Capitolo 21

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Entrai infuriato in casa Irwin - Hood, e salii velocemente nel piano di sopra, per poi entrare in una stanza a caso e chiudere la porta, sbattendola.
Non mi importava di aver fatto un casino, non mi importava di aver tirato il peggio di me nella festa di fidanzamento del mio migliore amico.
L'immagine di Michael e di quella ragazza rimbombava nella mia mente.
Lui rideva, rideva felice, con uno dei suoi sorrisi perfetti, quelli che ti fanno sciogliere, che ti fanno sentire importante, finalmente importante e non un lurido omicida come sono io.
La cosa più brutta è che lui mi ha salvato, mi ha totalmente sconvolto la vita, lui era il mio nemico ed ora il mio salvatore, il mio tutto, l'ultima persona a cui avrei permesso di cambiarmi, eppure l'ho fatto e non mi pento di questo.
Ma vederlo con quella mi ha distrutto: più che altro non perché stava parlando con quella, ma perché rideva, rideva felicemente ed io non sono mai riuscito a farlo ridere cosi.
Quello che inizialmente era un cuore distrutto e poi rimarginato, aveva riniziato a battere, sempre più forte, per lui, ed ora sta iniziando a rompersi di nuovo.
Mille dubbi mi assalgono.
Io non sono abbastanza per lui.
Forse dovevamo rimanere rivali, dimenticando tutto ciò che è successo tra noi.

Ad un tratto, I miei pensieri svanirono, sentendo la voce della persona che mi ha stravolto tutti piani, il mio salvatore.
Sta urlando il mio nome, con la voce piena di preoccupazione e sento i colpi delle sue mani in tutte le stanze, tendando di trovarmi.

Cosi aprii la porta.

Non so perché, volevo solamente vederlo.

Lui corse nella mia direzione e appena arrivò mi guardò negli occhi.

"Chi cazzo era quella troia?"

Mormorai guardandolo negli occhi, cercando di controllare le lacrime e le mie sensazioni.

"Un'amica di Cal al liceo, ci...ci conoscevamo e così siamo andati a salutarla."

Chissà perché non ci credevo neanche un po, ma non avevo voglia di litigare con lui, di perderlo.
Il problema è che non mi poteva mentire, non poteva mentire al suo ragazzo.

"Non ti credo neanche un pò."

Sussurrai e indietreggiai da lui, ma non mi accorsi che ero già arrivato davanti al letto, così inciampai e ci caddi sopra, risucchiando un respiro dallo spavento.

"Okay non è vero, quella ragazza è una mia amica e anche di Cal, ma mi ha fatto un favore, e gli sono debitore."

"Quale favore eh? Una scopata?!"

Sputai guardandolo, e non mi accorsi che le lacrime stavano già colando sul mio viso, rigandolo più e più volte.

"No Luke, è un favore enorme, e non c'entra un cazzo con il sesso e roba varia."

"Allora dimmi cazzo! Odio le bugie e lo sai!"

"È una storia lunga, basta sapere che non ci siamo mai baciati, ne abbiamo scopato."

"Michael dimmelo, o tra noi finisce qui."

I suoi occhi si riempirono di panico e paura, si vedeva che non voleva perdermi, ma non potevamo avere una relazione basata sulla menzogna.
Tutto ma non questo.
Odio le bugie, da sempre.
Meglio la schifosa verità seguita da un colmo di tristezza che della finta felicità per delle fottute bugie.

Lui sospirò e si sedette accanto a me.

"Okay allora... si chiama Eileen, ed è una poliziotta.
Più o meno a diciannove anni mi arrestarono, per traffico di droga e omicidio di due persone e lei era al mio servizio, nel senso che vegliava davanti alla mia cella, giorno e notte.
Diventammo amici e dato che non avevo nessuno con cui parlare, chiacchieravo con lei.
Un giorno mi trovò a terra nella mia cella, mezzo morto, con attorno un lago di sangue, il mio sangue.
Qualcuno era riuscito a spararmi, ma non in un punto cruciale quindi riuscii a sopravvivere dopo essere entrato in coma per ben un anno.
Appena mi svegliai trovai lei al mio fianco, insieme a cinque o sei dottori che monitoravano il mio cuore.
Tutti sorrisero nel vedermi e mi raccontarono cosa mi era successo.
Ad un certo punto entrò Calum a urla, e corse ad abbracciarmi dicendo che ero vivo grazie a lei.
Mi ha salvato la vita, e le sono debitore per questo."

Restai in silenzio.
Mi ricordo perfettamente quel momento.
Mi ricordo alla perfezione il piano di Ashton.
Mi ricordo che io lo approvai, ma lui lo mise in atto senza che io lo sapessi e lo aiutassi.
Mi ricordo la foto che fece Ashton dopo lo sparo.
Mi ricordo l'immagine di Michael per terra, mezzo morto, immerso in un lago di sangue.

Per colpa di mia.

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Ciao bellissime/i♡
Sono tornataaa ed ho la faccia bruciata per il sole ma vabby, sono dettagli.

Comuunque, ecco a voi il capitolo, spero vi piaccia♡

Un bacione a tutti, vi amo♡

Night ~ Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora