporandole.
Ne avevo bisogno.
Quel ragazzo sta diventando la mia droga.
Penso che senza i suoi tocchi mi mandarebbero in un ospedale psichiatrico.
Lui posò le mani sui miei fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe.
Come due fidanzati.
Ma non eravamo fidanzati, non so cosa eravamo.
Cosi, azzardai.

"Michael, io e te c-cosa siamo?"

Mormorai con un filo di voce, staccandomi dalle sue labbra.

"Tu cosa vuoi essere?"

Sussurrò, posando le sue labbra sul mio collo.
Lo inclinai, lasciando che qualche gemito uscisse dalle mie labbra.

"Tuo."

Sussurrai, spingendolo sul letto e mettendomi sopra di lui.
In pochi minuti eravamo già nudi, noi due, sul letto, mentre le nostre lingue si univano e staccavano con velocità.
Le nostre labbra erano unite completamente, rosse, e si staccavano solamente per farci riprendere fiato, per poi riprendersi tra loro, subito dopo.
Le sue mani percorrevano la mia schiena e poi scendevano più giù, facendomi emettere dei gemiti che finivano nella sua bocca.
Le mie invece, sfioravano tutto il suo petto, accarezzandolo con lentezza.
Eravamo perfetti insieme, i nostri corpi uniti, pelle contro pelle, che si toccavano.
Lui era un dio greco.
Il mio corpo era accettabile ma niente di che, nulla in confornto al suo, eppure a lui piaceva, piaceva tanto.
Ama vedermi senza vestiti, dice che sono perfetto e anche se io non lo credo, sono felice che lui la pensi così.
Penso di essermi innamorato davvero questa volta, un amore contro tutti, contro ogni persona a noi cara, che si ostina a continuare e a non mollarsi mai.

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AVE BELLE♡

ED ECCO A VOI L'ALTRO CAPITOLO.

OKAY, IO AMO I MUKE, TROPPO.

COMUUUNQUE, VEDIAMO COSA SUCCEDE ALLA FESTA.

COME FINIRÀ TRA ASHEY E LUKOH?

VI AMO, UN BACIO♡

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora